Due alpinisti di Arona da cinque giorni dispersi sul Rosa avvolto nella tormenta di Giorgio Lunt

Due alpinisti di Arona da cinque giorni dispersi sul Rosa avvolto nella tormenta Si teme una nuova sciagura sulla montagna Due alpinisti di Arona da cinque giorni dispersi sul Rosa avvolto nella tormenta I giovani, 25 e 26 anni, erano partiti da casa sabato dicendo: « Andiamo in montagna, torneremo lunedi » - Poi sono stati visti a Macugnaga sulla funivia del Belvedere - Da allora si sono perse le loro tracce - Le squadre di soccorso hanno già visitato tutti i rifugi (Dal nostro inviato speciale) Macugnaga, 18 agosto. Altri due giovani sono forse rimasti vittima della passione per la montagna. Si tratta del venticinquenne Cesare Lazzari — residente ad Arona in via Torino 8 con i genitori — e del ventiseienne Gabriele Luoni, nativo di Novara ma anch'egli domiciliato ad Arona, in via Roma 1 (sposato con la coetanea Rosella Padulazzi e padre di un bimbo di due anni, BorisJ. Il Lazzari è impiegato presso la « Franger Frigor » di Casale Monferrato; negli ambienti sportivi di Arona è molto popolare per aver fondato una scuola di judo, di cui è istruttore. Il Luoni è capo reparto presso lo stabilimento « Steffen » di Arona. Entrambi sono iscritti alla locale sezione del Cai. Sabato, nelle prime ore del pomeriggio, sono partiti da casa senza accennare alla mèta della loro escursione. « Andiamo in montagna, rientreremo la sera di Ferragosto », hanno detto ai familiari. Negli ultimi tempi si recavano sempre insieme in montagna, sulla catena del Rosa che è la più vicina alla loro città. Le famiglie dei due giovani non hanno saputo dire come il Lazzari e il Luoni fossero equipaggiati, e se erano in grado di affrontare una lunga permanenza all'addiaccio, sulle creste del Rosa ammantate di neve fresca e quasi completamente nascoste da fitti banchi di nubi. Pare, comunque, che siano partiti da Arona su una motoretta di colore azzurro, pilotata dal Luoni. Nel pomeriggio di sabato, sarebbero stati visti a Macugnaga, sulla seggiovia del Belvedere, diretti verso la zona del Weisstor. Anche questa è una traccia vaga, in quanto i due alpinisti non hanno parlato con nessuno né indicato la località che si prefiggevano di raggiun gere. Un elemento sicuro sulla sorte dei due incauti amici potrà essere fornito dal veicolo con il quale si sono avviati verso la dram malica avventura. Fino a questo momento, a Macu gnaga la motoretta non è stata rintracciata. Ieri il signor Luigi Lazzari, padre di Cesare, rientrando ad Arona da una breve vacanza nel Trentino, ha appreso che il figlio non era rincasato. Sapendo che in questo periodo l'alta montagna è insidiosa come in pieno inverno, ha pregato i carabinieri di segnalare la scomparsa del giovane. Nel frattempo anche la signora Luoni era in ansia per l'assenza del marito. I carabinieri di Arona han dato l'allarme ai colleghi di Macugnaga, che a loro volta si sono messi in contatto con quella stazione del « Soccorso alpino ». Stamane all'alba tre gui¬ de — Luciano Bettineschi (che un mese fa si era già prodigato nel recupero delle salme di due alpinisti di Varese sfracellatisi sulla cresta Signal), Carlo Facchini e il dirigente del «Soccorso alpino » Costantino Pala — insieme ad alcuni militi sono partiti verso i rifugi ad alta quota. Hanno esplorato la « Capanna Marinella» (3150 metri di altitudine) e i canaloni del bivacco « Belloni », già raggiunto ieri sera da un altro gruppo di guide, ma senza risultati. Del Lazzari e del Luoni, nessun indizio. E' caduta anche la speranza che avessero pernottato nel rifugio « Sella », sotto i contrafforti della cima lazzi: il custode, interpellato via radio, ha risposto di non aver visto i due giovani. Questa sera le squadre di soccorso sono rientrate. Nelle attuali condizioni meteorologiche della zona — Za tempera tura è scesa a livelli inver noli — tutti i «canaloni» so no colmi di neve che cela i crepacci; le rocce sono ri coperte da un pericoloso strato di ghiaccio. Se sarà raccolto qualche elemento attendibile sull'itinerario dei due dispersi, le ricerche riprenderanno su scala più vasta. « Esistono poche probabilità che i due alpinisti siano sceri in Val sesia — spiegavano stamane gli esperti — o che, sperdutisi sui ghiacciai ad alta quota, abbiano raggiunto il versante di Zermatt. L'ipotesi più probabile è che siano bloccati, forse feriti, in qualche bivacco del Rosa orientale >. Due famiglie vivono nel l'angoscia, ma non disperano sulla felice conclusione della gita del Lazzari e del Luoni. Che, comunque, hanno commesso due gravi imprudenze: avventurarsi sul Rosa in un periodo per nulla propizio alle scalate, e per giunta senza comunicare a nesssuno l'itinerario prescelto. Giorgio Lunt / due alpinisti dispersi da cinque giorni sul Monte Rosa: Cesare Lazzari, 25 anni, e Gabriele Luoni, di 26