Viaggio nel cervello dei giovani tedeschi di Enzo Biagi

Viaggio nel cervello dei giovani tedeschi ^^^_CBOJVJfCM TELEVISIVA Viaggio nel cervello dei giovani tedeschi Stasera un'inchiesta: cosa vogliono, come pensano le nuove generazioni nella Germania d'oggi Stasera indichiamo nell'inchiesta « Jugend » dì Enzo Biagi (secondo canale, ore 21,15) la trasmissione, almeno sulla carta, più importante e più attraente della serata: una indagine fra i giovani tedeschi d'oggi per conoscere le loro idee e le loro speranze, per sapere cosa pensano del passato della Germania, del nazismo e dei suoi orrori, e della guerra. Seguirà la replica della prima puntata de «Il mulino del Po » il romanzo di Bacchellì realizzato (piuttosto bene) dal regista Bolchl, con Raf Vallone e Giulia Lazzarlni protagonisti. Ci sarebbe da aprire la solita questione sul perché di queste repliche affidate al * secondo » del sabato: sono misteri insolubili, accontentiamoci di registrare la validità dell'opera ripetuta. Il canale nazionale si aprirà con «La trottola»: ospiti Claudio Villa (che è stato appena ospite di «Aria condizionata » domenica scorsa) e il complesso delle Rudas, ballerine acrobatiche australiane che ricordiamo quali virtuose eccezionali tre anni fa in altra rivista. Indi un servizio di carattere scolastico e alle 22,35 la gradita serie di vecchie comiche « Quelli delle torte in faccia ». * * « Il cinema italiano in giro per il mondo» è il titolo della rassegna che ha preso il via ieri sul secondo canale: rassegna dei più riusciti film-documentari realizzati dai nostri registi e giornalisti in terre selvagge e semisconosciute. Lodevole iniziativa: fra tanti omaggi ad autori ed attori stranieri un po' di nazionalismo (solo cinematografico, ben inteso) non guasta affatto. La retrospettiva è stata inaugurata da un'eccellente pellicola firmata da un giornalista scomparso da pochi mesi, Gian Gaspare Napolitano, «Magia verde», che fu la prima prodotta dall'Italia e che ebbe ovunque accoglienze calorose, conquistando premi a Cannes e a Berlino. Dopo tredici anni «Magia verde» ha conservato per intero la sua vigoria: una narrazione compatta, tesa, appassionante senza che vi si debbano registrare ricerche di effetti sensazionali e brutali. Se c'è della violenza è la violenza della natura: è proprio da questo senso della natura profondo, a volte tragico, a volte solenne, a volte commosso che il reportage trae la sua forza più convincente. Purtroppo il video ha cancellato il colore che, ci ricordiamo con esattezza, era splendido e in più era indispensabile e determinante in tutte le sequenze. Per cui una parte del fascino è andata perduta e chi si rammentava bene la proiezione al cinema deve aver provato una piccola delusione. Nel breve spazio di otto giorni tre film: «I racconti di Hoffmann », « Giubbe rosse » e adesso « Magia verde », sono stati danneggiati o (nel caso de «I racconti») addirittura rovinati dalla inevitabile trasposizione in bianco e nero. Urge dunque la tv a colori... * * Hyalmar Bergmann, morto nel 1931, fu un ragguardevole poeta, letterato, romanziere, drammaturgo svedese. Ieri è stata trasmessa la sua commedia « Il premio Nobel » scritta nel 1925 e rappresentata in Italia da Sergio Tofano nel 1943. Lo stesso valoroso Tofano l'ha portata sul teleschermo, circondato da attori giovani e non più giovani (Giovampietro, la Sammarco, la Mannoni, Ceriani, Mastrantoni. la Giannotti, Dettori) che hanno recitato quasi sempre con scioltezza, ben diretti dal regista Bettetini. Se lo spettacolo non è dispiaciuto, il merito va alla regia e alla recitazione: perché il testo, anche se non privo qua e là di qualche guizzo ironico e poetico, è vecchio,appare mosso da un meccanismo scoperto, si sente che pur recando la data del 1925 appartiene ad un'epoca, ad un gusto ancora anteriori. Attendiamo sempre che la tv, invece di pescare con tenacia nel repertorio meno significativo di quarantanni o di cent'anni fa, rivolga le sue attenzioni a quello che di meglio ha dato il teatro contemporaneo dalla guerra sino ad oggi. u. bz. Stasera Sandra Mondami, nella rivista La trottola

Luoghi citati: Berlino, Cannes, Germania, Italia