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Evitare il commissario prefettizio Evitare il commissario prefettizio IMeliiuiraxioiie «lei |»i*ot. lììrosso a «La Stampa» Sull'attuale situazione politica e amministrativa di Torino, il sindaco prof. Grosso ha dichiarato ieri a «La Stampa»: «Confido che ittutti prevalga la responsabile preoccupazione per la città e per i suoi vitali problemi. Nessuno vorrà, con troppa facilità, parlare dnuove consultazioni elettorali, perché la sola via per la quale si giungerebbe a nuove elezioni è quella dello scioglimenlo del Consiglio con la nomina di un commissario prcfe.ilizio che dovrebbe svolgere soltanto ordinaria amministrazione. E questo stato di cose dovrebbe durare almeno 8-10 mesi, il che significherebbe un lungo arresto della vita del Comune di Torino in un momento in cui, superando la congiuntura, la città ha diritto ad un impegno dell'amministra zìone, che le garantisca lo sviluppo degno di una grande città moderna. Sono certo die il senso di responsabilità, tratterrà tutti dal compiere gesti troppo affrettati, che potrebbero pi-ecipitare le cose in tal senso. « Non ho bisogno di dire clic l'amministrazione in questo anno e mezzo dalla sua nomina è stata duramente impegnata; abbiamo assunto la guida della, città nel momento più grave per la congiuntura economica; abbiamo affrontato il nostro compito sulla base di un programma di vasto respiro, die in gran parte aveva ottenuto anche il consenso dei socialisti. La situazione ci ha imposto di procedere con progressività, ed abbiamo la coscienza di aver seriamente lavorato, spesso in silenzio, in modo da superare le gravi difficoltà, affrontare i grandi problemi immediati, con decisione e ampiezza; e porre le premesse per una articolata previsione dell'attività futura nel quadro della programmazione. « Lo sviluppo della situazione politica, nel modo in cui oggi essa sembra giunta a maturazione, deve permettere di accentuare questo sforzo, di dare ulteriore impulso al programma. Con la ponderata tenacia e concretezza dei piemontesi attueremo questi sviluppi politici, mantenendoci al servizio della città e delle sue esigenze. E sarà nostro orgoglio il poter affermare che Torino continuerà a saper risolvere i problemi della propria amministrazione, senza creare quei vuoti che portano al commissario prefettizio ».