Ambiente da risanare

Ambiente da risanare Ambiente da risanare Fabbri ha sbagliato e paga, ma non è il solo responsabile della situazione del calcio italiano - Colpe di dirigenti e di tecnici JJ commissario tecnico della nostra squadra nazionale è stato liquidato. Vi era da attenderselo. Anzi, era inevitabile. Vi era anche da attendersi che con questo provvedimento si ritenesse chiusa la dolorosissima questione della nostra partecipazione al campionato del mondo, cosa quest'ultima che, se veramente avvenisse, sarebbe del tutto Ingiusta. Perché Fabbri ha commesso degli errori, e nel modo in cui ha formato e condotto la squadra, e più ancora nel modo in cui ha tentato di difendersi a sconfitta subita. Qui, egli è stato molto mal consigliato, e noi siamo convinti che egli ab bia addirittura sbagliato bersaglio. Perché prima che egli partisse per l'Inghilterra con i suoi giocatori, egli era stato avversato in tutti I modi possibili e immaginabili da una ben determinata fonte. Di modo che il primo sospetto che poteva e doveva sorgere avrebbe dovuto prendere di mira chi per primo gli aveva creato ogni ostacolo possibile. Noi ave' vamò Sostenuto il principio che l'uomo dovesse essere lasciato lavorare mentre era impegnato nel compito al quale si era accinto. Se poi egli avesse commesso degli errori, c'era tempo, a cose fatte, per disapprovarlo e condannarlo. Ora, fra coloro che più spietatamente hanno concorso a condannarlo, ci sono proprio quelli che hanno fatto di tutto per farlo sbagliare e che avevano ogni ragione per vendicarsi di lui. A «bocce ferme » anche noi abbiamo detto che Fabbri aveva sbagliato, ma, a « bocce ferme ». E non ci fermiamo lì. Noi diciamo chiaramente che, silurando il commissario tecnico, si fa cosa dovuta, ma non si risolve affatto il problema. H proble ma stesso ha radici ben più profonde e possiede una va stità molto ma molto più ampia. Data da anni, la gravità di questo problema. Esso consiste essenzialmente nel fatto che si è permesso che lo sport del calcio, che doveva essere per destinazione e per definizione il passatempo principale del nostro popolo, diventasse un oggetto di speculazione im mane e senza limiti. Non ci sono che i soldi che lo reggono. La maggior parte di quanto in esso av viene sa di guasto, di cor rotto, di infetto. Gli inconvenienti verificatisi questa volta in Inghilterra erano — per quanto sotto altra forma — già avvenuti quattro anni fa in Cile, ed an che prima. E continueranno ad avvenire nelle prossime annate se un repulisti gene rale non avrà luogo. L'occasione pare presentarsi ora con la conversione dei sodalizi calcistici nostri in società anonime. Ma ere dete voi che ci si metta veramente e seriamente sul la retta via? Nemmeno per sogno. Ognuno continuerà a fare il comodaccio proprio a mezzo di contabilità addomesticata e di denaro che circola sotto il tavolo. Perché l'ambiente si risani co m'è indispensabile, devono avvenire cose grosse. Ed il primo indice dovrebbero essere i giocatori a fornirlo, perché essi non si adatteranno certe con tutta facilità ad una decurtazione di importanza vitale degli emo- lsvslrsvstsitdcdaieucrcgptpcnfs principeschi che attualmente rice- lumenti stanno vendo. E nessuno — diciamo nessuno — dei dirigenti attuali avrà il coraggio di ricorrere ai provvedimenti indispensabili. E questo non vorrà dire tutto. Chi lo risanerà il giornalismo sportivo attuale? Un giornalismo sportivo nostro che è infarcito, in questo momento, di gente che crede tutta di essere sommamente tecnica e che ritiene di poter dettare legge senz'altro. Ne abbiamo sentiti noi, a Sunderland e a Middlesbrough, insultare ad altissima voce i calciatori nostri mentre essi giocavano, insultarli in un senso o nell'altro: gente che adesso si riveste spudoratamente dei panni dell'accusatore. Quanto avvenuto in Inghilterra meritava sì dei provvedimenti per il passato, ma ne esige molti di più per l'avvenire. Altrimenti continueremo a guazzare nel fango fino a quando affonderemo tutti quanti, Condannato Fabbri, non si è salvato proprio nulla. Vittorio Pozzo Fabbri: è stato sospeso

Persone citate: Condannato Fabbri, Fabbri, Sunderland, Vittorio Pozzo

Luoghi citati: Cile, Inghilterra