L'italiano ha corso in 49"8 la gara dei 400 metri ad ostacoli

L'italiano ha corso in 49"8 la gara dei 400 metri ad ostacoli L'italiano ha corso in 49"8 la gara dei 400 metri ad ostacoli (Dal nostro inviato speciale) Budapest, 2 settembre. Si è ripetuta questa sera, sulla pista del Nep Stadion di Budapest, la stessa scena emozionante e festosa di quattro anni or sono a Belgrado, in occasione dei precedenti campionati europei di atletica leggera. Come allora, la gara dei 400 metri ad ostacoli, un settore che ha negli italiani i migliori del continente grazie alla « scuola » di Sandro Calvesi, si è conclusa con una maglia azzurra nettamente prima sud filo di lana: allora Salvatore Morale (49"2), stasera Roberto Frinolli (49"8). Romano, ventisei anni, professore di educazione fìsica, Frinolli è un ragazzo riservato, tranquillo, schivo, incapace di sostenere lunghi discorsi quando si parla di lui. Do¬ po la gara di stasera, agli I italiani che si sono precipitati al limite inferiore delle gradinate per festeggiarlo ha detto soltanto: «La grande paura è passata, ora mi sono tolto un peso che avevo sullo stomaco da due anni». La paura era quella della immediata vigilia. Eravamo andati con Calvesi sul terreno di allenamento che fiancheggia il Nep Stadion, e Frinolli stava percorrendo qualche giro al piccolo trotto, in modo da preparare i muscoli alla gara che avrebbe dovuto sostenere mezz'ora dopo. Era nervoso, lo si vedeva chiaramente dal pallore, dal modo brusco con il quale rispondeva ai saluti di incoraggiamento degli atleti di ogni nazione, gli stessi affettuosi incitamenti che vengono rivolti per abitudine a chi si considera favorito netto di qualche competizione. Calvesi, il tecnico bresciano che tutto il mondo sportivo ci invidia e che purtroppo sembra deciso a ritirarsi molto presto, lo guardava e commentava: « Ha una paura matta, per lui sono più duri questi momenti che la gara stessa. Vuole prendersi la rivincita sull'amarezza di Tokio, di quel sesto posto in finale. E' due anni che cerca una rivincita, ed oggi gli si presenta l'occasione ». ' Aveva ragione l'allenatore, in gara tutto è stato facile per Roberto Frinolli. Era stato sorteggiato in quarta corsia, aveva ai fianchi Giesser e la sua vecchia conoscenza Vasili Anisimov, mentre il pericoloso tedesco Losdorfer era in seconda. Due partenze false (non solo Frinolli, quindi, era molto nervoso) non sono riuscite a « smontare » l'azzurro, che ha praticamente vinto la prova nella prima metà. Sulla dirittura opposta aveva già schiantato Anisimov, sulla curva era nettamente primo ad un ritmo da record del mondo. Nel finale un comprensibile cedimento non gli ha permesso di staccare ulteriormente gli avversari, ma gli altri erano già Indietro, il suo successo era schiacciante. Frinolli, forse, sperava in un tempo migliore, ma l'ansia di vincere lo ha tradito, gli ha fatto sciupare preziose energie e fiato in un inizio troppo veloce. Per il romano si tratta della prima grande affermazione internazionale della carriera. E' davvero meritata. Dopo la premiazione dei 400 ostacoli, con un Frinolli commosso sul podio e con l'accompagnamento di un inno di Mameli suonato a ritmo di polka, si sono svolte le finali dei 200 metri: trionfo polacco nella gara femminile (la Kirszenstein davanti alla Kloboukowska) e show dei francesi nella seconda, con il negro di Guadalupa Roger Bambuck nettamente primo davanti al polacco Dudziak rispettivamente in 20"9 e 21". Per i due azzurri in gara i posti di coda (settimo Berruti in 21"5, ultimo Preatoni in 21"7); non si sperava molto di più, ma la delusione è ugualmente grande. Quando si vede Berruti in gara si attende sempre un piccolo miracolo, ma nello sport — e nell'atletica in particolare — non basta improvvisare, occorre una preparazione che Livio non ha più sostenuto dopo l'anno delle Olimpiadi. Berruti era ancora stanco per la batteria e la semifinale di ieri, non aveva ancora recuperato le energie. Forse l'evidente affaticamento gli costerà il ruolo di quarto frazionista della staffetta, dove verrà probabilmente inserito Ottolina per sostituire l'infortunato Glannattasio. Bambuck, ad ogni modo, è parso imbattibile, ed inoltre gli è stata perdonata una partenza chiaramente anticipata nei confronti dei rivali. Per un atleta che cala di rendimento, dopo aver svolto una carriera veramente magnifica, uno che sale con buone prospettive per il futuro. Renato Dionisi, il diciannovenne astista del Centro Sportivo Fiat, si è piazzato al quarto posto nella finale odierna, con metri 4,80, dietro al tedesco Nordwlg (metri 5,10) al greco Papaniclau (5.05) ed al francese D'Encausse (5). Quarto a diciannove anni In campionato d'Europa non è certo poco: senza dubbio è un traguardo insperato per il ragazzo di Riva del Garda. Dionisi aveva già avuto il merito di superare la- qualificazione sotto il diluvio (era stato eliminato un asso come Bliznetsov), oggi ha superato l'asticella al primo salto alle misure di 4,40, 4,60, 4,70, 4,80 fallendo le tre prove a 4,90, ma la sua regolarità nei salti pre cedenti gli ha dato il quarto posto, davanti ad avversari che pure hanno ottenuto lo stesso risultato. Dionisi era venuto a Budapest per fare esperienza, torna con un piazzamento che vale una vittoria. Bruno Perucca Salto con l'asta: 1. Norwig (Germ. Est) metri 5,10; 2. Papanicolau (Grecia) m. 5,05; 3. D'Eucausse (Fr.) m. 5; 4. Dionisi m. 4,80; 5. Sola (Sp.) Metri lf00 ostacoli: 1. Roberto Frinolli 49"8; 2. Lossdorfer (Germ.) 50"3; 3. Poirier (Fr.) Metri 200 maschili: 1. Bambuck (Fr.) 20"9; 2. Dudziak (Poi.) 21"; 3. Nallet (Fr.) 21"; 7. Berruti 21"5; 8. Preatoni Metri 200 femminili: 1. Irena Kirzenstein (Poi.) 23"1; 2. Kloboukowska (Poi.) 23"4; 3. Popkova (Urss) 23"7. Giavellotto: 1. Lusis (Urss) m 84,48 ; 2. Nikiciuk (Poi.) m. 81,76; 3. Kulcsar (Ungh.) L'italiano Roberto Frinolli taglia per primo il traguardo della corsa dei 1^00 metri ostacoli a Budapest; alle spalle dell'azzurro, da sinistra a destra, il tedesco Gesser, il francese Beliem e l'altro tedesco Losdorfer (Tel.)