Si inasprisce la polemica tra la Francia e gli Stati Uniti

Si inasprisce la polemica tra la Francia e gli Stati Uniti Si inasprisce la polemica tra la Francia e gli Stati Uniti Washington pubblica la dura protesta per il tono anti-americano della tv francese sulla guerra nel Vietnam - Parigi replica: " La nota ' doveva restare segreta. E' allo studio del governo; non sappiamo se vi sarà risposta" nessun incidente, di nessun affare particolare». Sì era arrivati così a un nuovo gradino dell'escalation. Per smentire 11 ministro francese, il Dipartimento di Stato americano ha pubblicato integralmente la lettera che Bohlen aveva consegnato al governo francese. E, finalmente, c'è stata oggi una messa a punto del Quai d'Orsay. « Bohlen — vi si afferma — si è intrattenuto su diverse questioni e non unicamente sulle critiche antiamericane della televisione. La lettera è allo studio e negli ambienti autorizzati si dichiara di., ignorare^ se riceverà risposta:'. *b(Tricorda. 'Wtil&onde,'Tette questa lettera non era destinata a essere pubblicata e che era stato convenuto che il passo di Bohlen presso Joxe doveva rimanere segreto ». In quanto al contenuto della lettera di Bohlen, vi si riconosce che « è evidente ohe nessuno può opporsi al diritto di d'Astier di far conoscere la sua opinione », però si protesta perché il governo francese « ha tollerato l'impiego della televisione, controllata e gestita dallo Stato, per questo genere di attacchi » e si deplora che tali attacchi « non fossero accompagnati da una dichiarazione che dissociasse il governo francese dalle opinioni di d'Astier». Posta la questione in questi termini, è facile ai giornali parigini (unanimi in questa circostanza a qualunque partito appartengano) di rispondere che d'Astier è sempre stato perfettamente libero di esprimere le proprie opinioni alla televisione e si è valso più volte di questa libertà per criticare lo stesso governo francese, come fece, per esempio, in occasione del rapimento e dell'assassinio di Ben Barka. « La mia emissione alla televisione — ha dichiarato d'Astier — è personale e non impegna che me. Non sono in nessun caso il portavoce del governo. Le critiche che mi accade frequentemente di formulare nei suol riguardi ne sono d'altronde la prova ». I giornali osservano pure che le critiche rivolte ora all'azione americana nel Vietnam sono le stesse che radio, televisione e stampa americaha rivolgevano alla Francia durante la guerra d'Algeria. Ma è soprattutto il tono della nota che ha urtato Topi nione pubblica francese. «Se è quello lo stile abituale dei messaggi diplomatici In caso di disaccordo fra Washington e Parigi — scrive in proposito la ministeriale Parispresse — si capiscono meglio le Improvvise tensioni che attraversano episodicamente rapporti franco-americani, dei quali il pubblico si stupisce perché non gli si fa sempre Il favore di divulgargliene le vere ragioni ». La nota americana concili deva infatti protestando seccamente « contro l'utilizzazio ne della tv francese per fare dei rilievi ohe toccano gli Btati Uniti e le loro forze armate, nella speranza e nella convinzione ohe misure ver ranno prese per impedirne la ripetizione nell'avvenire ». E* un tono che Le Monde, pur cercando di attenuare la asprezza polemica, commenta in questi termini: « Quando si oonosce la suscettibilità del governo francese sul capitolo della sovranità nazionale, si dubita ohe questo passo abbia la più piccola possibilità di avere un risultato. Una delle oritiohe maggiori del gollismo affli Stati Uniti è che si immischiano troppo degli affari degli altri paesi, siano pure loro alleati, e pretendono troppo spesso di dettare la loro condotta: la lettera di Bohlen non può che venire in appoggio a questa critica ». Sandro Volta e i e o i o , o a a e o n a i e o o o à ù o i i (Dal nostro corrispondente) Parigi, 12 agosto. La polemica franco-americana, che sembrava dovesse rimanere in sordina per la volontà delle due parti di non inasprire 11 dissenso, torna a divampare all'improvviso perché tanto Washington quanto Parigi hanno deciso di mettere le carte in tavola. Si assiste cosi ad una sorta di escalation diplomatica, le cui tappe possono essere riassunte così. Martedì scorso l'ambasciatore degli Stati Uniti Charles Bohlen andò al Quai d'Orsay e consegnò al ministro Louis Joxe, che sostituisce 11 ministro degli Esteri durante fe vacanza 'estive, ima' nota *dl protesta contro il tono antiamericano delle trasmissioni della radio-televisione francese, che è monopollo di Stato. In modo particolare, la protesta si riferiva a un'emissione di Emmanuel d'Astier, ex direttore del giornale progressista Liberation, passato al gollismo. Bohlen e Joxe1 si erano impegnati a mantenere un carattere confidenziale al passo, ma un'Indiscrezione permise ai giornali degli Stati Uniti di pubblicare la notizia, In seguito a questa indiscrezione, il ministro francese delle Informazioni, Yvon Bourges, credette di dover dire al giornalisti che, nell' incontro con Joxe, l'ambasciatore america- 'no non aveva parlato « di imiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiMiiii

Persone citate: Ben Barka, Charles Bohlen, Joxe, Louis Joxe, Sandro Volta