La Stampa - Consultazione Archivio

L'urlatore si discolpa L'urlatore si discolpa «Ero fuori di me dalla rabbia » Sanremo, lunedi mattina. Gianni Morandi, dopo la vittoria al Cantagiro, è arrivato ieri sera a Sanremo dopo un viaggio di 900 chilometri in macchina. Partito da Fiuggi alle 5 e qui giunto alle 21, ha trovato una folla di ammiratori ad attenderlo fuori del Teatro Ariston per applaudirlo. Nel locale, gremito, si è svolta la prima serata del programma che l'Assessorato al turismo destina ai giovani, intitolato Ciao ragazzi. L'abbiamo avvicinato tra le quinte: «E' contento di avere vinto il Cantagiro? ». « Si, molto, specialmente perché è una rivalsa sull'anno scorso». «Che ne dice della denuncia per bestemmie che ha sporto contro di lei 11 comitato antiblasfemo di Assisi? ». Morandi ha spalancato gli occhi, cadendo delle nuvole. Dopo avere letto il quotidiano che gli porgevamo, ha esclamato: « Cose dell'altro mondo! ». Con granile semplicità e franchezza egli ha ammesso di avere risposto per le rime ad un giornalista che. in Alessandria, lo aveva insultato. « Mi ha dato dell'imbecille e del cretino perchè avevo comunicato la notizia del mio matrimonio con Laura Efrikian soltanto a un giornale di Roma. Ho perso le staffe e gliene ho detto quattro, e nella foga mi è scappata una bestemmia. Dico " una ". Ero fuori di me, capirà dopo tante offese » In una conferenza-stampa avvenuta qualche giorno dopo sembra che la pace fosse tornata in seno alla carovana del Cantagiro. Quanto alla bestemmia sfuggitagli, egli non avrebbe mai creduto che avesse potuto avere come conseguenza una denuncia. «Mi hanno detto ohe ero comunista, ateo, blasfemo. Non sono niente di tutto questo, anche se nello sdegno per le ingiurie posso essermi lasciato scappare una bestemmia che, le assicuro, non è il mio solito». m. r.