Troppo pericolosa a Portillo la pista della discesa libera

Troppo pericolosa a Portillo la pista della discesa libera CONTINUANO SULLE ANDE CILENE 1 MONDIALI DI SCI Troppo pericolosa a Portillo la pista della discesa libera Numerosi incidenti durante le discese di allenamento - La gara maschile in programma oggi: favoriti gli austriaci - Buone posizioni di partenza per gli azzurri Mussner e Mahlknecht (Nostro servizio particolare) PortiUo, 6 agosto. Dopo il successo della francese Annie Famose nello slalom speciale di ieri, la giornata odierna a Portillo è stata dedicata alle prove ed alla «no stop» della discesa libera maschile, gara in programma domani e nella quale sarà in palio il secondo titolo di questi campionati del mondo. L'argomento del giorno è quello della pericolosità della pista che sarà appunto teatro della «libera» maschile: su questo tracciato oggi per poco l'austriaco Nenning non ha riportato gravi danni in una caduta, come è accaduto ieri al giapponese Jvichi Marayuama, il quale ha riportato la frattura della caviglia destra in una discesa di prova, ed al finlandese Rolf Ekstans, feritosi al capo. Ieri sera, Marayuama si rifiutò di sottoporsi ad esame radiografico con la speranza che il dolore alla gamba scomparisse durante la notte, ma questa mattina la sua caviglia era notevolmente gonfiata ed egli è per- tanto ricorso alle cure deimedici. La radiografia haaccertato che lo sciatore ha subìto una doppia frattura alla caviglia. Non c'è dubbio che il tracciato sia molto insidioso: è breve ma forse è il più veloce del mondo. Si calcola che per vincere si dovranno superare di gran lunga le velocità consuete. In media sui pendii europei si raggiungono gli ottanta o novanta chilometri all'ora; Wolfgang Girardi, allenatore austriaco, prevede che il vincitore di Portillo registrerà l'30", con una media di 107 chilometri all'ora. La pista è quella di Roca Jack-Juncalillo, è lunga 2660 metri e presenta un particolare piuttosto difficile, una « gobba » su un tunnel stradale, nella parte finale. Già due concorrenti sono finiti in ospedale per paurose cadute in questo punto. Bill Kidd, la principale speranza degli Stati Uniti, si è spezzato giovedì una gamba e sta tornando a casa, mentre il giapponese Hiroshi Murata si è ferito alla testa. Il « trainer » statunitense Bob Beattie ha provato la pista e l'ha definita « ottima, in condizioni eccellenti ». Del « salto » che è costato a Kidd la partecipazione ai mondiali ha detto di non ritenerlo un punto particolar- mente rischioso. L'allenatore francese Honoré Bonnet ha detto che la pista è velocissima, e che non perdona alcun errore, ma non è pericolosa ed è perfettamente preparata. I favoriti per domani sono gli austriaci; secondo le generali previsioni il campione uscirà dal terzetto Egon Zimmermann, Karl Schranz e Stephan Sodat La pista parte a 3315 metri di altitudine e termina a 2512, con un dislivello verticale di 803 metri. Lo «schuss» iniziale molto ripido è di 600 metri con sei svolte, poi segue un lungo pendio con pochi «salti», e qui la sciolina dirà la sua parola; infine vi è il tratto « piatto » di 200 metri con il tunnel stradale, quindi un breve « schuss » conelusivo. II sorteggio ha favorito gli svizzeri: quattro partiranno domani nei primi sette, e lo slalom femminile ha mostrato che sulle Ande partire fra i primi significa molto, dato che la pista si guasta rapidamente. Anche ai francesi è andata bene: Jean Claude Killy parte terzo (davanti allo svizzero Joos Minsch) e Leo Lacroix è nono. Non possono lamentarsi gli azzurri: Gerardo Mussner partirà secondo e Ivo Mahlknecht, al quale si attribuiscono « chances » di brillante piazzamento, quinto. Più indietro, De Nicolò, Carlo Senoner e Dibona. c. p.

Luoghi citati: Stati Uniti