Scomparso da Biella un noto commercialista Ha emesso assegni a vuoto per 100 milioni?

Scomparso da Biella un noto commercialista Ha emesso assegni a vuoto per 100 milioni? Scomparso da Biella un noto commercialista Ha emesso assegni a vuoto per 100 milioni? Denunciato alla Procura - E' il ragionier Livio Bassanino, quarantaquattrenne - Lo studio è chiuso, i cinque impiegati non vanno al lavoro - La moglie, proprietaria di una profumeria del centro, dice: « Non so nulla, non ho sue notizie » Il professionista curava diciotto fallimenti; forse è stato coinvolto in un giro di denaro superiore alle sue possibilità (Dal nostro inviato speciale) Biella, 19 agosto. Un commercialista di Biella è scomparso: contro di lui è stata sporta denuncia per emissione di assegni a vuoto per un valore di circa cento milioni. E' il rag. Livio Bassanino di 44 anni; ha lo studio di « Ragioneria o consulenza tributaria» in via Duomo 3. Abita con la moglie Teresa Fontana di 43 anni, in via Ivrea, nel condominio S. Paolo. Una decina di anni fa il Bassanino era rimasto coinvolto nel processo al dott. Dato, allora direttore dell'Ufficio del Registro di Santhià. Il direttore era accusato di peculato: aveva prelevato del denaro dalla cassa dell'ufficio per darlo ad un, industriale biellese. Il Bassanino, suo dipendente, era stato accusato come complice. Ma il capo ufficio si era accollata tutta la responsabilità; e il Bassanino era stato assolto con formula piena. Subito dopo il processo il Bassanino aveva dato le dimissioni e se ne era venuto a Biella, aprendo uno studio da commercialista. Si era fatto notare nell'ambiente forense per la sua abilità e serietà; e dopo poco è stato nominato perito del Tribunale per le curatele fallimentari. In questa veste ha ottenuto la nomina di curatore in parecchi fallimenti, anche in quelli più noti. Nel frattempo si occupava anche di amministrazione di case e di ditte. , Qualche tempo fa il suo tenore dì vita è migliorato: ha cambiato parecchie automobili, tutte di grossa cilindrata. Lo si vedeva spesso in giro per la città, alto, elegante, in abiti di buona fattura. I più noti commercianti e industriali biellesi si servivano sovente dei suoi pareri, affidandogli anche delicate questioni d'interesse. « Lavorava con passione e serietà — dicono di lui —, in tutti questi anni non si è mai preso un giorno di ferie ». Così, è sembrato strano quando, il 5 agosto scorso, lo studio dei Bassanino, al secondo piano di via Duomo, è rimasto chiuso. Le tre segretarie, un giovane aiutante e una signora che aiutava il ragioniere nel disbrigo di alcune pratiche, non si sono più recati al lavoro. Il rag. Bassanino da quel giorno è scomparso. La moglie, che ha un negozio di profumeria in una galleria del centro, non lo ha più visto né sa dove sia. «Non ho ricevuto — dice — nessuna notizia ». Ma ha ai.ldato subito la difesa dei suoi beni al legale di fiducia, l'avv. Saettone. Un paio di giorni fa si è scoperto il motivo della scomparsa del Bassanino. In pretura sono apparsi i primi protesti di assegni rilasciati da lui per cifre a volte ingenti. Soltanto nel circondario di Biella, per ora, i titoli che ha emesso a vuoto ammonterebbero ad una ottantina di milioni. Alla Procura della Repubblica vi sono altri protesti: assegni per circa venti milioni rilasciati a ditte, commercianti, professionisti di Torino, Milano, Vercelli e altre città in tutta Italia. Sembra probabile che non appena la notizia della scomparsa del Bassanino venga propagata, altri assegni rilasciati senza copertura saranno protestati. Ma tutti qui si domandano: perché il professionista biellese tutto ad un tratto si è trovato, nella necessità di truffare decine e decine di persone? La risposta esatta non si conosce ancora. Il Procuratore della Repubblica dott. Vincenzo Tacconi ha disposto accurate indagini. Sono stati revocati i mandati che autorizzavano il Bassanino ad essere curatore di parecchi fallimenti: ad oggi ne aveva in mano diciotto, su un totale, in tutta Biella, di una settantina; fra gli altri c'è il dissesto di vecchia data dell'albergo Principe, uno dei maggiori della città. Forse — si dice negli ambienti degli affari — il professionista si è trovato all'improvviso in un giro di denaro superiore alle sue possibilità. Si sa, ad esempio, che la magistratura avrebbe dovuto sentirlo come teste nel procedimento istruttorio instaurato di recente in seguito ad una denuncia della società svizzera « Swiss-Bau ». Questa aveva incaricato un commerciante biellese di collocare sul mercato italiano proprie azioni per un valore complessivo di un miliardo e 400 milioni. Ma la vendita non si è effettuata, perché parte dei titoli è stata bloccata in una banca di Biella a garanzia di un credito. La « Swiss-Bau ». ritenendosi raggirata, ha denunciato il commerciante alla nostra magistratura che, per intanto, ha disposto il sequestro del miliardo e 400 milioni- Il Bassanino era stato l'intermediario dell'affare: aveva depositato in banca i titoli ricevuti dal commerciante biellese. Un eccessivo giro d'affari, dunque, potrebbe essere il motivo della strana condotta del commercialista. Altri parlano di gioco, di divertimenti. La risposta ancora non può essere data. Per ora il Bassanino si è limitato ad incaricare della sua difesa, attraverso una parente, l'avv. Geo Dal Fiume di Torino, il quale non ha rilasciato dichiarazioni. Spetterà alla magistratura mettere in chiaro la vicenda che oggi, qui a Biella, è sulla bocca di tutti. zhusslndddvadAlberto Nicolello lllllllllllllllllllllllllMllllllllllllllllllllllllllllllllli Il rag. Livio Bassanino, ffjf anni, il commercialista di Biella scomparso