La strada dei debiti

La strada dei debiti Una lettera del ministro Preti La strada dei debiti Caro Direttore, a proposito del mio articolo « Risposta a una lettera del ministro Preti Tasse e calcio a buon mercato ». apparso mercoledì scorso, 3 agosto, ricevo ora una lettera del ministro delle Finanze. Vorrei pregarti di pubblicarla sul nostro giornale sia perché contiene notizie e considerazioni che mi sembrano possano interessare i nostri lettori sia come indice di un costume democratico che mi piacerebbe vedere sempre più diffuso nei rapporti fra gli uomini del governo e l'opinione pubblica. Grazie. Molto cordialmente Nicola Adelfl Caro dott Adelfl, La ringrazio molto dei consigli che mi dà nell'articolo odierno de <La Stampa», scritto con tanto spirito ed intelligenza. Non le rispondo su questo argomento, perché, se no, la nostra diventerebbe una corrispondenza troppo... fiscale; ma le assicuro che terrò conto dei suoi suggerimenti nei limiti consentiti dalle leggi e dai regolamenti in vigore. Devo però farle una precisazione importante, giacché ella mi rimprovera un atteggiamento contraddittorio, che di fatto non esiste. Lei afferma che io, dopo aver ripetutamente dichiarato di essere contrario a nuove imposte, mi sarei fatto < promotore di forti aumenti delle tasse su energia elettrica per uso industriale domestico, sulle bevande gasate e sulle acque minerali ». Le devo precisare che i disegni di legge relativi a queste imposte erano stati presentati in Parlamento molti mesi prima che io ritornassi al ministero delle Finanze, a copertura del Piano della Scuola. Io avevo pertanto 11 dovere di condurli a termine, nei momento stesso che confermavo la mia volontà di non proporre nuove tasse. E' vero che lei mi obietta pure di aver annunziato l'intendimento di modificare la legislazione delle imposte di consumo, provvedendo anche all'inasprimento delle tassazioni su qualche prodotto. Ma In questo caso non si tratta di tasse erariali, bensì di tasse comunali; e la richiesta di nuove fonti di entrata viene avanzata dai Comuni di ogni regione e dì ogni colore politico. Io devo riconoscere che le apese dei Comuni sono notevolmente aumentate In questi ultimi anni, sicché occorre garantire ad essi una maggiore entrata. Questo non significa però che io ritenga giustificate tutte le spese dei Comuni. Penso ad esempio (e l'ho detto molte volte) che la maggior parte dei Comuni hanno assunto negli ultimi anni personale In esuberanza, contribuendo con ciò decisamente ad aumentare il deficit. Su questa strada occorre che i Comuni si fermino una volta per tutte. Tra le spese non giustificate dei Comuni vi sono certamente anche le sovvenzioni a società di calcio, come io le dissi nella mia precedente lettera. Le precìso però che non tocca al ministero delle Finanze, bensì al ministero dell'Interno intervenire affinché questo non si verifichi più; e credo che tale Ministero abbia già da tempo provveduto ad avvertire 1 prefetti, affinché blocchino queste ed altre spese non necessarie degli enti locali. La ringrazio delle cortesi parole, che ella ha avuto per me, e le invio gli auguri più fervidi di buon lavoro. Molto cordialmente Luigi Preti Roma, 3 agosto 1966.

Persone citate: Luigi Preti, Preti, Preti Tasse

Luoghi citati: Roma