L'australiano Jack Brabham domina anche nel Gran Premio di Germania

L'australiano Jack Brabham domina anche nel Gran Premio di Germania Sesto prova del campionato mondiale di auto sul circuito del Niirburgring L'australiano Jack Brabham domina anche nel Gran Premio di Germania Al secondo posto Surtees (Cooper-Maserati) - Bandini (Ferrari) sesto ; Clark ritirato - Pauroso incidente all'inglese Taylor la cui vettura prende fuoco dopo essere uscita di strada - Brabham verso il titolo 'o'itro servino pTìrltcctarc Adenau, lunedì mattina. Jack Brabham, questa vecchia volpe dell'automobilismo, ai è aggiudicato ieri sulla macchina di cui è anche costruttore 11 Gran Premio di Germania, e praticamente è campione del mondo 1966. Il quarantenne pilota australiano aveva già vinto in questa stagione i grandi premi di Francia, d'Inghilterra e d'Olanda, ma davvero non si pensava che la sua Brabham-Repco, la meno potente e più pesante delle S litri della nuova formula 1, riuscisse ad affermarsi anche In un circuito come il Niirburgring, fatto per vetture agili e per piloti di gran classe. E invece il simpatico Jack ha dimostrato di avere tanta classe quanto basta per dar la polvere a tutti i colleghi, ha dimostrato che in una piccola officina si possono costruire bolidi da corsa almeno non inferiori a quelli di celebre nome. Ma torniamo alla corsa del Niirburgring. Dietro a Jack Brabham si sono classificati John Surtees e Jochen Rindt su Coopèr-Maserati 8000, poi Graham Hill su BRM 2000 e Jackie Stewart pure al volante di una BRM. Sesto Bandini con la Ferrari 3000. Surtees si è comportato magnificamente, e per quasi un giro è riuscito a precedere Brabham. Bisogna dire che la Brabham-Repco è sembrata più stabile sull'asfalto bagnato (era piovuto per quasi tutta la durata della gara, e questo spiega perché non è stato mi gliorato il record della corsa stabilito lo scorso anno da Clark), cosicché i due piloti della Cooper non sembravano in grado di poter sfruttare la grande potenza dei motori Maserati. Il campione del mondo Jim Clark, che in prova aveva gi rato a oltre 165 orari, non è mal Btato nelle posizioni di testa, e si è ritirato all'll0 giro Dei piloti della Ferrari, a parte il modesto sesto posto di Bandini con la 12 cilindri 3000, c'è poco da dire: Se a r fiotti sulla 6 eli. 2400, e Parkes, sulla 3 litri, hanno navigato per un po' nelle posizioni di centro per poi abbandonare, il primo a causa di avaria al motore l'inglese per noie di accensione. Quattordici tra i più celebri piloti del mondo della fòrmula uno si erano allineati alla partenza secondo il risultato dei tempi ottenuti durante le prove. In quel momento sul tortuoso circuito del Niirburgring il cielo era carico di nubi. La distanza da percorre re era di 15 giri, per un totale di 342,150 chilometri. Presenti quasi 200 mila spettatori. In prima fila si trovavano Jim Clark (Lotus), Surtees (Cooper - Maserati), Stewart (BRM) e Lodovico Scarfiotti su Ferrari. Poi, nelle file successive Jack Brabham su . Brabham-Repco, Bandini su Ferrari, Parkes pure su Ferrari, Dan Gurney su American Eagle, Rindt su Cooper-Maserati, Graham Hill su BRM Bondurant su BRM, Bonnier su Cooper-Maserati, Spence su Lotus-BRM e Anderson su Brabham-Climax. Sin dal primo giro si è co minciata a delineare una lotta vivacissima per le prime posi zioni. E' stato subito Brabham a prendere il comando della corsa, seguito vicinissimo dal la potente Cooper-Maserati di Surtees e in terza posizione dalla Cooper - Maserati di Rindt. Purtroppo, a questo punto è cominciata a cadere la pioggia, costringendo i piloti a ridurre notevolmente la veloci tà. Poco dopo il primo giro Surtees riusciva a prendere il comando della gara tra gli applausi entusiastici del pubblico, ma il giro non era ancora compiuto che di nuovo Brabham si portava in testa. In questa tornata si verificava un pauroso incidente quando l'inglese John Taylor, al volante di una McLarenBRM, che originariamente era stata assegnata al neozelandese Bruce McLaren, si è scontrato con una macchina della formula 2 pilotata dal belga Jacky Icks. La macchina di Taylor usciva di strada e si incendiava: il pilota veniva tratto appena a tempo fuori dal posto di guida e trasportato d'urgenza all'ospedale di Coblenza, dove le sue condizioni venivano considerate abbastanza gravi a causa delle C4eirtlM1 ustioni di secondo grado riportate dal pilota. Via via che 11 tempo passava, il duello Brabham-Surtees andava facendosi sempre più serrato. Al quinto giro, appena 7 decimi di secondo separavano la macchina dell'australiano dalla Cooper-Maserati di Surtees, sempre tallonato dal compagno di scuderia Rindt. Ma ogni volta che dai box veniva segnalato all'australiano che la minaccia di Surtees si faceva pericolosa, Brabham spingeva a fondo in maniera da ridare al suo vantaggio una consistenza di quattro-cinque secondi. Al nono giro le Ferrari di Parkes e Scarfiotti erano costrette al ritiro. All'undicesimo abbandonava anche Jim Clark per noie meccaniche. Negli ultimi 5 giri, Surtees desisteva da ogni sforzo per non perdere di vista Brabham, il quale si avviava al meritatissimo trionfo. r. s. Ordine di arrivo: 1. Brabham su BrabhamRepco, in ore 2.27'03" (media km. 139,600); 2. Surtees su Cooper-Maserati in 2.27'47"4; 3. Rindt su Cooper-Maserati in 2.29'35"6; 4. G. Hill su BRM in 2.33'44"4; Stewart su BRM in 2.35'31" e 9 dee; 6. Bandini su Ferrari in 2.37'59"4; 7. Gurney su American Eagle a un giro; 8. Beltolse su Matra-BRM Formula 2 a un giro; 9. Hahne su Matra-BRM F. 2 a- un giro; 10. Schlesser Matra-BRM F. 2 un giro. Surtees al comando davanti a Bandini, Brabham e Clark nelle prime fasi del Gran Premio automobilistico di Germania (Telefoto)

Luoghi citati: Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Sesto