Tutti gli aerei italiani piantonati dalla polizia a Vienna

Tutti gli aerei italiani piantonati dalla polizia a Vienna Mentre vengono interrogati centinaia di estremisti Tutti gli aerei italiani piantonati dalla polizia a Vienna Eccezionali misure di vigilanza all'aeroporto - Tutti i giornali austriaci condannano l'attentato alla sede dell'Alitalia: «Non confondiamo degli assassini con gli eroi» Vienna, 22 agosto. La sede viennese dell'-" Alitalia >, che non aveva interrotto il lavoro neppure il giorno dell'attentato, funziona oggi regolarmente. Le diverse operazioni del traffico viaggiatori e merci si svolgono negli uffici del primo piano, che prima erano riservati alla direzione e all' amministrazione. Gli uffici del pianterreno, non esistendo /JjJiù le vetrine, sono protetti da robusti rivestimenti di legno. All'aeroporto viennese di Schwechat gli apparecchi della Compagnia aerea italiana sono vigilati in permanenza, di giorno e di notte, agli arrivi, alle partenze e durante le soste, da agenti di polizia in borghese. Prosegue Intanto l'inchiesta della polizia. ' Centinaia di estremisti, compreso il dottor Norbert Burger di Innsbruck ed altri grossi esponenti del Bas (Comitato di liberazione del Sud-Tirolo), sono stati Interrogati, In una dichiarazione fatta alla < Rathauskor-Respondenz », giornale del municipio di Vienna, il borgomastro della capitale. Bruno Marek, ha stigmatizzato nel modo più deciso «il vile attentato commesso contro la sede viennese dell'Amalia, che solo per un caso fortunato non ha provocato vittime ». Il borgomastro Marek ha aggiunto: <Da un infelice tempo passato ricordiamo ancora che agli atti terroristici di una piccola minoranza politica a Vienna, seguì poco dopo quell'incendio mondiale durante il quale le bombe caddero sulla nostra bella città. La popolazione viennese di ogni orientamento politico e ideologico respinge nettamente e l'isoiutamenti ■ i metodi del terrorismo dinamitardo ». La stampa austriaca è unanime nella condanna. Hugo Portisch, direttore del c Kurier », Il più diffuso giornale di Vienna, scrive: < Il terrorismo si estende all'Austria. L'attentato terroristico nel centro di Vienna ne è -una prova per l'occhio e per l'u dito. Chiunque possa avere scambiato l'abominia e i risch di queste attività terroristiche per eroismo dovrebbe alla fine essersi reso conto che non abbiamo ohe fare con patrioti, ma con quei " combattenti perpetui " che, dal momento che non possono più fare la guerra, combattono contro la pace nel loro stesso Paese ». < Cè da sperare, comunque, che l'esplosione abbia svegliato le nostre autorità. E' stato un puro caso che l'attentato di Vienna non abbia fatto vittime umane. Chi colloca le bombe — anche se debbono esplodere alle cinque del mattino — non può mai sapere quanta gente vi sarà sulla scena dell'attentato. Vi sarebbero potuti essere morti e feriti. Vittime forse della lot ta. per la libertà? No, sarebbero state le vittime di un assassinio. E coloro che hanno collocato le bombe, sareb bero stati assassini. E verso gli assassini non è il caso di usare i guanti. Non meritano alcuna considerazione. Neppure se accampano ragioni patriottiche ». La polizia di Innsbruck ha evacuato tutto il personale al lavoro nella sede del Tiroler Tageszeitung dopo aver ricevuto una lettera che annunciava che nell'edificio era stata collocata una bomba. (A. P.)

Persone citate: Bruno Marek, Hugo Portisch, Norbert Burger