Trionfano quest'anno sulle scene parigine gli «arrabbiati» inglesi delle nuove generazioni di Sandro Volta

Trionfano quest'anno sulle scene parigine gli «arrabbiati» inglesi delle nuove generazioni Trionfano quest'anno sulle scene parigine gli «arrabbiati» inglesi delle nuove generazioni Traduzioni di Osborne, Saunders, Pinter porteranno nei teatri della capitale ossessioni e drammi d'oltre Manica - In un locale nuovo della periferia apparirà: «Voi vivete come maiali» di John Arden - Gli organizzatori deplorano la mancanza di lavori di autori francesi (Dal nostro corrispondente) Parigi, 8 settembre. I beatniks avranno quest'anno il meglio della stagione teatrale parigina, che incomincerà la settimana prossima. Non lo avranno attraverso surrogati o imitazioni locali di seconda mano, ma accedendo direttamente alle fonti, ossia nella traduzione francese delle opere degli scrittori arrabbiati della generazione inglese. La stagione inizierà, infatti, con la presentazione di «Le témoignage irrecevable» di John Osborne, che Michel Bouquet interpreterà al cThéàtre des Maturins», mentre al «Théàtre Antoine» una Compagnia di cui è vedetta Delphine Seyrig presenterà « La prochaine foia, je vous le chanterai » di James Saunders. Non basta: < Le retour > di Harold Pinter, con una Compagnia formata da attori come Pierre Brasseur e Emmanuelle Riva, sarà lo spettacolo di apertura, alla fine di settemhre, del « Théàtre de Paris», ed altre tre commedie sono state importate dall'Inghilterra per l'inizio della stagione: «Le Knack » di Ann Jennicoe. che andrà in scena alla Gaité-Montparnasse. « L'obsédé » di John Fovvles al Variété. « Vous vivez comme des porcs » di John Arden. che verrà rappresentato in un nuovo teatro alla periferia orientale della città Parigi sta dunque diven tando un sobborgo teatrale di Londra? Il programma di una stagione non vuol dire nulla ma è certo che si sta assistendo a un divorzio sempre |più netto fra 11 pubblico e gli autori nazionali. I vecchi autori, che in gioventù ebbero magari impulsi rinnovatori, stanno tristemente ripiegando sulle formule convenzionali ricalcate dalle scene ottocentesche e si avvicinano irresistibilmente alla banalità del teatro di boulevard Lo stesso lonesco non ha più il mordente che aveva ai tempi della « Cantatrice chauve» e le sue trovate, ora che le dilunga nei tre atti delle nuove commedie, hanno finito per non interessare più nessuno. Si vive in un'epoca irrequieta e il pubblico, in massima parte composto da giovani, non vuole più saperne di rifritture; non vuol più saperne di Montherlant, di Anouilh, di Salacrou e di tutti gli altri più o meno abili fabbricanti di trame teatrali. Il pubblico di oggi ama la riesumazione degli spettacoli classici, ma dagli autori contemporanei vuole idee nuove; esige, soprattutto, un nuovo linguaggio. Per rispondere a questa esigenza, mancano i giovani drammaturghi francesi, tanto è vero che, di fronte alle molte commedie inelesi che apriranno la nuova stagione, ce n'è soltanto una, opera prima d'una giovane scrittrice francese, che andrà in scena il 4 ottobre alla Comédie des Champs-Elysées: « Hotel Racine » di Michèle Perrein. Perfino I teatri sovvenzionati dallo Stato, nonostante lo stimolo di André Malraux, non sono riusciti a trovare opere nuove di autori nazionali. Al T.N P (Teatro Nazionale Popolare) che si è sempre distinto per aver presentato al suo immenso pubblico i programmi più audaci, Georges Wilson aprirà la stagione con «Grandezza e decadenza della città di Mahagonny », che Bertolt Brecht scrisse nel 1928 in collaborazione con Kurt Weill. Per il resto non si è trovato altro che Molière, Racine, Shakespeare e Beaumarchais; però Jean-Louis Barrault, dopo avere riaperto l'Odèon con «Le harbier de Séville» di Beaumarchais, presenterà alla Une di novembre « Le mensonge» e «Le silence», due atti unici di Nathalie Sarraute, attesi come le novità più importanti dell'annata. Fra le riesumazioni più inte-iijiiiitiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ressanti ci sono «Le tre sorelle » di Cecov, che andrà in scena al Théàtre Hébertot 11 19 ottobre, nella interpretazione delle sorelle Poliakoff, conosciute rispettivamente sotto i nomi d'arte di Odile Versois, Marina Vlady e Hélène Vallier. In quanto al teatro più o meno convenzionale, quello che attira principalmente un pubblico di provinciali e di turisti stranieri, c'è una certa curiosità per la nuova commedia di Franc.oise Sagan, «Le cheval évanoui », con la quale Nicole Courcel aprirà la sta niiiiniiiiiiiiiiiiitiiiiiiiniiiiitijiiiiiiiiitiiiiitui 9 e i , . e e e gione il 20 settembre al Gymnase. Danielle Darrieux presenterà « Laurette * di Marcelle Maurctte e Marc-Gilbert Sauvajon il 3 ottobre alla Michodìère, e una delle solite farse di Marcel Aymé, «La. convention Belzebir», otterrà forse un certo successo all'Athénee. Infine, la riesumazione di un'altra farsa può essere considerata quasi una novità perché pochissimi la conoscono: è « L'ours et la lune » di Paul Claudel, che andrà in scena al Théàtre du Kaléidoscope. Sandro Volta iitiiiiiiiiiiiitiiiiiiii iiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiinii

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