Per l'inverno, tailleurs fantasia e camicette di taglio classico

Per l'inverno, tailleurs fantasia e camicette di taglio classico IN PASSERELLA LE COLLEZIONI PARIGINE Per l'inverno, tailleurs fantasia e camicette di taglio classico Hanno presentato Coco Chanel e il romano Capucci - Guernizioni estrose, colletti alti, gonne sotto il ginocchio - Originali casacche movimentate da righe orizzontali (Nostro servizio particolare) Parigi, 30 luglio. Nel programma delle collezioni parigine l'appuntamento con Coco Chanel è sempre una gradita occasione per ritrovare, più che lo spunto di una moda nuova, la conferma di uno stile che riesce a conservarsi intatto attraverso il tempo come lo spirito giovanile della sua creatrice. I suoi celebri tailleurs riescono infatti a mantenersi personali e assolutamente al di fuori delle lizze che intorno a loro si combattono a proposito di minigonne e di orli oltre il polpaccio, e soltanto con le piccole varianti stagionali al tema predominante del tailleur Chanel monopolizzano ogni volta l'attenzione del pubblico più elegante. Anche l'intramontabile Marlene Dietrich con i biondi capelli, trattenuti da nastro di velluto blu, e la longilinea Bettina hanno Interrotto le loro vacanze per applaudire la collezione della celebre «mademoiselle». Tra gli invitati era anche presente Alan Lerner, il compositore di « My fair lady ». che dedicherà appunto a Coco Chanel ed alla sua vita avventurosa la prossima commedia musicale. Tra le novità, che timbre¬ ranno con la data « inverno '66-'67» i ben noti tailleurs Chanel, sono da segnalare 11 colletto alto, gli orli che nascondono il ginocchio, gli scozzesi dai toni più caldi e più fusi, la scomparsa dei tradizionali galloni dorati sostituiti o no da un piccolo bordo sbieco o sfrangiato, che sottolinea il movimento incrociato delle gonne. La linea diritta dei mantelli e degli abiti non subisce modifiche, ma in luogo delle solite bluse compaiono delle casacche, movimentate da righe orizzontali. Molte guernizioni di pelliccia (polsini alti, baveri ampi, bordi al fondo di certe giacche lunghe) e, per la gran sera, dei sontuosi abiti lamé ornati da colletti realizzati con piume di gallo di sfumature intonate. Poco distante dall'atelier Chanel, Roberto Capucci, l'italiano di rue Cambon, ha presentato con successo t modelli da lui creati con estro, molta fantasia e tecnica sicura. Da circa cinque anni questo giovane sarto (che in Italia era considerato un «ragazzo prodigio» per il suo precoce debutto nel campo dell'alta moda) ha coraggiosamente posto la targa con il suo tipico nome romano nella strada che appartiene al centro più ele¬ gante di Parigi, e non c'è da dubitare che le difficoltà incontrate sul suo cammino devono essere state molte. Anche i modelli oggi presentati hanno dimostrato il gusto e la tecnica raffinata, con cui sono costruiti. Le reminiscenze di certi temi che sono cari a questo sarto (la vita alta, le spalle minute, i poccoli scolli larghi e rettangolati, i colletti rigidi che circondano ad anello il collo) si sono affermati con tagli più elaborati del solito, e la figura femminile si è avvantaggiata di linee verticali che la snelliscono. Alcuni notevoli abiti di reps, resi eleganti con la geniale applicazione di sproni di « Georgette » con maniche lunghe arricciate con polsino, le redingotes ad ampiezza assai svasata ottenuta con piegoni sul dorso, le gonne di cady, a pieghe stirate e con bretelle, Indossate con camicette di taglio classico, sontuosamente ricamate nella medesima tonalità. Sensazionale infine dal punto di vista di coreografico spettacolo, l'idea di sostituire alle solite guernizioni di visone dei colletti spumeggianti di piume leggerissime e colorate di uccelli. s. r.

Persone citate: Alan Lerner, Cambon, Capucci, Coco Chanel, Marlene Dietrich, Roberto Capucci

Luoghi citati: Italia, Parigi