Salvati dalla polizia sei ragazzi che mangiano uva con antiparassitario

Salvati dalla polizia sei ragazzi che mangiano uva con antiparassitario Salvati dalla polizia sei ragazzi che mangiano uva con antiparassitario L'episodio a Imperia • Il pergolato era stato irrorato due giorni prima con l'« E 32 » - Una donna li ha visti mentre prendevano la frutta - Gli agenti sono riusciti a rintracciarli accompagnandoli all'ospedale Mariotti annuncia nuove norme per «gli antierittogamiei (Dal nostro corrispondente) Imperia, 27 agosto. Sei ragazzi, tutti dai 12 ai 15 anni, abitanti a Imperia, hanno corso ieri il rischio di rimanere avvelenati da uva irrorata due giorni prima con un potente antiparassitario, l'« ettacloro E. 32». Si deve all'intuizione della proprietaria del vigneto se forse ogni seria conseguenza è stata evitata. , I ragazzi — Giovanni Plebani di 12 anni, abitante in via Piume 15, Silvio Cannone di 12, via Parasio 10, Aristide Marangon di 12, piazza Paglieri 3, Manrico Lupi di 14, piazza Parasio 5, Ernesto Lami di 13 anni e Mario Pettinelli, di 15 anni via Parasio 26, erano andati ieri pomeriggio nell'oratorio parrocchiale San Pio X, per una conferenza insieme ad altri coetanei. Ad un tratto i sei ragazzi, scorti dei grappoli d'uva in un pergolato di un giardino vicino, elusa la sorveglianza del parroco, varcavano una siepe di confine e, saliti su un muretto, prendevano un po' d'uva, che poi si dividevano mangiandola subito senza lavarla. Del piccolo furto si accorgeva una signora, le cui finestre si affac ciano nel giardino. Costei rim proverava i giovani facendoli allontanare; quindi, verso le ore 19, avvisava la proprietà ria del vigneto, signora Eufe mi Mela, la quale si rendeva subito conto del pericolo che correvano i ragazzi. Due giorni prima infatti il vigneto era stato irrorato con l'antiparassitario le cui istruzioni sul suo uso mettono in rilievo il pericolo di chi mangia frutta pri ma che siano trascorsi alme no venti giorni dalla irrorazione. La donna metteva al corrente del fatto il parroco della Basilica di San Maurizio, don Francesco Drago, il quale £ sua volta, avvertiva la squa dra mobile della questura. Gli agenti si mettevano su bito in moto per individuare i ragazzi. Uno, che indossava una maglietta rossa, veniva rintracciato dopo poco tempo Interrogato, sulle prime nega va temendo una severa punizione ma poi, messo al corrente del rischio che correvano tanto lui che i suoi amici, faceva il nome dei compagni. Un'auto della polizia prelevava casa per casa gli altri cinque ragazzi e li trasportava d'urgenza all'ospedale San Giovanni, dove venivano subito sottoposti ad una lavanda gastrica e trattenuti quindi in osservazione. b. v. Tre dei sei ragazzi ricoverati in osservazione all'ospedale di Imperia (Telefoto)

Persone citate: Aristide Marangon, Ernesto Lami, Francesco Drago, Giovanni Plebani, Manrico Lupi, Mario Pettinelli, Mela, Silvio Cannone

Luoghi citati: Imperia, San Pio