Forse è fuggito nel Sud America il ragioniere scomparso da Biella di Alberto Nicolello

Forse è fuggito nel Sud America il ragioniere scomparso da Biella Forse è fuggito nel Sud America il ragioniere scomparso da Biella Livio Bassanino, di 44 anni, avrebbe riparato a Zurigo; di là sarebbe partito per l'Argentina dove risiede una sua zia - L'accusa è quella di aver emesso assegni a vuoto per decine di milioni - Si dice che abbia affrontato grosse spese per potenziare la filatura di una bella signora, sua amica (Dal nostro inviato speciale) Biella, 20 agosto. Nessuna notizia ancora del ragionier Livio Bassanino di!44 anni, il professionista che,|denunciato sotto l'accusa clilemissione di assegni a vuoto per parecchie decine di milioni, è scomparso il 5 agosto scorso da Biella. Oggi, tutta via, si è potuto ricostruire con maggior precisione la sua fuga. Bisogna rifarsi a qualche mese prima: il crollo della sua buona fama è avvenuto improvviso, anche se — ora — alcuni dicono che se l'aspettavano. Verso la fine del giugno scorso infatti alcuni professionisti bìellesi si erano lagnati della lentezza con la quale il Bassanino conduceva la procedura del fallimento di Franco Maffeo, un imprenditore in cementi. Il Tribunale aveva allora revocato il mandato al ragioniere affidandolo a un commercialista. Questi, accortosi di alcune irregolarità nella tenuta dei conti, aveva fatto sapere al Bassanino che era necessario un incontro per chiarire ogni cosa. L'appuntamento era stato fissato nel tardo pomeriggio del 5 agosto scorso. II rag. Bassanino si è forse visto crescere di colpo l'acqua alla gola: ha detto alla moglie, Teresa Fontana, 42 anni, che aveva bisogno di denaro ed è partito la mattina presto di quel 5 agosto per Torino. « Dopo un paio d'ore — racconta la moglie — mi ha telefonato da Torino dicendomi che andava a Milano. Da quel momento non ho più saputo nulla di lui ». Invece il Bassanino si è recato a Zurigo: là si è fatto autenticare alcuni documenti; poi è sparito. Si fa sempre più insistente la voce che sia fuggito in Argentina: una sorella della madre è in quel paese da qua- qcpgiucidmpgzeaadsctansgtlqftaènuna rant'anni. Ma la signora Bassanino, che abita con il marito a Santhià in via Circonvalla*I0ne. afferma di non sapere d°Xe si trova 11 ^lio; sconvoUa Per c'uell° che è acca" duto, è in preda a un forte esaurimento nervoso. Teresa Fontana ha aspettato il marito un paio di giorni; poi, consigliata anche dal suo legale, l'avv. Saettone, ha fatto cambiare le serrature dello studio di via Duomo 3: «Ho voluto impedire — ha spiegato — che un malintenzionato approfittasse dell'assenza di Livio per sottrarre qualche documento, aggravando la sua posiziona ». Rimangono invece vaghi i motivi che possono aver indotto il professionista biellese alla fuga. Ipotesi ormai certa è che il Bassanino fosse addentro a un notevole giro di denaro. Il crollo della fiducia che godeva in città, causato dalla revoca del fallimento Maffeo, e la momentanea mancanza di fondi per far fronte alle richieste, gli hanno dato il colpo di grazia. Preso dal panico, ha emesso una gran quantità di assegni a vuoto a Biella e in altre città. Forse ha tentato di coprire gli ammanchi o semplicemente ha voluto procurarsi del denaro per la fuga. Fatto sta che 1 titoli protestati continuano a giungere alla Pretura di Biella: stamane, quantunque fosse sabato, sono arrivati parecchi assegni, per circa un milione e tre cambiali di 300 mila lire l'una. Sono i primi effetti di questo genere che portano la firma del Bassanino; c'è da temere che ne abbia rilasciati altri a privati. Ma perché il professionista è finito in questo giro di denaro? Può essere dgniflcativo un episodio accaduto due anni fa: il Bassanino era anche allora scomparso all'improvviso da Biella; dopo quindici giorni era tornato con alcuni milioni e li aveva versati1 in banca: pare per coprire un ammanco nella contabilità dì una pratica a lui affidata. Si dice cioè che approfittasse di avere a. disposizione parecchio denaro, dati i suoi incarichi di professionista, per impiegare somme anche ingenti in affari privati; successivamente ricopriva i «buchi» con soldi prelevati da altre amministrazioni. Fino a che non ce l'ha più fatta. ■■■•<■ E quali sono questi « affari privati »? Di certo si sa ben poco, al momento: è la Magistratura che deve far luce. In città si afferma però che sotto a tutto c'è una donna. Costei è contitolare di una piccola azienda di filatura e avrebbe proposto al Bassanino di entrare nella ditta con lei, portando dei capitali. Il ragioniere aveva già confessato tempo fa ad amici che era stufo di continuare la professione: egli è soltanto diplomato e non può essere iscritto all'albo dei commercialisti; il suo titolo è « consulente tributario ». Così si sarebbe deciso a diventare un industriale, spinto, tra l'altro, dal fascino della bella signora che gli ha proposto l'affare. Bassanino ha quindi affrontato una grossa serie di spese: si sa, ad esempio, che, da una ditta presso Tortona, ha comprato macchinari per la tessitura per un importo di 20-25 milioni. Ma parte degli assegni rilasciati alla ditta sono stati protestati e al ragioniere non è restata altra via che la fuga. Il primo provvedimento dell'autorità giudiziaria, come abbiamo pubblicato, è stata la revoca del mandato di curatore dei fallimenti: stamane in Pretura sono state esposte le disposizioni in questo senso, Per ora riguardano nove dei 15 fallimenti affidati al Bassa- iiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii nino. Tra gli altri citiamo quelli della « Società gestione alberghi di Biella», della «Filatura Rovella», di «La Montanina ». Curatori sono stati nominati l'avv. Rigola, l'avv. Magiiola e il dott. Reale. Nell'ufficio di quest'ultimo oggi si sono presentate le tre segretarie dello studio del Bassanino. « Siamo rimaste senza paga — Vianno detto — e il ragioniere ci deve anche la liquidazione: come facciamo? ». Ma anche a questa domanda dovrà rispondere la Magistratura nei prossimi giorni. Alberto Nicolello