Ninfèe, fiori di loto e libellule

Ninfèe, fiori di loto e libellule RISPOSTE R L LE LETTRICI Ninfèe, fiori di loto e libellule Ho letto in un giornale che entro un anno verranno immesse nei parchi di Londra delle farfalle allevate upposta. Può esser vero, cosa ne pensai (segue la firma) Beato chi può stanziare 90 milioni per farfalle! Lo dico con pacifica invidia. Lessi anch'io l'articolo. Sia l'ideatrice, una donna, sia il Consiglio della Contea di Londra, che approvò la proposta, vorranno offrire svago e un godimento più completo, fra il verde, agli appassionati inglesi. Come gettare ai quattro venti petali vitali che volteggino; anzi con più colore ciascuno in sé. Il quotidiano citava nomi e ambienti noti, e credo vera l'iniziativa. Sta di fatto che in Francia e Inghilterra già esistono delle < fattorie di farfalle» Butterfly farms che riproducono specie europee ed esotiche per i collezionisti e mandano cataloghi bellissimi come quelli dei fiori. Poiché le farfalle non sono la mia specialità, ho interrogato un Professore ohe sa tutto in merito. Egli mi riferisce che c'è da dubitare del successo dell'impresa inquantoché le farfalle non conoscono conlini ed è sempre pericoloso modificare artificialmente le colonie degli insetti, per l'economia della natura e il suo equilibrio (che adesso in troppi campì si va rompendo). Le farfalle per i giardini di Londra dovranno esser quelle nord-europee abituate a quei climi e alle piante nutrici che lì vivono. Questo è il punto che mi interessa. Per noi che coltiviamo piante e fiori quando si dice farfalla si dice anche bruco, larva, uova. Le larve soggiornano sotto la scorza degli alberi, o sul verso delle foglie, I bruchi sono molto voraci, si nutrono di tenere vegetazioni. Finora vedendo in giardino farfalle, pur apprezzandone la bellezza, non le guardavo con occhio amichevole; il Prof. Beer, cui sopra, alleggerisce questo mio timore anzi m'insegna che certe piacevoli farfalle italiane .ome la diurna Fapilio machaon o la Vanessa urticae vivono appunto tulle ortiche o su pian¬ te non pregiate e quindi abbiamo in esse delle collaboratrici. Anni fa gli pervenne dall'Australia una richiesta di uova o dì larve della farfalla che si chiama Ipocrita jacobea (Hypocrita jacobaeae) la quale si nutre dell'erba di San Giacomo o Sant'Jacopo (.Senecio jacobea) comunissima, a corimbi di fioretti gialli; si era talmente diffusa in quel continente da riuscire inestirpabile infestante e chiedevano in aiuto, per liberarsene, la farfalla sua ospite. (Ma naturalmente noi non slamo organizzati a questo). Per sentirmi più sicura nel rispondere ho anche scritto ad un amico di Londra, presidente di una Società di fiori. Egli lamenta che le farfalle vadano piuttosto scomparendo da quando nelle loro strade hanno tolto le ripe erbose con relative ortiche! Mi dice che la Ditta Naturalista Newman ha sempre fornito uova o bruchi ai privati giardini e che ai suoi tempi nella scuola ha allevato Falene. Del resto io da bambina allevai un pizzico di bachi da «età comincian¬ do dal « seme » cioè dalle uova. Una mia seconda personale esperienza che si collega al desiderio di ali è questa: un caldissimo agosto ero a Palermo in visita all'Orto Botanico, famoso. Arrivata ad una grande vasca dove sul filo dell'acqua si adagiavano Ninfee e si levavano alti i fiori di Loto (Nelumbium) ebbi la sorpresa di vedere sprizzare bellissime libellule, color verde azzurrino. Lieta e curiosa chiesi al tecnico che ci accompagnava se vi erano state immesse. La mia domanda suscitò un sorriso di meraviglia. No! Eppure dopo diversi anni gli inglesi mi danno ragione. Ora imparo che le Libellule vivono nei luoghi umidi, si nutrono di zanzare, quando piove si riposano aggrappate nella parte inferiore delle foglie, e ci rendono un servigio oltre che un apporto di bellezza. Qualora nei nostri parchi pensassero di farci un dono di farfalle temo avremmo qualcosa di più da proibire agli italiani: la cattura delle medesime. Gina Sgaravatti

Persone citate: Beer, Gina Sgaravatti

Luoghi citati: Australia, Francia, Inghilterra, Londra, Palermo