Erhard chiede sulle finanze maggiori controlli degli enti locali
Erhard chiede sulle finanze maggiori controlli degli enti locali Nuove misure per combattere l'inflazione in Germania Erhard chiede sulle finanze maggiori controlli degli enti locali Regioni e Comuni spendono eccessivamente per i servizi pubblici; per procurarsi i mezzi, invadono con emissioni il mercato dei capitali, facendo aumentare i tassi d'interesse ed assorbendo denaro che sarebbe più utile per gli investimenti produttivi (Nostro servizio particolare) Bonn, 29 agosto. Alle prese con l'inflazione — il ritmo annuale di aumento dei prezzi al consumo è attualmente di circa il 4,5 per cento — il governo di Bonn sottoporrà alla Camera, alla ripresa dei lavori il 15 settembre, una serie di misure dette « di riforma e di stabilizzazione », già esaminate ed emendate, alcune settimane fa, dal Consiglio federale. TJ piano proposto è più ambizioso di quello già attuato con successo nel maggio 1964. Il governo federale aveva potuto contentarsi allora di facilitare le importazioni attraverso un ribasso dei diritti doganali e di frenare l'espansione delle r.pese statali. Oggi, la situazione non è più la stessa. L'espansione della domanda globale è leggermente rallentata; la produzione industriale non è aumentata che del 2,5 per cento fra il luglio 1965 ed il giugno 1966, ma l'equilibrio interno non è tuttavia migliorato. Il forte rialzo dei prezzi — particolarmente degli alimentari — allarma i tedeschi, molto sensibili (per amara esperienza) ai pericoli dell'inflazione. La crisi del carbone, quindi della siderurgia, la estensione dello sblocco dei fitti e il forte incremento dei costi delle costruzioni (mentre il volume dei prestiti consentiti diminuisce e il loro tasso aumenta), l'accresciuta resistenza opposta agli aumenti di salario dai datori di lavoro, decisamente spalleggiati, all'occorrenza, da Erhard, contribuiscono al permanere di un clima d'incertezza assolutamente nuovo oltre Reno. Il rialzo dei prezzi è largamente imputabile aglaumenti salariali (8 per cento in un anno), provocati a loro volta dalla tensione persistente sul mercato del lavoro. Ma c'è anche un'altra causa: per finanziare i loro investimenti, il cui ritmo è sensibilmente rallentato, gli indù striali cercano in una mag giorazione dei prezzi la via per procurarsi quel denaro che a prestito è troppo caro. E l'indebitamento delle aziende assume talvolta proporzioni impressionanti Sul mercato dei capitali, la concorrenza è aggravata dagli enti pubblici (governo federale, ma soprattutto governi regionali e Comuni) che si indebitano pesante mente per realizzare attrezzature pubbliche soddisfacenti, ma molto costose. La via per restaurarl'equilibrio economico dellRepubblica federale passattraverso la soppressiondella attuale stretta produttiva e la ricostituzione duno stock di capitali di investimento che è attuamente in via di esaurimento; ciò richiede moderazionnelle spese pubbliche sia degli Stati sia dei Comuni. Si comprende perché, iqueste condizioni, le leggpreparate a Bonn tendannon solo a distinguere, nellpresentazione del bilancigli introiti e le spese rispetive dello Stato e dei Lander, ma soprattutto a rdurre il margine di autonmia finanziaria di quesultimi (ciò che comporteruna revisione della Costituzione) ed a stabilire dei prgrammi pluriennali di spespubbliche. Questa riorganizazione strutturale dovrebe alla fine ottenere lo scopche gli enti locali adeguinle loro spese alle risordisponibili, in ciascuna facongiunturale, Saranno sufficienti quesmisure? Il cancelliere Ehard dichiarò, giorni fa, chil peggio era passato. Egfondava la sua affermazine sulla constatazione una evoluzione più favorvole degli ultimi indici dprezzi. D'altra parte, lspansione delle esportazini, che ha permesso un'ecedenza di 2,2 miliardi marchi nel corso del primsemestre, prosegue. In quste condizioni, il deficit dla bilancia dei pagamen (1 miliardo di marchi nel primo semestre) sarà sensibilmente inferiore a quello dell'anno scorso. Infine, un notevole afflusso di divise estere fornisce alle banche, da alcune settimane, risorse gradite. Questi indici sono ancora fragili, ma tali da permettere di esaminare con più sangue freddo la difficile fase che attraversa attualmente l'economia tedesca. Copyright di « Le Monde > c per l'Italia de «La Stampa»
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