Julie Christie assente dal Lido perché non ha avuto 18 milioni

Julie Christie assente dal Lido perché non ha avuto 18 milioni Julie Christie assente dal Lido perché non ha avuto 18 milioni E' la protagonista del film anglo-francese proiettato ieri: per lei venire a Venezia era un disturbo e voleva essere compensata - C'era, invece, il regista Truffaut - A chi gli chiede che cosa significhi la faccenda dei libri distrutti in un'ipotetica civiltà del futuro, risponde: "Lo spettatore può interpretarla come crede" (Dal nostro inviato speciale) Venezia, 7 settembre. Le ultime sequenze umoristico-allucinanti di Fahrenheit 451 si sono spente sullo schermo del Palazzo del Cinema; terminata la proiezione riservata ai critici, Francois Truffaut (volto pallido e arguto) raggiunge il palcoscenico con l'interprete e alcune altre persone per la conferenza-stampa. Ma citi attende particolari curiosi resta deluso: Julie Christie è assente perché la Mostra le ha rifiutato i 1S milioni da lei richiesti per il disturbo di venire qui. E Truffaut, con atteggiamento sornione, fa l'evasivo se gli chiedono di chiarire il suo pensiero sui significati sotterranei del film; dice in sostanza: «Questa è una storia di pompieri e di libri che vengono distrutti: lo spettatore può interpretarla come crede ». Perciò è inutile chiedergli, per esempio, se la stupidità della tv di Fahrenheit 451 indichi il parossismo fantascientifico di un lontano futuro, oppure — ipotesi assai verosimile — riproduca con realistica oggettività la stupidaggine di certi programmi televisivi attuali in determinati paesi del mondo. Data questa situazione è preferibile andare a cercare motivi di curiosità sulla spiaggia del Lido, fra stelle e stelline. La giornata è bella, i bikini sono numerosi. Una troupe della tv si sta occupando di due artisti americani giunti stamane: la soave Asa Maynor, capelli biondo oro, volto da cover-girl, re centemente interprete di Pro mise her anything (Prometti le qualsiasi cosa) e il nuovo giovane rubacuori lanciato da Hollywood, Edd Byrnes, uno degli interpreti di Invasione segreta. Un drappello di fo toreporter ha scoperto dinan zi alla cabina n. 77 un'ammire vole ragazza che è qualcosa di più di una stellina: Margareta Puratich, mezza dalmata, mezza argentina, residente a Roma da alcuni anni. Tra i film nei quali è comparsa si può citare II sicario, soggetto di Cesare Zavattini, regìa di Damiano Damiani: la pellicola che ha provocato minacce di azioni giudiziarie, sembrando ispirata dal processo Fenaroli. I telespettatori ricordano Margareta per averla vista in uno degli episodi del commissario Maigret con Gino Cervi: La vita di un uomo. / fotografi se la contendono non tanto per la sua qualità di attrice impegnata, ma per il suo aspetto: grandi occhi neri in un bel viso; misure da indossatrice: statura em. 170, peso kg. 56, seno em. 90, cintola em. 62, anche em. 90. E infatti, quando era quindicenne, ha presentato i modelli di Christian Dior in una tournée nel Sud America. Ora tutta la curiosità è per i due protagonisti di una scena in corso dinanzi alla cabina 76: Carroll Baker e Tony Renis. Carroll ha i capelli biondo-platino, la medesima tinta di un anno e mezzo fa quando ha interpretato il film sulla vita di Jean Harloiv; indossa un bikini dai vivaci colori e dalle proporzioni minime: po trebbe essere spedito in busta chiusa per posta aerea senza soprattassa. Domenica canta va in un night a Columbus nel Colorado; il mattino successivo spiccava il volo per Venezia, via New York, Lon dra, Milano; è qui sulla spiag già da un'ora e infatti la sua epidermide ha il pallore del latte. Su questo pallore fa spicco l'abbronzatura sphita di To ny Renis che, in costume da bagno, inginocchiato ai piedi della biondissima, le improvvisa romantici motivi. Tony fa per gioco, parodiando il latin lover, ma lei, pur sorridendo, s'intenerisce davvero: «I like so much serenades... » (Le serenate mi piacciono molto). Per compiacere i fotografi la diva e il cantante corrono in acqua ove improvvisano una battaglia di spruzzi: una battaglia giudiziosa che non coin¬ volge i soffici capelli della biondissima. Presto Carroll interpreterà la parte di una diva immaginaria in un film della Paramount; si ferma a Venezia fino alla fine della Mostra del cinema; domani la raggiunge qui il marito, Jack Garfein. Le rivolgo una domanda non mai superflua nel mondo del cinema: «Nessuna nube, nessuna prospettiva di divorzio*». Lei sorride: «Assolutamente no». Tony Renis e a Venezia perché la Cineriz lo includerà nel cast di una commedia musicale con Ugo Tognazzi, Peter Finch, Graziella Granata e altri artisti. Furio Fasolo