Zilioli (rientrato in Italia): «Alcuni fatti sono inspiegabili»

Zilioli (rientrato in Italia): «Alcuni fatti sono inspiegabili» Zilioli (rientrato in Italia): «Alcuni fatti sono inspiegabili» Magni, a sinistra, saluta Zilioli dopo il rientro dei ciclisti azzurri a Milano (Tel.) Italo Zilioli, uno dei grandi protagonisti della gara di domenica, è rientrato ieri a Torino: mezz'ora per salutare parenti ed amici, poi il corridore piemontese è ripartito subito per Limone, dove si tratterrà qualche giorno per riposarsi. Zilioli era soddisfatto del suo sesto posto sul duro circuito del Niirburgring, ma non nascondeva alcune perplessità sull'esito finale della corsa. Si è parlato dopo la gara di possibile « combines », ed il corridore torinese è entrato subito nel vivo della polemica. « Ho avuto anch'io la sensazione — ha detto — che qualche cosa di poco chiaro sia avvenuto. E' difficile stabilire con esattezza se vi siano dei colpevoli: ma devo ammettere che l'impressione che non tutto sia andato Uscio rimane ». Il corridore torinese non intende assolutamente fare accuse precise, che del resto non toccano a lui. Semplicemente in una chiacchierata si è limitato a riportare fatti avvenuti durante la corsa e quindi a conoscenza di tutti; fornendo in più dei particolari che la gran massa del pubblico non poteva sapere, sfumature che al momento sono apparse prive di importanza, ma che a ben guardare potrebbero spiegare molte cose. Tornando a Zilioli, egli ha fatto rilevare l'aiuto dato da Aimar, vincitore del Tour de Franca ad Altig: se non fosse stato per la violenta azione del francese Altig con ogni probabilità non sarebbe riuscito a coronare il suo inseguimento. « Questo — ha affermato Zilioli con convinzione — è uno dei fatti che mi convincono di meno. Può darsi che Aimar abbia voluto ricompensare Altig dei favori ricevuti al Tour. Ma il corridore francese aveva ricevuto molti favori anche da Anquetil, e portare avanti Altig significava appunto danneggiare il campione normanno. Non ci si capisce niente.»». Per quanto riguarda Motta, Zilioli ha detto che nessun dissidio si è avuto nella squadra italiana. Italo ha raccontato tuttavia un particolare anche questo rimasto finora sconosciuto. «Durante la fase finale Motta che è un velocista mi ha chiesto se Io avrei aiutato nella volata finale. Gli ho risposto di sì, aggiungendo che lo avrei fatto volentieri. Ad un certo punto Gianni, senza preavvisarmi, ha tentato improvvisamente la fuga a seicento metri dal traguardo. Io mi trovavo in fondo al gruppetto e non potevo essergli di alcuna utilità. Motta è stato così ripreso facilmente, Altig è partito in contropiede al momento del ricongiungimento e non c'è stato niente da fare. Si è trattato evidentemente di uno sbaglio, ma uno sbaglio che ci è costato caro ». Concludendo la sua intervista Zilioli ha detto infine che nel complesso il comportamento degli italiani è stato ottimo e che con un po' più di fortuna gli azzurri avrebbero potuto ottenere la vittoria. m car

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