Prima dell'arresto Mihajlov disse «Il successore di Tito c'è : è Gilas»

Prima dell'arresto Mihajlov disse «Il successore di Tito c'è : è Gilas» Prima dell'arresto Mihajlov disse «Il successore di Tito c'è : è Gilas» Lo scrittore è stato fermato lunedì: con un gruppo di intellettuali voleva fondare una rivista d'opposizione (gli amici dichiarano: "Continueremo la sua azione") - Gilas, ex braccio destro del Maresciallo, si trova in.carcere dal 1962: deve scontare ancora 5 anni (Dal nostro corrispondente) Vienna, 9 agosto. Le probabilità che la riunione costitutiva di una rivista di opposizione legale in Jugoslavia abbia luogo domani a Zara — come previsto — appaiono seriamente compromesse dall'arresto preventivo dello scrittore (e organizzatore del movimento) Mihail Mihajlov (arrestato lunedì) e dall'avvertimento dato questa mattina dalle autorità di polizia locali, su istruzioni da Belgrado, agli altri membri del comitato di iniziativa (una ventina di intellettuali liberali ribelli) che esse non potranno garantire della loro sicurezza personale. Il prof. Daniel Ivin e il suo collega Milan Batinic, vicepresidenti del comitato, hanno informato la stampa che né loro né i loro amici intendono deflettere dal programma fissato con Mihailov e che soltanto In caso di « divieto ufficiale della polizia > la riunione, fissata dal 10 al 13 agosto, verrà rinviata. La polizia dovrebbe notificare il suo divieto agli interessati prima dello scadere del mezzogiorno di domani. Gli stessi professori hanno fatto sapere che la costituzione della nuova rivista « indipendente, democratica, socialista, ideologico-politlca e social-polìtica » avrà luogo — se non ci saranno interferenze dall'alto — anche nel caso di assenza forzata del suo ideatore e promotore: Mihail Mihajlov. Questa è l'energica risposta degli intellettuali liberali alle misure intimidatorie del regime. La stampa nazionale ha ignorato oggi la notizia dell'arresto avvenuto in circostanze che rimangono tuttora avvolte nel più assoluto riserbo, diramata unicamente dalle agenzie di stampa occidentali accreditate a Belgrado. Mihajlov rischia di essere incriminato per < diffusione di false notizie all'estero » ai sensi dell'art 292 del codice penale che commina per questi reati pene fino ad un anno dì detenzione. In un'intervista concessa il 5 agosto a Zara allo scrittore austriaco Humbert Fink, editore della rivista Wort in der Zeit (Parola nel tempo), Mihajlov aveva affermato che la Costituzione jugoslava permette in modo assoluto un sistema di più partiti. Aveva aggiunto: «Però ciò che sta sulla carta non esiste nella prassi ». Mihajlov aveva detto che il progettato «Congresso per un nuovo socialismo in Jugoslavia » si sarebbe svolto ugualmente; anche in caso di un suo arresto, mettendo in rilievo le numerose manifestazioni di solidarietà che gli pervenivano da ogni parte del Paese. Richiesto del suo parere sulla lotta interna nel partito comunista, in cui verrebbe decisa la successione di Tito, Mihajlov aveva risposto: « Io credo che a Tito succederà Gilas. Nel frattempo si combatterà per il potere, ma poi verrà Gilas ». (Gilas, ex braccio destro del maresciallo, si trova in carcere dal '62: deve scontare ancora 5 anni). Fink: « Lei intende non la persona di Gilas, ma le sue idee ». Mihajlov: « No, intendo dire Gilas. personalmente ». Dopo uno scambio di altre domande e risposte, Fink ave va domandato: « Può darsi che il socialismo europeo occiden tale riceva in Jugoslavia nuovi impulsi dal vostro movimento ? ». Mihajlov: « Io credo che lei attribuisca eccessiva importanza a questo movimento. Esso è molto importante soltanto per la Jugoslavia. Tutto ciò è soltanto un inizio ». Fink: « Come definirebbe in concreto la prima fase del suo movimentot ». Mihajlov: « Si tratta della prima fase. Ritengo che a que sto congresso e attravèrso la nuova rivista si creerà una piattaforma, sulla quale si av¬ vicineranno uomini di diverse nazionalità e di tutte le province jugoslave, e anche giovani comunisti. E' difficile trovare una base comune. Tutta questa gente è unita soltanto dall'idea contro il comunismo». Fink: « Dunque, gli appartenenti al suo movimento sono in effetti uniti soltanto dalla idea anticomuntstaf ». Mihajlov: « Questo è l'unico legame ». Fink: « Pensa a un'alternativa tra titoismo e comunismo stalinista? ». Mihajlov: « In ogni caso, Tito è il male minore. Tito è «n uomo liberale, relativamente liberale, almeno per la Jugoslavia ». Fink: c In alcuni circoli comunisti della Jugoslavia si dice che lei viene sostenuto finanr 2i<iriamente dagli Stati Uniti ». Mihajlov: « No, io non ricevo alcun appoggio ». Fink: « E' lei un seguace di Gilas? ». Mihajlov: «Non si può dire che io sia un seguace di Gilas, ma egli è stato il primo che qui abbia sostenuto l'idea del socialismo democratico ». Il Comitato di alleanza socialista della città di Zara ha organizzato intanto questa sera un comizio popolare in segno di protesta per l'attività svolta dallo scrittore Mihajlov. In un rapporto letto pubblicamente viene detto fra l'altro che le idee di Mihajlov servono soltanto al reazionari occidentali e sono « molto nocive » per la democrazia socialista jugoslava. J,. ft Mihajlov, lo scrittore jugoslavo arrestato (Tel.)