Le possibilità di reclamo
Le possibilità di reclamo Motivo del provvedimento: non si sono presentati ai controllo antidoping Le possibilità di reclamo In un primo tempo i dirigenti affermano che le squalifiche sono sospese fino a novembre (quando verranno esaminati i ricorsi) - Più tardi si precisa che le sanzioni hanno effetto immediato - Come l'Unione Ciclistica Internazionale ha emesso la sentenza (Dal nostro invialo speciale) Francoforte, 1 settembre. Colpo di scena, stamane, al Campionati del mondo di ciclismo. Il comitato direttivo dell'Unione ciclistica internazionale, riunitosi a Francoforte sotto la presidenza di Rodoni, ha fermato praticamente per un periodo di parecchie settimane tutti i più forti corridori su strada dei momento, ed uno specialista della pista. La decisione è causata dalla mancata presentazione al controllo antidoping. I provvedimenti presi sono: SQUALIFICA PER DUE MESI (a partire da oggi) : Alti e (Germania). Anquetil e Stablinski (Francia). Motta e Zilioli (Italia). Questi corridori si erano piazzati primo, secondo, quinto, quarto e sesto domenica scorsa nei campionati mondiali su strada al Niirburgring. SQUALIFICA PER UN MESE: Poulidor (Francia), terzo arrivato al Niirburgring. EgU ha l'attenuante di essersi presentato agli esami, ma in una località sbagliata. SQUALIFICA PER TRE MESI: Giorgio Ursi, terzo arrivato mercoledì nella prova di inseguimento dilettanti su pista a Francoforte. MOTrVO DELLE PUNIZIONI. — Come si è detto, è l'assenza al controllo antidoping dopo le gare. Anquetil, inoltre, è stato punito con una multa di 2000 nuovi franchi francesi (circa 350 mila Ure) causa la mancata presentazione sul podio per la cerimonia di premiazione dei campionati del Niirburgring. Dalla riunione del consiglio direttivo in cui sono state prese queste severe sanzioni erano assenti i rappresentanti francesi e l'italiano Strumolo. I dirigenti presenti hanno ascoltato la relazione del presidente della federazione olandese, dottor Van Dyck, che aveva ricevuto l'incarico del controllo antidoping. Si riteneva in partenza che sarebbero state rispettate le previsioni della vigilia, una multa, magari salata, a Motta ed a Zilioli e tutto come prima. Invece, improvvisa e davvero inaspettata è giunta la lista delle squalifiche. Poco dopo le dodici, non appena conosciute le decisioni del comitato è stato naturalmente chiesto ai dirigenti ciclistici quali possibilità di ricorso si presentassero ai corridori puniti Dopo una lunga attesa il signor Chesal, segretario della « Uci », ha detto che il reclamo era ammesso, tramite le federazioni nazionali interessate e che, per presentare il ricorso, 1 ciclisti avevano venti giorni di tempo. E' stato sul momento aggiunto un particolare della massima Importanza: all'atto della presentazione del ricorso, la pena viene sospesa sino al 25 novembre, data nella quale si riunirà a Ginevra il congresso dell'Unione ciclistica internazionale. Questo congresso, nel corso della seduta, avrà il compito, tra l'altro, di esaminare eventuali reclami in questione. Più tardi però e precisamente verso le diciotto è ar- rivato il « contrordine >. Una ennesima accurata consultazione dei regolamenti internazionali ha portato alla conclusione dell'impossibilità di una sospensione delle pene irrorate, anche in caso di appello inoltrato dalle federazioni In sostanza, le federazioni francese, italiana e tedesca possono ricorrere soltanto al congresso dell'Uci che si terrà a Ginevra il 25 di novembre e che ha 11 potere di esaminare gli eventuali appelli. Le squalifiche comminate stamane, quindi, restano: Anquetil, Stablinski. Altig. Motta e Zil'oli devono restar fermi per due mesi, Poulidor per uno, Ursi per tre. Che cosa capiterà ora? Gli atleti colpiti da sanzioni così severe accetteranno il fatto compiuto oppure reagiranno con violenza? Domani prende il via la Parigi-Lussemburgo. Anquetil. Motta, Stablinski Altig e Poulidor obbediranno alla Uci o cercheranno ad ogni costo di partire? E, in questo caso, gli organizzatori della manifestazione vorranno correre il rischio di mettersi fuori legge pure loro? E' scop piata una bomba, dalle incal colabili conseguenze. Impossibile, per oggi, anticipare il fu turo. g. bocc. Cinque tra i più famosi corridori squalificati. Da sinistra: il campione mondiale Altig, Anquetil e gli italiani Motta, Zilioli e Ursi
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