Alttessa siamo giunti alla farsa di Enzo Biagi

Alttessa siamo giunti alla farsa Colpa degli uomini o delle pillole la « disfatta » di Londra? Alttessa siamo giunti alla farsa Non c'è motivo dì vergogna. Nella storia di ogni popolo esìstono le pagine nere. Scusate se ricordo le nostre, ma non bisogna sfuggire la verità: Llssa, Caporetto, 8 settembre; e perdonate se provvedo a completare l'amaro elenco: c'è da aggiungere Londra. A giudicare da quello che si legge, dalle polemiche, pare anzi che questa sia la batosta più umiliante. «Anche per Fabbri, come per l'ammiraglio Persano, ci sono state interpellanze in Parlamento, e non mi venite a dire che il suo operato è meno discusso di quello di Cadorna o di Badoglio. Siamo gente orgogliosa e sensibile, e questa faccenda della Corea non riusciamo proprio a digerirla Sappiamo tutti che peso hanno gli «azzurri > nel sentimento nazionale: ai muscoli dei « ragazzi » affidiamo cospicue do¬ si del nostro prestigio, esaltiamo le Imprese del baldi giovanotti, e ne minimizziamo 1 difetti, così quel gioco pesante, che durante il campionato è considerato, magari, « da macellai », quando è posto al servizio della Patria viene definito «maschio», l'iperbole si scatena, ogni incontro diventa una battaglia, e ogni calciatore una specie di crociato dell'ideale. Alla vigilia della Coppa, ci siamo esibiti come strateghi: cinquanta milioni di Clausewitz, e ognuno aveva le sue forze da fare scendere In campo, e la sua manovra da proporre. La mollezza dei tempi non ci ha concesso purtroppo l'uomo capace di scagliare il decisivo pallone da goal contro 11 nemico, e ci è o..meato uno di quei : maghi » che hanno una precisa filosofia della palla, e sanno infondere, nei loro uomini, speranza e ardimento. All'inizio fu tale lo sbigottimento per l'inaudita sorpresa, che nessuno maledisse l'infausta sorte. Ma poi, la tempesta che covava negli animi, si è scatenata. Di chi era la colpa dello scacco? Le ricerche furono minuziose ed estese, e si passò ad esaminare le oscure regole della scaramanzia e le altrettanto misteriose leggi dell'ereditarietà biologica Qualcuno sostenne che, quando i! presidente della Lega, dottor Pasquale, portava le calze bianche, il successo era assicurato, e venne spontaneo 11 sospetto di un disguido di biancheria, o di un intervento a favore del britannici, dell'/nfeiiigence Service: altri spiegarono la rotta con l'inferiorità razziale: siamo, da secoli, piccoli e denutriti, ma intervenne un illustre fisiologo per contro¬ battere: non è vero, siamo forti ed altissimi. Statura e bistec'.ie, dunque non c'entrano. Sì è parlato poi di fragilità morale, e di debolezza nervosa, e si è criticato, largamente, il contegno del signor Edmondo Fabbri, un chiuso romagnolo che, mettendo in mostra un aspetto fragile e trascurabile, sembra quasi confermare la tesi dell'insoddisfatto appetito dei nostri antenati. A lui. soprattutto, viene attribuita la responsabilità della «débàcle > di Wembley, alla sua testardaggine nel non voler prendere in considerazione 1 consigli dei giornalisti e le esortazioni dei cinquanta milioni di Clausewitz. Fabbri, a suo conforto, può citare la nota massima: «La vittoria ha mille padri, la sconfitta è orfana ». Ma adesso, anche la chimica, la medicina e la far¬ macologia sono chiamate in causa: pare che la vera ragione dell'insuccesso sia da attribuire alla vitamina B 12, ai sedativi e agli aromi di certi sali da bagno che sprigionano effluvi debilitanti. Pillole e siringhe, allora' ci avrebbero negato quelle soddisfazioni sportive che il popolo, appena uscito dalla fase più acuta della congiuntura, tanto agognava: resta stabilito che i nostri calciatori, il commissario tecnico, 1 dirigenti e, perché no?, noi tutti, non abbiamo vinto i campionati del mondo per una ricetta sbagliata. Suvvia, rallegriamoci, perché oltre tutto, se questa faccenda va di lungo ancora un po', con inchieste, articoli, querele ed insulti, ci rifaremo dei luttuosi avvenimenti Inglesi guadagnandoci, sicuramente, il Premio Nobel dell'umorismo. Enzo Biagi

Persone citate: Badoglio, Cadorna, Clausewitz, Edmondo Fabbri, Fabbri, Persano

Luoghi citati: Caporetto, Londra