Nel 1965 le Case americane hanno speso in pubblicità più di 175 miliardi di lire

Nel 1965 le Case americane hanno speso in pubblicità più di 175 miliardi di lire Secondo uno stuolo apparso su «Automotive News» Nel 1965 le Case americane hanno speso in pubblicità più di 175 miliardi di lire La media è stata di circa 19 mila lire per ogni vettura costruita - Quest'anno l'importo unitario è ancora maggiore, di fronte ai sintomi di rallentamento delle vendite (Nostro servizio particolare) Detroit, 24 agosto. In questo particolare momento la produzione automobilistica negli Stati Uniti ha subito un rallentamento piuttosto marcato dopo un periodo di rigogliosa e continuata espansione. Il mercato sembra aver perso la vivacità di qualche tempo fa, e la clientela appare tra l'altro disorientata di fronte alla campagna promossa dalla Commissione senatoriale per la sicurezza delle autovetture, in particolare per gli interventi critici nel riguardi di parecchi modelli. Le Case costruttrici sono pertanto corse ai ripari intensificando la propaganda di vendita con investimenti pubblicitari di notevole en¬ tità. Appare in proposito interessante lo studio recentemente pubblicato dalla nota rivista specializzata « Automotive News >, la quale rivela ad esempio che nel 1965 l'importo medio pagato per la pubblicità su ogni' singola vettura costruita negli Usa è stato di 30 dollari e 30 cents (pari a circa 18.800 lire), in confronto a dollari 33,70 nel 1964. Tale diminuzione, però, non significa affatto un regresso vero e proprio, ma piuttosto una più larga ripartizione del totale generale su un numero maggiore di automobili fabbricate. Come importo complessivo delle spese di pubblicità si registra infatti un incremento del 3,5 per cento sull'anno precedente. Questo calcolo è stato effettuato tenendo conto di tutte le varie voci: giornali, quotidiani, riviste, radio e tv (rete nazionale e reti locali). Se si tien conto che nel 1965 la produzione americana di vetture è stata di oltre 9.335.000 unità, risulta che le spese pubblicitarie sono state globalmente di oltre 175 miliardi di lire. Se si esamina la spesa media per ogni singola Marca, si osserva che quella che ha speso meno nel 1965 per la voce propaganda è la Pontiac dollari 19,84 per unità, seguita da Chevrolet (22,57) e Ford (24,40). Le cifre maggiori appartengono invece alla Imperiai (240,81) e alla Lincoln (139,10) costruttrici di modelli di lusso. Se si tien conto, come detto, che la media nazionale risulta di dollari 30,30 per vettura, è molto interessante distinguere la relativa suddivisione: per 1 quotidiani dollari 9,50; per la radio (rete nazionale) 7,40; per le riviste 7,15; per la radio (reti locali) 4,61; per la tv (nazionale) 0,95 e per le tv locali 0,61 dollari. La ripartizione per la General Motors (media 24,20 per vettura) risulta: quotidiani dollari 8,39; riviste 6,96; televisione nazionale 4,91; radio locali 2,56; radio nazionale 1,16; televisione locale 9,23. Per la Ford (media 29,40 per unità): quotidiani 9,33; televisione nazionale 7,07; riviste 6,91; radio locali 4,94; tv locale 0,75; radio nazionale 0,40. Chrysler (media 46,85): tv nazionale 14,80; quotidiani 12,38; radio locale 10.63; riviste 7,15; tv locale 1,21; radio nazionale 0,68. Nel calcolo complessivo appare evidente che sulla base nazionale la stampa mantiene ancora un primato indiscusso nelle inserzioni pubblicitarie, e in special modo quella quotidiana. Le cifre di cui sopra si devono ritenere senz'altro aumentate per il 1966, poiché — come si è accennato — le Case sono tese nello sforzo di rianimare le vendite e neutralizzare al massimo la campagna contro I troppi modelli non giudicati sufficientemente « sicuri ». t. d. m.

Luoghi citati: Detroit, Stati Uniti, Usa