I ciclisti squalificati si ribellano all'Uci Motta corre e vince la tappa di Troyes

I ciclisti squalificati si ribellano all'Uci Motta corre e vince la tappa di Troyes Situazione sempre più complicata dopo le squalifiche di giovedì I ciclisti squalificati si ribellano all'Uci Motta corre e vince la tappa di Troyes Anche Altig, Anquetil, Stablinski e Poulidor, che erano stati puniti, hanno preso il via nella Parigi-Lussemburgo - Il pretesto dei commissari di gara per non intervenire: non hanno ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dei provvedimenti (Nostro servizio particolare) Troyes, 2 settembre. A parte Zilioli che è rimasto in Italia, gli altri cinque corridori squalificati dall'Uci (Anquetil, Poulidor, Altig, Motta e Stablinski) hanno preso ugualmente il via nella Parigi-Lussemburgo: e proprio uno di loro, l'italiano Gianni Motta, ha vinto oggi la prima tappa a Troyes. Dopo una notte e una mattinata movimentate e piene di incertezze (tra l'altro si diceva che la gara sarebbe stata sospesa), alle 13,10 (ora italiana) il presidente della giuria, il francese Jaimain, dopo una serie di concitate riunioni tra i cinque corridori, tra i direttori sportivi e tra i commissari, ha letto ai giornalisti il seguente comunicato: « Messi sull'avviso dagli articoli della stampa, ! sottoflrmatari commissari internazionali, in accordo con il signor Barrerà delegato della federazione francese, non avendo ricevuto alcuna istruzione da parte della federazione francese del ciclismo, dalla quale essi dipendono direttamente, decidono alle ore 12, ora di chiusura del controllo, di consegnare i numeri di corsa al corridori Altig, Anquetil, Stablinski, Poulidor e Motta. Firmato: i tre- commissari ». Jean Bobet, nel commentare questa dichiarazione, ha af. fermato di essere lieto di aver trovato una soluzione decorosa, perché mai e poi mai la corsa sarebbe partita... nell'illegalità. E' evidente che la federazione francese stessa aveva consigliato questa momentanea via di uscita. Ma domani, come se la caveranno i commissari, dal momento che l'UCI ha già richiamato la federazione francese considerandola responsabile dell'attuazione de! provvedimento e diffidando l'organizzatore con un telegramma nel quale lo si minaceli', di radiazione? Nessuna comunicazione uflìc*alc è stata fatta questa sera dall'organizzazione. Bobet, anzi, ha dichiarato che è rimandato tutto a domani, sul luogo di partenza. Si intuisce che egli cerca di guadagnare tempo, sperando in un fatto nuovo, sperando cioè di ottenere domani, essendosi ormai la corsa già avviata e avendo egli assunto una determinata iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiNiiiiii iiiiiiiiiii posizione, che i cinque «ribel-li » riescano a finirla. E' tuttavia improbabile, al punto in cui si sono messe le cose che domani la corsa possa proseguire con Motta, Anquetil, Altig, Stablinski e Poulidor. Il danno maggiore, se la federazione francese non riuscirà a scovare un altro « cavillo » regolamentare, lo subirà Gian ni Motta. Egli infatti ha vinto iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii oggi in volata la prima tappa su dodici compagni di fuga, e si trova con la maglia di lea der e con venti secondi di van taggìo (quelli dell'abbuono) su Anquetil, De Roo, Den Hartog, Haast e Gimondi, e più di quattro minuti su Altig, Janssen, Poulidor, Karstens e Stablinski, i quali alla vigilia apparivano tra i favoriti. Tuttavia, al secondo posto si trova Dancelli (il quale ha guadagnato dieci secondi di abbuono) e se domani Motta, come appare probabile, non dovesse partire, la maglia di capolista passerebbe senz'altro a lui. La tappa è stata velocissima, ma soltanto a cinquanta chilometri dal traguardo si è fatta incandescente, cioè quan do Gimondi (per primo) e poi Anquetil e Motta si sono in seriti in una fuga che era stata iniziata, dieci chilometri prima, da Dancelli. L'azione dei tre campioni scatenava la bagarre. Tutta via i velocisti non riuscivano ad approfittarne e 1 quattordici uomini di testa, rimasti poi tredici, aumentavano notevolmente il loro vantaggio fino a portarlo a 4'22" sul gruppo battuto da Karstens. Motta rimontava dall'esterno, proprio negli ultimi metri, Dancelli, il quale aveva lottato a gomito a gomito con Den Hartog dopo aver annullato un pericoloso allungo di Riotte. Anche Gimondi conquistava un ottimo piazzamento, il quinto posto, con una corsa veramente gagliarda. Domani la tappa porterà la Parigi - Lussemburgo da Troyes ad Epinal in 231 chilometri. c> v_ Motta, a sinistra, primo sul traguardo di Troyes: a destra Anquetil (Telefoto)

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