Morente un pastore di Orgosolo colpito a fucilate dai banditi

Morente un pastore di Orgosolo colpito a fucilate dai banditi Cinquecento agenti con elicotteri rastrellano la zona Morente un pastore di Orgosolo colpito a fucilate dai banditi Ha 26 anni, portava il gregge al pascolo - Febbrile caccia agli uccisori del possidente : è il settimo delitto avvenuto in Sardegna nel mese di agosto - Interpellanza de al presidente della giunta regionale sulla gravità della situazione - Il 1° settembre il ministro Taviani si recherà nell'isola (Dal nostro Inviato svociate) Nuoro, 25 agosto. Cinquecento carabinieri ed agenti di pubblica sicurezza, appoggiati da elicotteri e con l'ausilio di cani poliziotti, continuano a rastrellare gli ovili tra Orotelli, Orgosolo, Mamoiada, Sedilo e Borore, alla caccia degli assassini di Salvatore Pintus, il possidente sessantenne di Santulussurgiu, rapito da due fuorilegge la notte di venerdì scorso, e ucciso poche ore dopo il sequestro. A Santulussurgiu sono stati interrogati altri trenta pastori con ovili in località Tidos (dove il Pintus fu sequestrato) e nella zona fino a Fruttighe (luogo del delitto). I carabinieri hanno di nuovo sentito i familiari dell'ucciso ed il diciottenne Pietro Paolo Fenu, il garzone che venerdì mattina assistè al rapimento di Salvatore Pintus. Una squadra del Nucleo di polizia giudiziaria ha compiuto un sopralluogo per una serie di rilevazioni a Tidos ed a Fruttighe. La offensiva delle forze dell'ordine è in corso. Per il momento non sembra siano emerse indicazioni sull'identità degli assassini. E' in corso anche l'esame dei dati raccolti durante l'autopsia del perito settore nrof. Montaldo, dell'istituto di medicina legale dell'Università di Cagliari. Ma già alcuni rilievi portano a ri vedere la prima ricostruzio ne del delitto. I fuorilegge assassinarono Salvatore Pintus con due fucilate. Le armi impiegate furono un moschetto 91 ed un fucile da caccia. Prima di essere ucciso, Salvatore Pintus fu trascinato a for za: lo rivelano le escoriazioni prodotte sui polsi dalle funi con cui era legato. So no lesioni « vitali », che risalgono cioè a quando il Pintus era ancora vivo. Probabilmente l'agricoltore fece resistenza e rifiutò di seguire i banditi che, con la violenza, l'obbligarono ad avanzare. Non è escluso che il Pintus abbia tentato di fuggire. La prima fucilata fu esplosa da qualche distanza. Un particolare sug gerisce l'ipotesi che i bandi ti, in quel momento, non intendessero rinunciare al frutto del sequestro, difficil mente realizzabile nel caso di morte del Pintus, e che spararono soltanto per intimidire il possidente. II proiettile trovato nel fegato del Pintus era schiacciato. E' un proiettile di moschetto 91, la cui forza di penetrazione è molto violenta. Se avesse raggiunto l'uomo direttamente al fianco, l'avrebbe trapassato. La sua forma contorta, e la sua non grande penetrazione, stanno quindi ad indicare, senza ombra di dubbio, che il Pintus è stato colpito di rimbalzo. Un fuorilegge ha sparato da lontano, ed il proiettile, dopo avere picchiato sulla roccia, ha ferito il possidente al fianco. E' a questo punto che i banditi, non potendosi più trascinare dietro l'uomo, gli diedero il colpo di grazia con una fucilata esplosa a bruciapelo sulla tempia sinistra. Infine il perito medico legale fa risalire il delitto a un tempo intercorrente fra le 9 e le 11 di venerdì mattina (il sequestro avvenne alle 7). Salvatore Pintus è la settima vittima del banditismo nel solo mese di agosto. Si cominciò con l'uccisione di due pastori a Ruinas; cadde poi un possidente di.Nughedu San Nicolò; morì un agricoltore di Osilo per le ferite riportate in un blocco stradale alle porte di Sassari; venne quindi l'efferato assassinio di un pastore di Aliai e del figlio quattordicenne; ecco infine il delitto di Santulussurgiu C'è da aggiungere che di Giuseppe Aresu e Giuliano Tascedda — i due giovani scomparsi dalla stazione di servizio « Agip » di Tortoli nella notte tra il 12 ed il 13 agosto — non si sono avute più notizie. I fami liari dell'Aresu attendono di potersi collegare con i fuo rilegge ma smentiscono di avere ricevuto finora una qualsiasi richiesta di denaro; per cui, a 12 giorni dalla scomparsa, sono in parecchi a pensare ad una tcsOsdpldpmvvdfgnccgvnldvcgmtsndrtqtvv tragica conclusione della vicenda. Poi, sempre in agosto, vi sono stati un sequestro ad Orgosolo ed un tentativo di sequestro a Ghilarza. Il drammatico elenco si completa con gli assalti stradali di Su Berrinau, alle porte di Nuoro, e di Osilo, alle porte di Sassari. E' di stamane il ferimento di un giovane capraro di Orgosolo, il ventiseienne Antonio Puddù, colpito al petto da una fucilata mentre portava il gregge al pascolo. Il giovane, trovato in stato di incoscienza, non ha potuto ancora fornire dati sull'aggressore e versa in fin di vita nell'ospedale di Lanusei. Strade e campagne dell'isola versano in uno stato di insicurezza estrema e le voci di allarme si moltiplicano. L'pn. Mario Puddu, segretario regionale della democrazia cristiana, ha rivolto una interpellanza al presidente della Giunta Regionale che data la gravità della situazione ha interrotto le ferie e stasera è tornato in aereo a Cagliari. A Sassari, nell'ufficio del questore Ferraro, si è svolta una riunione ad alto livello, alla quale sono intervenuti l'ispettore generale di pubblica sicurezza Di Stefano, il generale Arista, i questori di Sassari, Cagliari e Nuoro, il colonnello che comanda la legione carabinieri di Cagliari La riunione si è protratta per diverse ore. A quali conclusioni siano giunti i partecipanti alla riunione non è stato reso noto. Per il 1° settembre è atteso in Sardegna il ministro dell'Interno, Taviani. • g. f.