II ragioniere fuggito da Biella incriminato per malversazione e ricercato dall'Interpol di Alberto Nicolello

II ragioniere fuggito da Biella incriminato per malversazione e ricercato dall'Interpol La decisione del giudice dono le prime indagini II ragioniere fuggito da Biella incriminato per malversazione e ricercato dall'Interpol Livio Bassanino, quarantaquattrenne, forse si trova già in Argentina - Deve anche rispondere di emissione di assegni a vuoto (per decine di milioni) e appropriazione indebita - Ieri sarebbero emerse nuove gravi accuse: avrebbe trattenuto per sé i soldi di un dissesto ed i fitti di stabili che amministrava per conto di clienti - Sequestrati documenti nel suo ufficio, comprese le pratiche di quìndici fallimenti Il professionista era in mano agli usurai? (Dal nostro Inviato speciale) Biella, 22 agosto Il ragionier Livio Bassanino di Jfjf anni, il professionista fuggito da Biella il 5 agosto scorso, è ricercato dall'Interpol in Sud America: contro di lui sono state mosse le accuse di malversazione, appropriazione indebita aggravata e emissione di assegni a vuoto. Il consulente tributario era già stato denunciato per avere messo tn circolazione assegni privi di copertura, per un valore di decine di milioni, in tutta Italia. Ora è emerso un altro grave addebito nei suoi confronti: approfittando delle sue funzioni di curatore di parecchi fallimenti, pare si sia appropriato del denaro che costituiva l'attivo delle ditte sottoposte alla procedura. Per ora ci sarebbero soltanto le prove di un ammanco di circa Quattro milioni in un fallimento di modeste proporzioni: il Bassanino non avrebbe, cioè, versato in banca il denaro che otteneva dalla vendita delle proprietà delle aziende fallite. Soltanto in questo modo infatti il ragioniere poteva eludere la sorveglianza del giudice delegato: se avesse ritirato il denaro versato sul libretto bancario acceso per ogni fallimento avrebbe dovuto chiedere l'autorizzazione del magistrato. « Certo — afferma il Procuratore della Repubblica dott. Tacconi — l'accertare se il rag. Bassanino abbia eventualmente sottratto le somme che ha avuto in possesso nella sua qualità di curatore, comporta un'indagine lunga e delicata ». L'istruttoria è stata quindi affidata al giudice istruttore dott. Papa e verrà condotta con il rito formale: significa che passerà almeno qualche mese prima di un eventuale rinvio a giudizio. Oggi il ma gistrato si è renato nello studio del professionista, in via Duomo S, rimasto chiuso dal giorno della sua fuga: la mo glie, Teresa Fontana di 1,3 anni, il 6 agosto vi aveva fatto cambiare le serrature per impedire a chiunque di entrarvi. Il dott. Papa ha sequestrato tutti i documenti del Bassanino: oltre alle pratiche relative ai 15 fallimenti, vi sono anche quelle di decine di industrie e di condomini di cui era amministratore o consulente fiscale. E' un esame che durerà qualche giorno: verranno segnalati alla Procura tutti gli eventuali reati, di qualsiasi genere, anche fiscale, dei quali il professionista scomparso si fosse reso eventualmente partecipe. • L'altra accusa mossa al ragioniere è quella di appropriazione indebita: si sarebbe cioè trattenuto i fitti degli ultimi due o tre mesi, ricevuti dagli inquilini delle case che amministrava. Il giudice istruttore ha nominato un perito contabile, il dott. Giordano, per l'esame dei documenti trovati, ed ha informato di ciò l'avv. Geo Dal Fiume di Torino, difensore del Bassanino: il legale incaricherà a sua volta un perito di parte. L'avv. Dal Fiume afferma di non sapere dove si è nascosto il Bassanino; ma oramai anche l'autorità giudiziaria ritiene che sia fuggito in Argentina. Con questo paese l'Italia ha il trattato di estradizione: se il professionista verrà scoperto dall'Interpol, incaricata delle indagini, potrà venire riportato a Biella. In città non si parla d'altro: Ce affare Bassanino » ha lasciato attoniti quelli che riponevano la massima fiducia nell'elegante, capace professionista. «Gli avevamo affidato a cuor sereno tutti i nostri affari — si sente dire —; in mano a lui anche i grossi problemi venivano risolti. Era abile, si dava da fare con grandi- energia Chi avrebbe mai detto che sarebbe successo una cosa simile? ». Altri, che erano vicini al professio •lista, affermano: cCe l'aspettavamo: da qualche tempo non era n:ù lui. Sappiamo che era assillato dagli usurai: aveva iniziato anni fa un grosso giro di denaro in quell'ambientì Tentava di coprire un debito prelevando denaro dove poteva; ma quelli non lo lasciavano in pace e gli interessi che chiedevano erano troppo alti Non ce l'avrebbe fatta in ogni modo ». Jlfa che cosa se ne faceva dei soldi il Bassanino? L'altro giorno si è saputo che stava per dedicarsi alla filatura della lana e aveva iniziato a mettere su un'azienda. Oggi alcuni amici che avevano rapporti di affari con il consulente hanno rivelato che egli aveva da tempo un'impresa di autotrasporti: tre autocisterne che lavorano per ditte di carburanti. « L'ambizione di diventare un grande industriale — dicono gli amici —: ecco quello che l'ha rovinato ». Siamo stati a trovare la madre del Bassanino, che abita in via della Circonvallazione 1SH a Santhià: ha 70 anni, è rimasta sola. « Mio marito — dice piangendo — è morto quattro anni fa; ora mio figlio mi ha lasciato». E' sconvolta, non dorme da parecchi giorni. € Dite a Livio che lo aspetto, che torni a casa — ripete — almeno mi faccia sapere se sta bene; io sono malata, ho bisogno di lui ». Alberto Nicolello IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII Il rag. Livio Bassanino