A Prato: 1° Zilioli, 2° Danelli

A Prato: 1° Zilioli, 2° Danelli Volata di otto corridori sul traguardo del Gran Premio Industria A Prato: 1° Zilioli, 2° Danelli Il ciclista torinese non vinceva in Italia da quasi due anni - Il commissario tecnico Magni soddisfatto per la prova di Italo, che è riuscito a prevalere su un velocista come il campione d'Italia - Taccone escluso dall'ordine d'arrivo per essersi fatto trainare da una moto - Il gruppo, a più di 9 minuti, battuto allo sprint da Durante Mostro servizio particolare Prato, lunedi mattina. Zilioli e Dancelli, i ciclisti più attesi alla prova dal commissario tecnico Fiorenzo Magni, si sono piazzati primo e secondo a Prato, sul traguardo del Gran Premio Industria e Commercio. La corsa dunque ha rispettato i pronostici anche se iia destato una certa sorpresa il suo epilogo: Zilioli, infatti, che non è un velocista e che ha colto praticamente tutte le sue vittorie per distacco, ha battuto allo sprint il campione d'Italia che è notoriamente uno specialista. Dancelli .aveva forse preteso troppo sulle salite, dove era stato l'attaccante più ostinato e deciso. Egli tentava l'azione isolata: si è spremuto inutilmente trovandosi poi senza la freschezza necessaria per rispondere al poderoso sprint di Zilioli, il quale ha vinto così la sua seconda corsa stagionale dopo il campionato di Zurigo. Particolare curioso: il cam¬ pione torinese non vinceva in Italia da quasi due anni: dalla Coppa Agostoni del 14 ottobre 1964. Naturalmente Fiorenzo Magni è stato lietissimo di questa vittoria che conferma come egli avesse visto giusto a Camaiore, dove Zilioli gli era immensamente piaciuto. Il C. T. ha visto finalmente ur. Dancelli pari al suo valore, seppure ancora un po' sventato. Lo ha invece completamente deluso Taccone giunto col gruppo battuto da Durante a nove minuti. Taccone ha commesso anche una gravissima mancanza: si è fatto trainare da una motocicletta sulla salita di Vellano e per questo la giuria lo ha tolto dall'ordine d'arrivo. La corsa è stata assai interessante, ma soltanto dopo 96 chilometri è entrata nel vivo. A quel punto scattava Polidori subito seguito da De Prà, Manza, Da Dalt, poi da Monti, Ballini e infine Pambianco, Stefanoni e Fezzardi. Questi nove uomini erano raggiunti al km. 118 da Chiarini. A Pescia (chilometri 140) un gruppetto di inseguitori tra cui Armani, Cucchietti, Sartore, Sartorio, Schiavon, Battistlni, Zilioli, Durante, Dancelli, Passuello aveva un ritardo di 2'10", ma •1 plotone neutralizzava questo contrattacco. Sulle rampe di Vellano cedeva Manza mentre Poggiali Schiavon, Chiappano uscivano dal gruppo e proprio in cima alla salita (km. 151) raggiungevano gli uomini di testa. Scattava, ancora Polidori: lo riprendevano Poggiali, Schiavon, Fezzardi, Chiarini. Si portavano al loro inseguimento prima Ballini, poi Chiappano, De Prà, Pambianco, poi Cucchietti, infine Zilioli, Dancelli, Moser che precedevano di poco Passuello e Gelli. Sulla salita di Prunetta Zilioli e Dancelli passavano decisamente al contrattacco assieme a Gelli. Il terzetto riprendeva Cucchietti indi Chiappano, De Prà, Pambianco e Ballini; questi otto uomini si portavano sul quintetto di testa in cima alla salita (chilometri 170). Tredici corridori al comando, ma', dopo fasi alterne, a Poggio Caiano (km. 243) rimanevano in otto. Un paio di tentativi di.Zilioli, poi Fezzardi si portava in testa per condurre la volata a Dancelli ma ai duecentocinquanta metri Zilioli usciva sulla destra e con una bellissima volata batteva nettamente il campione d'Italia. c. v. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiii Cosi Italo Zilioli ha battuto in volata Dancelli (Tel.)