Due azzurri rifiutano il controllo antidoping
Due azzurri rifiutano il controllo antidoping Due azzurri rifiutano il controllo antidoping Adenau, lunedi mattina. A metà della corsa per la maglia iridata dei professionisti, lo speaker ha annunciato che, per decisione del Cd. dell'U.c.i-, al termine della gara i primi sei arrivati sarebbero stati sottoposti ai prelievi per il controllo antidoping. Una decisione molto discussa, in quanto sembrava assurdo effettuare questi controlli prima di avere stabilito un'esatta regolamentazione della materia, con definizione dei medicinali proibiti e delle sanzioni per i colpevoli. Il controllo a sorpresa stabilito dall'U.c.i. non ha avuto comunque eccessivo successo. Gli italiani Motta e Zilioli non si sono addirittura presentati. Mentre degli altri quattro corridori interessati, cioè il campione del mondo Altig, ed i francesi Anquetil, Stablinski e Poulidor, soltanto quest'ultimo ha potuto fare... onore alle richieste del medico dell'U.c.i. designato per ricevere i prelievi. Altig, Anquetil e Stablinski sono stati congedati dopo aver firmato una dichiarazione nella quale confermavano di non aver potuto, malgrado la loro buona volontà, sottostare alle richieste deìl'U.o.i. Resta da vedere ora se l'U.c.i. prenderà dei provvedimenti nei confronti di Motta e Zilioli che si sono sottratti al controllo. In proposito. Magni ha dichiarato: « Zilioli e Motta non si sono presentati al controllo antidoping perché nessuno mi ha avvertito in forma ufficiale. Se la sera di sabato qualcuno del responsabili dell'organizzazione o dei dirigenti dell'Unione Ciclistica Internazionale mi avesse avvertito, senza dubbio avrei consigliato'i miei due atleti a sottoporsi all'esame medico. Siccome questo non si è verificato, io non ho fermato Motta e Zilioli subito dopo l'arrivo ed t due corridori azzurri hanno raggiunto subito l'albergo ».
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- S'uccide con l'auto contro un rimorchio l'industriale del tessile Zegna Baruffa
- Irriconoscibili i corpi delle vittime: sono
- Forse i «diabolici» di Alleghe hanno commesso un quinto delitto
- Il "gas della foresta,, succedaneo della benzina
- «Cerco uranio per l'astronave» E' denunciato
- «Non l'ho uccisa volete incastrarmi»
- Prostituta «Buonanese resta in cella»
- 26 Sport
- Provini truffa a giovani attori
- Cosa Nostra perde anche l'erede di Riina
- S'uccide con l'auto contro un rimorchio l'industriale del tessile Zegna Baruffa
- "Varsavia deve arrendersi"
- L'orrenda visione nella sala della Banca
- Tragica morte di Belinda Lee in un incidente d'auto in California
- La Germania inserita nel fronte occidentale
- Diktat alle società sul limite di spesa
- Dopo il discorso di Mussolini
- Irriconoscibili i corpi delle vittime: sono
- Rubatto presidente del Torino
- Forse i «diabolici» di Alleghe hanno commesso un quinto delitto
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- S'uccide con l'auto contro un rimorchio l'industriale del tessile Zegna Baruffa
- "Varsavia deve arrendersi"
- Grace Kelly ha pagalo
- L'orrenda visione nella sala della Banca
- Ad un favoloso Pulici risponde una volta sola Chinaglia
- Il suo spettacolo sospeso nel più noto locale della Versilia
- La parola d'orline di Hitler ai giovani: lotta senza quartiere al bolscevismo
- Uccisa con ventidue coltellate
- Stroncato a 44 anni da overdose a Bra
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy