I calciatori azzurri usavano a Durham i tranquillanti dei piloti dello spazio

I calciatori azzurri usavano a Durham i tranquillanti dei piloti dello spazio Una preoisaxione nella ridda di acouse dono la Coppa Rime! I calciatori azzurri usavano a Durham i tranquillanti dei piloti dello spazio Si tratta di prodotti che calmano lo stato di ansia, ma non diminuiscono i tempi di reazione o l'energia muscolare - Il dottor Fini, medico della Nazionale, ribatte alle critiche che il c. L Fabbri avrebbe in animo di rivolgergli - Ha curato i giocatori con gli stessi sistemi adoperati prima di gare conclusesi in modo trionfale - Si attende la difesa di Fabbri Le pillole « anti-ansia > usate dai calciatori azzurri a Durham sono le stesse adoperate dai cosmonauti americani, Conrad, Stafford, Cernan, Mac Davltt e dagli altri piloti dello spazio nell'imminenza del lanci. SI tratta di tranquillanti che non hanno efletto negativo sulla prontezza del riflessi o sulla resistenza fisica: non sono pertanto nocivi. Le gravi accuse che 11 commissario tecnico della Nazionale di calcio avrebbe in animo di esporre contro il dott Pini, medico degli azzurri, sono bloccate prima ancora di essere espresse. Il dott Pini ha già inviato la sua relazione alla Federazione a proposito della trasferta inglese per 1 campionati del mondo. Fabbri, che doveva presentare il suo esposto il 5 settembre, ha chiesto invece un rinvio, dopo un colloquio segreto con il presidente della Figc, dott Pasquale. Non si sa quindi che cosa il et potrà scrivere nel suo rapporto; è dubbio che Fini possa diventare il capro espiatorio della spedizione azzurra. Secondo le indiscrezioni conosciute finora, il medico fiorentino sarebbe accusato di avere praticamente « addormentato» a forza di calmanti alcuni giocatori ed in particolar modo Pacchetti e Rivera (che sono apparsi tra 1 meno in forma del ventldue convocati) e di avere affrettato la guarigione di Bulgarelli, presentando cosi uno degli elementi base della squadra In condizioni imperfette per la partita con la NordCorea in cui il bolognese subì un nuovo infortunio. Il dott Fini è medico sportivo da nove anni, e si è sempre dimostrato sicuro e professionalmente dotato. Come è logico, prima di entrare. In polemica con il et vuole sapere con precisione se le 'voci: contro di lui corrisponF; dano alla realtà. «Io non credo possano essermi rivolte critiche così assurde — egli ha detto. — Al giocatori italiani, anzi alla parte di essi che ne aveva bisogno, ho somministrato gli stessi prodotti che avevo prescritto prima delle trionfa li partite di preparazione giocate ad esempio contro Bulgaria, Argentina e Messico e contro la selezione di Copenaghen. Se le cure erano andate bene allora non vi era motivo di cambiarle, tanto più che 1 medicamenti sono stati presi sotto control lo e non certo in dosi ecces sive o tali da causare assue fazione o disturbi ». A questo proposito è forse superfluo osservare che alcuni moderni prodotti farmaceu tici hanno effetto rilassante sul muscoli e risultano pertanto contro-indicati - per gli atleti altri riguardano soltanto lo sta to di ansietà e possono essere utili nell'imminenza dì impegni gravosi. Se non tur bano i riflessi del cosmonauti che guidano i loro veicoli a velocità di circa trentamila chilometri all'ora, non possono certo danneggiare la prontezza del calciatori. I progressi della medicina sportiva e, come si è detto, gli apporti derivati dagli studi spaziali permettono di distinguere tra i due tipi di medicinali, e non è certo lm maglnablle che In occasione dei campionati del mondo di calcio si sia pensato di tentare esperimenti pericolosi. . Tra 11 commissario tecnico Fabbri ed il dott Finì, non sembra però che 1 rapporti siano buoni se è vero che il uglcpsdrgllppae t ha telefonato a lungo, per una ventina di minuti, al granata Meronl. Scopo della lunga chiacchierata sarebbe tato di avere una lettera in cui Moroni avrebbe dovuto precisare di essersi sottoposto ad iniezione con effetto debilitante prima di una gara giocata in Inghilterra. Il giocatore granata non ha rilasciato alcui i dichiarazione. Il commissario tecnico della Nazionale non ha finora preso contatto con la stampa. Anche lui deve essere ascoltato ed ha diritto ad esporre le sue idee e }e sue osservazioni senza che esse corrano il rischio di venire deformate dalle indiscrezioni. La polemica del mondiali deve lasciare il posto ad un esame critico completo e possibilmente sereno. Fabbri è stato duramente attaccato e per suo conto, finora, si è difeso male. Prima delle partite mondiali pochi hanno avuto osservazioni da avanzare contro 11 suo modulo: dopo si sono cercati nel particolari talvolta non molto importanti 1 motivi di una disastrosa sconfitta. Le cause immediate stanno nella formazione sba¬ gliata, nell'eccesso di fiducia (prima di affrontare la Corea del Nord) e nel mutamento di formula. Dalla «fluidificazione» si è passati al gioco con difensore libero ben fisso. Le ragioni più profonde si possono ricercare nell'ambiente del nostro football che poco concede al vero sport e troppo allo spettacolo. Un'Indagine dovrà essere fatta, ma è augurabile che essa sia rivolta agli elementi base di una situazione che ha mortificato i tifosi italiani, non ai ripicchi o ai pettegolezzi, p. b.

Luoghi citati: Argentina, Bulgaria, Copenaghen, Corea Del Nord, Inghilterra, Messico, Nordcorea