«In Inghilterra ci sono serpenti, la giungla e le bestie feroci»

«In Inghilterra ci sono serpenti, la giungla e le bestie feroci» «In Inghilterra ci sono serpenti, la giungla e le bestie feroci» L'ultimo romanzo di Alan Sillitoe: « Le chiavi di casa » - E' la demolizione cosciente, rabbiosa di tutti i luoghi comuni della moderna vita britannica Alan Sillitoe evoca personaggi e vicende della sua Inghilterra con il pigilo aggressivo del giovane «arrabbiato» e la pietà, la tenerezza quasi, del figlio devoto che si china ad ascoltare i battiti del cuore di quel vecchio, eppur sempre giovane paese. Come altri, fra gli scrittori della giovane generazione, egli si slancia con allegra ferocia a demolire i luoghi comuni della moderna vita britannica, e della sua moralità inaridita, e si esalta quando sente i ritmi nuovi, fortemente scanditi, della ribellione; sotto sotto, però, dimostra di avere una larga riserva di dolce attaccamento al luoghi dove è nato e cresciuto. Chi non ricorda il paesaggio urbano odiosamato dei suoi libri, 1 grigi slums brulicanti di vita, le fabbriche e miniere fuligginose, i pubs, 1 prati spelacchiati, le massicciate delle ferrovie della sua Nottingham? Su questo sfondo si avvicendano nascite e morti, giochi e dure fatiche, vagabondaggi e iniziazioni sentimentali, e i suoi eroi (quelli del romanzo Sabato sera, domenica mattina e quelli dei racconti riuniti sotto il titolo del più bello fra essi, La solitudine del maratoneta) percorrono il loro arduo itinerario. Nel recente grosso romanzo, Le chiavi di casa, lo. sfondo si è allargato. Le avventure di Brian Seaton, 11 giovane protagonista, che si svolgono negli anni immediatamente precedenti e seguenti la seconda guerra mondiale, hanno per teatro, oltre alle strade di Nottingham, le paludi e la giungla della Malesia, angolo sperduto dell'impero britannico, ormai prossimo alla disintegrazione. L'affresco è più vasto, ma alla coscienza del giovane Brian esso risulta stranamente uniforme; e se l'aprirsi alla vita nella nativa Nottingham s'era svolto spesso all'insegna dell'evasione verso terre lontane e dei viaggi sognati sulle carte geografiche, l'esperienza in Malesia ha, come contrappunto nostalgico e amaro, la riscoperta di Nottingham (*La più cupa, più tangibile marea delle vie e della gente di Nottingham spingeva i suoi tentacoli fin nella giungla sulle colline della Malesia »; « In Inghilterra ci sono i serpenti, la giungla e le bestie feroci e le montagne »). Brian, che vediamo crescere nella fattoria dei nonni, incanaglirsi per le strade di Nottingham, seguire spaurito i frettolosi traslochi della famiglia, ribellarsi ai maestri, entrare In fabbrica, scoprire i libri e le idee, amoreggiare e ammogliarsi e, poi; in Malesia, unirsi d'amicizia fraterna con 1 commilitoni della Raf, tentare la scalata di una montagna Inviolabile nella giungla, venire a contatto con i guerriglieri comunisti e infine tornare a casa, lasciando dietro a sé una donna cinese amata di sincera passione — è un fratello spirituale dei protagonisti delle opere precedenti. E anche la folla che lo circonda, composta di figure a tutto tondo e di macchiette disegnate con penna nervosa, alla Dickens, sembra spesso comprendere molti del personaggi del prece¬ denti racconti. Le tinte dell'affresco, però, sono più sfumate: la «rabbia» sembra che si sia In parte sfogata, e addolcita alla scuola dei sentimenti. Remo Ceserani ALAN SILLITOE: Le chiavi di casa - Trad. di Vincenzo Mantovani - Ed. Einaudi 434 pagine - L. 3000.

Persone citate: Alan Sillitoe, Brian Seaton, Dickens, Einaudi, Raf, Remo Ceserani, Vincenzo Mantovani

Luoghi citati: Inghilterra, Malesia