Morbosa attesa per il film di Mai Zetterling in visione «segreta» oggi al Palazzo del Lido

Morbosa attesa per il film di Mai Zetterling in visione «segreta» oggi al Palazzo del Lido La sala di proiezione per la stampa e la giurìa presidiata dagli agenti Morbosa attesa per il film di Mai Zetterling in visione «segreta» oggi al Palazzo del Lido La regista svedese si è detta sorpresa per l'atmosfera di suspense creata intorno a «Giochi di notte» - Incontro con il giovane autore di «Chappaqua», la pellicola americana presentata ieri: Conrad Rooks racconta la sua esperienza di drogato (Dal nostro inviato speciale) Venezia, 1 settembre. Comari Rooks, regista, soggettista, protagonista e produttore di Chappaqua, l'odierno film statunitense ili" srara per la conquista del « Leone d'oro », confessa apertamente che la storia del drogato e alcoolizzato alle prese con il trattamento di disintossicazione da lui narrata per immagini in sostanza è autobiografica. Egli stesso dunque è stato un drogato. Eppure oggi ha il viso roseo, lo sguardo non solo arguto, ma anche vivace e penetrante; nel suo aspetto di robusto trentaduenne tutto parla di una perfetta salute e di U7ia ec- cezionale efficienza. E' cordia- le; dopo pochi minuti di conversazione assume toni amicìievoli, confidenziali. Gli dico: «Per voi la disintossicazione è stata non solo un successo, ma addirittura un trionfo. Qual è il vostro segreto?». Risponde: «Lo yo- ga. Ma bisogna che vi spieghi come sono andate le cose ». Mi narra la storia romanzesca della sua vita. E' orfano da pochi anni di un i»idustriale miliardario di Kansas City, Missouri (produzione di profumi). Quando aveva quattordici anni, come molti adolescenti americani, egli aveva la passione delle moto potenti. Ebbe un grave incidente, dovette subire un complicato intervento chirurgico. Quella è stata l'origine prima del suo incontro con gli stupefacenti, i sedativi, i tranquillanti: l'iniziazione fu di origine medica. Poi per combattere la depressione lasciata da droghe e medicinali, ri- corse all'alcool. Continuò così fi.no a 21 anni. «Ormai le mie condizioni erano disperate, ma io ero ancora abbastanza vivo per accorgermi che stavo per morire». Impegnò tutte le proprie forze per liberarsi dall'alcool e dalli droga. Otten- ne il primo risultato positivo con la cura del sonno, alla quale fu sottoposto in una clinica specializzata di Zurigo. Ma la guarigione completa e l'attuale invidiabile salute sono il frutto delle pratiche yo;a: « Sono stato iniziato in Svizzera dal grande Swmami Satchimandi: ho imparato quanto siano preziosi meditazione ed esercizio fisico ». Anche ora coltiva queste pratiche ogni mattina dalle 9 alle 11. Lo yoga ha fatto sorgere in lui l'interesse ver le religioni i costumi dell'Oriente: vi ha compiuto lunghissimi viaggi; ora sta preparando un film sulla vita di Budda che girerà in India, nel Tibet, in Cina, nel Nepal, in Mongolia. «Quanto costeràt ». Risponde: t. Non lo so. So invece che Chappaqua mi è costato 365 mila dollari (circa 230 milioni d: lire) ». In larga misura la giornata di oggi è stqta dominata da voci, pettegolezzi, supposizioni su quanto accadrà domani, per la proiezione privata di Giochi di notte, il film « proibito » della regista svedese Mai Zetterling. Con evidente esagerazione si dice che intorno al palazzo del cinema ci saranno 300 agenti; si aggiunge che le più strane manovre sono state tentate da persone appartenenti alle più diverse categorie nell'intento di assistere allo spettacolo riservato alla stampa e alla giuria. Mai Zetterling, giunta a Venezia poco prima di mezzo giorno, è stata meravigliata dall'atmosfera di suspense dal la quale è circondata la proiezione del suo film fin dalla vigilia. Ha impartito ordini rigorosi: «Non parlerò con nessuno prima della conferenza stampa di domani dopo la visione di «Giochi di notte». Un cordone difensivo è stato disposto all'albergo intorno alla sua camera, la 700. Tanto mi stero ha indotto a leggere il numero alla rovescia: 007. Si era diffusa la voce che Mai avesse cercato rifugio in una delle isole veneziane. Io l'ho trovata al ristorante all'aperto attiguo alla spiaggia, in compagnia del secondo marito Rosea, bionda, ben nutrita, sorridente, consultava il «me uu» con lo sguardo beato di chi ha buon appetito. Le ho detto: « Lei non immagina quanto mi farebbe piacere se, superando l suoi divieti, ri¬ sricteiaEtd spondesse a un paio di doman-\rie» La regista, che sta fa lcendo tremare mezza Italia, è timida. E' arrossita come una educanda. Ma, ahimè, è stata inflessibile nel dirmi di no. Ingrid Thulin è giunta in aereo con Gabriella Pallotta. Era ad attenderla il marito, veniito dalla Svezia per incontrarla. Abbraccio romantico dopo due mesi di lontananza. Furio Fasolo

Persone citate: Conrad Rooks, Furio Fasolo, Gabriella Pallotta, Ingrid Thulin, Mai Zetterling