Il movimento Union Valdòtaine verso un congresso straordinario ?

Il movimento Union Valdòtaine verso un congresso straordinario ? Il movimento Union Valdòtaine verso un congresso straordinario ? La proposta sarà discussa dal comitato centrale convocato per domenica prossima La motivazione della sentenza nel processo contro Caveri per vilipendio alla Nazione (Dal nostro corrispondente) Aosta, 8 settembre. Finite le vacanze riprende in Valle d'Aosta la vita politica. Primo avvenimento di rilievo è la convocazione dei trentacinque membri del comitato centrale della Union Valdòtaine per domenica 11 settembre. L'Union Valdòtaine, come si sa, è il movimento regionalista valdostano. Fino al 1954 alleato della de, il movimento, diretto dall'avv. Severino Caveri, dal 1958 ha mutato rotta e si è portato nell'area comunista. Ancora ultimamente ha rifiutato qualsiasi alleanza con il centro-sinistra, e ricordiamo tutti le giornate di passione del maggio scorso quando, messi in minoranza nel Consiglio regionale, comunisti e unionisti, dopo la rottura del fronte da parte dei socialisti, non si diedero per vinti e rimasero al governo: se ne andarono soltanto con l'intervento della forza pubblica. Ora in Valle d'Aosta governano democristiani, socialisti e socialdemocratici, una coalizione di centro-sinistra di diciassette consiglieri contro sedici consiglieri union-comunisti; due i consiglieri liberali. Va ancora aggiunto che gli union-comunisti non sì sono più presentati in Consiglio regionale, in attesa del responso del ricorso presentato a suo tempo alla Corte costituzionale avverso la decisione del presidente Moro che nominò un commissario governativo per la convocazione del Consiglio regionale, non più riunito dalla minoranza unioncomunista. E' evidente ora che negli ambienti politici valdostani sia attesa la riunione del comitato centrale dell'Union Valdòtaine. Esistono in seno al comitato, infatti, elementi che non sono affatto d'accordo sulla linea politica tenuta dal leader Caveri. Da qualche parte si vedrebbe di buon occhio una nuova alleanza con la de. Altri propongono la rottura con 1 comunisti e una azione' indipendente tale da lllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll portare ancora in primo pia no l'Union Valdòtaine. L'ordine del giorno ricevuto dai membri del comitato reca, oltre all'esame approfondito della situazione organizzativa del movimento e i rapporti con il sindacato autonomo lavoratori valdostani, anche — e questo è il punto più importante, forse — la proposta di un congresso straordinario. Dopo vent'anni è la prima volta che si chiede un congresso straordinario dell'Union Valdòtaine. L'ulti mo congresso (ma non straordinario) lo si ebbe nel 1963 alla vigilia delle elezioni regionali. Ne uscì vittorioso Caveri, che impose alla Union, per altri quattro anni, l'alleanza con i comunisti e l'adesione al fronte union-socialcomunista. Ma allora, nella coalizione vi erano anche i socialisti, ritiratisi poi per dar vita all'attuale centro-sinistra, al governo della Regione e al Comune d'Aosta, il più importante essendo il capoluogo regionale. Altro argomento all'ordine del giorno è * l'esame della proposta fatta da quattordici giovani unionisti e due assessori unionisti del Comune di Aosta, per un procedimento disciplinare concernente il consigliere comunale dell'Union Valdòtaine Gianfranco Fisanotti >. Il Fisanotti fu il primo in seno al movimento regionalista a dire come sarebbe finita l'alleanza con il partito comunista. In una sua dichiarazione a « La Stampa » disse fra l'altro: «La nuova generazione vuole una Union Valdòtaine giovane, come la jeune vallèe d'Aoste, grande come il martire della Resistenza Emil Chanoux, guidata dal presidente Caveri che è l'unico leader valdostano in grado di far valere la voce della nostra minoranza etnica a Roma. Ma vuole altresì che l'Union Valdòtaine riprenda la sua autonomia (le alleanze non sono dei matrimoni) anche se ciò significa anni di opposizione alle formule governative del centro, e si ponga al di sopra di tutti i partiti in modo specifico al di sopra del partito comunista italiano ». La dichiarazione provocò enorme scalpore in Valle, dove il Fisanotti era conosciuto come un fedelissimo dell'on. Caveri, tanto da suscitare la reazione immediata di alcuni giovani 1 quali chiesero l'espulsione dell'esponente dall'Union Valdòtaine. E' chiaro che se nessun provvedimento verrà preso nei riguardi del consigliere Fisanotti, vorrà dire che qualcosa sta mutando nell'Union Valdòtaine. In serata è stato reso noto il dispositivo della sentenza della seconda sezione della Corte di Assise di Milano nei riguardi dell'avv. Severino Caveri, autore del famoso articolo < Nostri propositi per l'avvenire >, pubblicato dal Peuple Valdòtain, organo dell'Union Valdòtaine, che conteneva giudizi pesanti sugli emigrati e sui partiti italiani, tanto che l'avvocato Caveri venne rinviato a giudizio assieme con il direttore del giornale, Emilio Proment (autore, fra l'altro, di un altro articolo, <Le lacrime del coccodrillo»), per vilipendio alla nazione italiana. La Corte ha osservato che « dalla struttura e dal senso complessivo dei due scritti si evince che, pur attraverso una accesa polemica politica, si so no usate espressioni offensive e vilipendiose per tutta la nazione italiana ». Per tale ragione ha dichiarato «non doversi procedere nei confronti di Emilio Proment e di Severino Caveri, in ordine alle im putazìoni loro ascritte, solo perché i reati sono estinti per amnistia ». Italo Vaglienti Da sinistra, Vex-presidente della Giunta valdostana avv. Caveri, l'avv. Marcoz ex-presidente dell'Assemblea e Fisanotti, un giovane esponente dell'Union

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