Sarà prorogata a tutto il 1967 l'attuale legge sulla cedolare?

Sarà prorogata a tutto il 1967 l'attuale legge sulla cedolare? Sarà prorogata a tutto il 1967 l'attuale legge sulla cedolare? L'afferma un'agenzia di stampa, che l'avrebbe raccolta da ambienti del ministero delle Finanze - La facoltà di scegliere tra l'imposta "secca" del 30 % e la ritenuta di acconto del 5% dovrebbe scadere col prossimo febbraio Roma, 26 agosto. Negli ambienti competenti del ministero delle Finanze, si ha conferma che da un esame relativo ai riflessi positivi dell'attuale legge sull'imposta cedolare sui dividendi azionari (che permette la scelta tra l'imposta « secca > del 30 per cento e la ritenuta d'acconto del 5 per cento), si sarebbe tratta la conclusione circa l'opportunità di proporre la proroga di tale legge a tutto il 1967 e, nel contempo, studiare quelle soluzioni che tengano conto del fatto che dall'entrata in vigore del decreto legge del 1964 non risultano di molto migliorate le condizioni del mercato azionario che indussero alla modifica della legge del 1962. Pertanto, si giudica che non sarebbe opportuno ridurre i margini di profitto dei risparmiatori nell'investimento in valori mobiliari. Una conferma indiretta di tale indirizzo assunto dal ministero delle Finanze si può desumere dal fatto che al capitolo 1006 dello stato di previsione delle entrate per l'esercizio 1967 è iscritta per la ritenuta d'acconto o d'imposta sugli utili distribuiti dalle società una somma di entrata di 50 miliardi; tale somma risulta in meno di 5 miliardi sulla previsione dell'esercizio in corso, variazione che è stata proposta tenuto conto dell'andamento del gettito degli esercizi decorsi. (Agenzia Interpress)

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