Perché l'azzurra Trio rifiuta la visita medica di controllo
Perché l'azzurra Trio rifiuta la visita medica di controllo Perché l'azzurra Trio rifiuta la visita medica di controllo L'atleta, di 19 anni, preferisce lasciare lo sport che sottoporsi a umilianti accertamenti (Dal nostro inviato speciale) Budapest, 31 agosto. Apparentemente dimenticato con^l'inizio delle com- petizioni,'°- il delicato argomento della visita medica preventiva alla quale, sono state sottoposte le atlete alla vigilia delle competizioni dei campionati europei dì Budapest, è tornato oggi di attualità con l'arrivo di al.cuni .dirigenti inglesi . che . hanno informato sull'identico controllo effettuato ai Giochi dèi Commonwealth, a Kingston, in Giamaica. La visita, che è stata ripetuta a Budapest con le medesime modalità, consiste in un primo controllo ed in uno successivo, più accurato, per qualcuna delle atlete. Il problema che i dirigenti della federazione stanno cercando di risolvere riguarda proprio la "econda parte della visita: lo sport è fatto per i giovani, ed è comprensibile che delle giovani donne rifiutino o temano (non certo per i motivi che hanno ispirato il provvedimento) una indagine medica fuori dal consueto. Ci sono atlete che hanno accettato senza complessi l'idea di essere sottoposte a controllo al momento di aderire alla trasferta a Budapest, ma che poi sono rimaste perplesse, o si sono spaventate, di fronte alla pratica attuazione della visita medica. E' questo i! caso di una delle nostre atlete, Maria Vittoria Trio. La ragazza torinese non ha ancora 19 anni (li compirà in dicembre), e non è difficile capire la sua indecisione. Per ora, quindi, la Trio non ha accettato di presentarsi la se- , conda volta alle dottoresse della federazione internazionale. Piuttosto scossa, la ragazza ha dichiarato ad un tecnico della Nazionale: «Se 11 prezzo dello sport è rappresentato • da certe umiliazioni, ebbene io lascio l'atletica». I dirigenti della squadra stanno cercando di far superare alla nostra migliore rappresentante la piccola, ma delicata, crisi psicologica: resta però il fatto che se non risponderà all'invito dei medici, la Trio non potrà partecipare — venerdì 2 settembre — alle qualificazioni del salto in ; lungo femminile, e dovrà quindi rinunciare alla gara per cui si è accuratamente allenata tutto l'anno. La situazione in cui è venuta a trovarsi l'atleta torinese chiama in causa i dirigenti della nostra federazione, i quali avevano il dovere di informarsi sui metodi di applicazione del nub• vb provvedimento, in modo da preparare le azzurre al controllo magari anticipandolo in Italia, in un ambiente meno teso, senza dar l'impressione di una imposizione di un obbligo. L'ultima trovata — a quanto si dice — è stata quella di coinvolgere nella vicenda il saltatore Erminio Azzaro, legato alla Trio da affettuosa amicizia. Qualcuno ha pensato che Azzaro sarebbe stato il più indicato a convincere la giovane torinese a superare il difficile momento, con il risultato che anche l'atleta siracusano si è comprensibilmente innervosito, e stamane è stato eliminato nelle qualificazioni del salto in alto con la modesta misura di 1,95, la peggiore di una stagione che l'ha visto costantemente oltre I due metri. b. p. La giovane atleta torinese Maria Vittoria Trio
Persone citate: Azzaro, Erminio Azzaro, Maria Vittoria Trio
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