Occorre il diploma per aprire una bottega da parrucchiere

Occorre il diploma per aprire una bottega da parrucchiere Occorre il diploma per aprire una bottega da parrucchiere 1 giovani apprendisti hanno sopportato bassi salari e assunzioni irregolari, con la speranza d'imparare il mestiere e diventare padroni - Ora sono prescritti corsi professionali e pratica triennale Tempi difficili per I garzoni parrucchieri. Dicono: «.Siamo lavoratori come gli altri, ma con paghe da fama. Parecchi di noi non hanno mutua né pensione ». A Torino e provincia sono 3500. ma solo la metà, a quanto affermano, è assunta regolarmente, con il « libretto ». Il contratto di lavoro, vecchio di vent'anni, prevede minimi che vanno da 8 mila a 11 mila lire la settimana. Poi ci sono le percentuali sul numero del clienti e le mance, che In alcuni locali raggiungono un livello discreto, ma in altri sono poca cosa. Un giovane agli inizi può guadagnare sulle 40 mila mensili, un lavorante finito 80-85 mila lire. Fino ad ora. c'era la speranza di aprire negozio per conto proprio. Negli anni della congiuntura favorevole, per i giova'ni che scendevano dal treno del Sole a Porta Nuova con la valigia di cartone e un po' di pratica, la bottega da parrucchiere è stata la prima Lappa nella grande città. Si trattava, per alcuni, di un lavoro qualunque in attesa del posto in fabbrica: ma per altri, era l'opportunità dì imparare un mestiere con la prospettiva di mettere su bottega In proprio. Appariva facile: le Case di cosmetici si accollavano una buona parte delle spese, In cambio dell'impegno di acquistare 1 lo- ro prodotti. Non occorreva che un po' di intraprendenza. Ora la situazione ò cambiata. L'espansione dei negozi — circa 3 mila — ha reso necessario un freno: la concorrenza si è fatta dura. I clienti sono diminuiti. Per molti motivi che vanno dalla nuova moda dei capelli per la donne, che non ò diffìcile acconciarsi in casa, alla diffusione del rasoio elettrico, che ha tagliato drasticamente tutto un settore del lavoro tradizionale del barbiere. Da un anno è in vigore il regolamento che disciplina la categoria. Per aprire un nuovo negozio la buona voiontà e gii aiuti delle ditte di cosmetici non bastano piti. CI vuole un diploma dei corsi professionali e una pratica di tre anni come garzone: proprio nel momento in cui I parrucchieri, a causa della crisi, licenziano gli apprendisti. Questi dicono: «Farsi assumere con il " libretto " diventa sempre più difficile. Come è possibile documentare di aver fatto pratica per tre anni, come è prescritto per aprire un nuovo negozio? ». La prospettiva di un lavoro in proprio, che faceva tollerare 1 bassi salari e l'Irregolarità della posizione previdenziale, è sfumata. I garzoni pensano ora di riunirsi in sindacato, di far valere 1 propri diritti. « Fino ad ora non ce ne siamo mai interessati. Il nostro obiettivo era di diventare padroni. Si guadagnava poco, ma si imparava il mestiere. Ora non basta più » Ogni lunedi, in piazza Castello, c'è il mercato dei « la vorantl »: si assumono I nuovi garzoni. I proprietari del negozi si scambiano I dipendenti. Da qualche tempo ci sono fermenti, discussioni: sintomi del disagio della categoria. I giovani chiedono l'assunzione regolare: vogliono poter dimostrare, fra tre anni, d'aver fatto la pratica necessaria per aprire 11 «salone» dei loro sogni.

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