Una dura lezione
Una dura lezione Una dura lezione Francoforte, 3 settembre. La prova di forza tra il ciclismo professionistico e l'Ilei è durata un giorno solo. Ieri, alla partenza della Parigi-Lussemburgo, i commissari di eorsa, sostenendo di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale sulle sanzioni prese nei confronti di Altig, di Anquetil, di Motta, di Stablinski e di Poulidor, hanno permesso che i cinque atleti in questione prendessero il via. A dir la verità, quindi, nemmeno si è trattato di una prova di forza, si è trattato piuttosto di un piccolo « rimedio » per prendere dei tempo, in attesa e nella speranza che la situazione potesse bruscamente cambiare nel giro di pochissime ore. La situazione, però, non poteva cambiare, l'I ci ieri mattina ha ribadito il suo atteggiamento ed il presidente della Federazione francese, ieri sera, si è adeguato alla realtà. Dallo stesso velodromo di Francoforte, egli ha infatti cercato a Parigi il segretario della federazione per dargli un ordine preciso: che provvedesse a raggiungere i commissari della Parigi-Lussemburgo, informandoli in modo uiliciale delle decisioni dell'ivi, in modo che fosse imposto l'« alt » d'autorità agli atleti sospesi. E' quanto è accaduto, alla luce del ritorno al più assoluto buonsenso: organizzatori, corridori e commissari si sarebbero sottoposti a gravi rischi se avessero tenuto duro, si sarebbero soprattutto accollati la responsabilità di una scissione netta dulie imprevedibili conseguenze. E' lecito discutere sulla forma della punizione, o, meglio, è lecito rinnovare alcune perplessità su qualche mancanza di chiarezza nei giorni che hanno preceduto i « mondiali ». Ma nessuno, a nostro parere, può sostenere con eccessiva disinvoltura di non essere stato a conoscenza del controllo antidoping. I corridori, insomma, hanno sbagliato a non presentarsi. E poiché si è sempre rimproverato ai dirigenti del ciclismo internazionale di non avere fermezza e di cercare eternamente il viottolo del compromesso, non ci pare giusto criticarli ora, die, una volta tanto, hanno dimostrato serietà di intenti e notevole decisione. • Se mai, c'è da augurarsi che tale serietà e tale decisione continuino e che, quanto prima, venga emanata una legge chiara ed eguale per tutte le eorse di tutti i Paesi. Solo cosi la dura lezione impartita ad Altig e soci darà frutti nel futuro, nella giusta battaglia contro l'uso e l'abuso della droga. g_ bocc.
Persone citate: Anquetil, Motta, Poulidor, Stablinski
Luoghi citati: Altig, Francoforte, Lussemburgo, Parigi
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