Diffidato perché picchia la madre un giovane si getta sotto il treno

Diffidato perché picchia la madre un giovane si getta sotto il treno Diffidato perché picchia la madre un giovane si getta sotto il treno Ventotto anni, alcolizzato ■ Il suicidio in corso Grosseto, appena è stato rilasciato dalla polizia - Altro dramma: un imbianchino cade nella tromba delle scale; morto Diffidato dalla polizia perché aveva percosso la madre, un operaio di 28 anni, alcolizzato, si è ucciso sotto il treno. SI chiamava Sandro Odisio e abitava con la madre Anna in un piccolo alloggio di via Maddalene 34. Da tempo beveva, e quando era ubriaco diventava furioso, intrattabile. Un mese fa, durante le ferie nel Veneto, si era scagliato contro la sua auto a pugni e calci spaccando tutti i vetri. Gli Odisio erano dovuti tornare a Torino in treno. Ieri a mezzogiorno, nuova scenata. L'operaio ha cominciato a picchiare la madre, sono intervenuti i vicini, poi un'autoradio della polizia che lo ha portato al commissariato. La Guardia medica lo ha giudicato affetto da etilismo, ma non pazzo. L'Odisio è stato trattenuto In commissariato fino alle 18, poi, dopo aver firmato la diffida, lo hanno lasciato andare. Un'ora dopo è sotto 11 cavalcavia di corso Grosseto. Pioviggina: il giovane è seduto in una nicchia del muro. Il macchinista dell'automotrice per Aosta lo vede alzarsi, muovere verso il treno, poi, all'improvviso, gettarsi sotto le ruote. Dalla stazione Stura avvisa la polizia ferroviaria. Gli agenti trovano il corpo decapitato: la testa è fi¬ nita qualche metro lontano. — Un imbianchino è morto precipitando nella tromba delle scale dal terzo piano. Si chiamava Franco Accornero, 38 anni, abitava in via Beaulard 14 con la moglie; non avevano bambini. Da qualche giorno, con un compagno, stava imbiancando le scale di un vecchio palazzo, in corso Matteotti n. 38. Raschiava le pareti, poi il compagno passava a dare la tinteggiatura. Ieri pomeriggio, l'Accornero lavorava sul pianerottolo fra il terzo e il quarto piano. Era salito su una scala a pioli e ripuliva il soffitto. Deve aver fatto forza contro il muro con il raschietto, per il contraccolpo la scala ha ondeggiato e si è inclinata dalla parte opposta sul vuoto. Con un urlo di terrore, l'Accornero è precipitato. Ha stron cato due lampade in ferro bat tuto che si protendono dalla ringhiera nella tromba delle scale, poi si è schiantato nell'atrio del palazzo. La custode Lucia Bandino, 59 anni, ha chiamato un'ambulanza della Croce Verde, cho lo ha traspor. tato all'ospedale. Qui è accorsa la moglie disperata, ma l'Accornero era già morto per ia frattura del cranio. Sandro Odisio, di 28 anni

Persone citate: Accornero, Franco Accornero, La Guardia, Lucia Bandino, Odisio, Sandro Odisio

Luoghi citati: Aosta, Torino, Veneto