Bocca riarsa e cattiva per le troppe sigarette

Bocca riarsa e cattiva per le troppe sigarette / CONSIGLI DEL MEDICO Bocca riarsa e cattiva per le troppe sigarette Si vive male — specie se si è una donna — con una lincea cattiva ed asciutta; con una bocca che ha un eterno gusto di amaro o di acido; che provoca un Insistente bisogno di deglutire a vuoto; che ci porta alla scoraggiante servitù dei ripetuti sorsi d'acqua, delle molte caramelle « rinfrescanti », del troppi caffè. Il disturbo, di solito, Impiega del tempo per farsi notare: all'Inizio si avverte so lo, di tanto in tanto, un pizzicore di lingua, un leggero fastidio alle gengive, una modestissima alterazione del gusto, una salivazione troppo scarsa o troppo abbondante. Ma una donna, anche allora, appena si accorge che le mucose della sua bocca non sono più così umide, così rosse, così squisitamente sensibili, comincia a preoccuparsi: e pensa, in primo luogo, a qualche errore nell'alimentazione, a qualche, disturbo gastrico o Intestinale; o cerca prove a carico del solito imputato: il povero fegato. E, invece, per aver delle mucose cosi asciutte da sembrar bruciate, così Irritabili da -embrar pepate, per soffrire di una salivazione Insufficiente oppure eccessiva, non è affatto obbligatorio esser malate di stomaco o di fegato o soffrire di qualche deficienza vitaminica. Basta molto meno; basta una cattiva Igiene della bocca; basta, più che altro, la colpa più comune: quella delle troppe sigarette. SI comincia così, con una bocca cattiva e secca, si ar¬ riva alla stomatite — che è insieme cronica irritazione delle mucose e cronica sregolazione della funzione salivare —, e poi, col tempo, sì può progredire verso 11 rapido trionfo delie carie dentarie, de.lle gengiviti, glossiti e faringiti; e, come effetto a distanza, a tutta la serie dei sintomi di esofagite e gastrite. Una bocca femminile bruciata e inaridita dal fumo di sigaretta non è una bella cn=i: eppure i medici, questi, cosa non bella, la vedono frequentemente. Mucose bruciate al gioco di una sigaretta via l'altra, barriere locali di protezione — dei denti, del faringe e della gola — che diventano Insufficienti. Pessima preparazione alla digestione. Vie aperte, quasi obbligatoriamente, alla acidità di stomaco, ai rigurgiti acidi, a certe malattie dell'esofago, dello stomaco e del duodeno. Quando il disturbo è comparso non serve a niente cercar di rinfrescare —■ con liquidi, con liquorizia, con caramelle alla menta —■ una bocca colpevolmente maltrattata. Né serve, per «coprire » la sensazione di una bocca cattiva, aumentare le tazze di caffè: perché dopo, è anche peggio. Occorre rispettare l'integrità del tenero rivestimento della mucosa della cavità orale. E imparare a riconoscere — anche in questo campo — quando è ora di non insistere a farci del male da soli. Il dottor X

Persone citate: Del Medico