Il Papa studia il problema della «pillola»

Il Papa studia il problema della «pillola» Il Papa studia il problema della «pillola» Secondo il "Sunday Telegraph", dopo il Concilio Vaticano II «è forse questa l'ultima volta che un Papa deve decidere, da solo, su una questione di così grande importanza per milioni di esseri umani » Castelgandolfo, lunedì matt. Paolo VI si è affacciato ieri allo 12 alla loggia interna del Palazzo Pontifìcio di Castelgandolfo e, prima delle recita dell'* Angelus », ha parlato brevemente ai numerosi fedeli presenti, accennando tra l'altro al conflitto vietnamita. « fi Vangelo dì questa domenica — quello del buon Samaritano — ci insegna (ha detto il Papa), che la carità parte dall'avvertenza dei mali e dei bisogni che incontriamo ìlei nostro cammino, anche "se essi riguardano persone a ?ioi estranee e sconosciute. E quali mali, quali bisogni, noi oggi incontriamo, per dare alla nostra preghiera valore di carità/ «Basta aprire i giornali. Abbiamo le vittime del terremoto in Turchia: avremo un ricordo speciale per quelle provate popolazioni. Abbiamo quelle della circolazione stradale: i morti e i superstiti meritano la nostra commiserazione. E non possiamo dimenticare quelle del conflitto asiatico, che 6 sempre presente dolorosamente al nostro spirito, come alla coscienza di chi ama la civiltà e la pace. E quante altre sventure e sofferenze umane richiamano la no stra compassione. Ebbene per tutte pregheremo. Un certo interesse ha suscitato negli ambienti vaticani un articolo pubblicato dal Sunday Telegraph di ieri, dedicato all'esame che Paolo VI sta compiendo in questa sua vacanza di Castelgandolfo sullo spinoso problema del con frollo delle nascite, cioè su quella che è stata definita con giornalistica disinvoltura la « pillola cattolica ». Scrive il settimanale conservatore: «La questione è così complessa, ed ' è stata finora così condizio nata da decisioni intransigenti dei papi di ogni epoca, sem pre giudicate irreformabili, che lo stesso Concilio Vaticano II era impreparato a di scuterne. Ciò che i papi han no legato solo un papa può sperare di poter sciogliere; e tutto il peso è caduto sulle spalle del settantenne Giovanni Battista Montini ». Il giornale ricorda che due anni fa, « ignorando sia il Con cilio sia la Curia », il Papa formò una commissione di sessanta esperti « per studiare i problemi del controllo delle nascite in tutti i suoi complessi aspetti. Ma essi non gli hanno fornito nessun consiglio definitivo e, per correre ai ripari, il Papa ha nominato quindici cardinali per vagliare le loro conclusioni ». Fra questi quindici cardinali il Suday Telegraph ricorda il card. Doepfner, il quale ha già dato istruzioni al suo clero della diocesi di Monaco di Baviera perché non neghi i Sacraménti a spose che seguano abitualmente pratiche anticoncezionali « sotto costrizione », e il card. Heenan, inglese, il quale ha affermato in più di una occasione che la decisione del Papa porterà certamente a qualche novità. Qualunque sia la decisione di Paolo VI, il Sunday Telegraph conclude affermando che questa sarà quasi certamente l'ultima volta in cui a un papa toccherà risolvere da solo un problema di cosi grande portata per la coscienza di milioni di uomini e ciò, secondo il giornale, in conseguenza delle decisioni del Concilio sulla collegialità al vertice della Chiesa.

Persone citate: Concilio, Doepfner, Giovanni Battista, Paolo Vi

Luoghi citati: Monaco Di Baviera, Turchia