1° agosto: incominciano le ferie

1° agosto: incominciano le ferie In auto o in treno tutti (o quasi) partono per la villeggiatura 1° agosto: incominciano le ferie Una «coclea» di 25 km d'auto al Brennero Anche quest'anno le affluenze in Alto Adige si preannunciano imponenti - Ma gli albergatori temono che gli attentati terroristici influiscano negativamente sul turismo (Dal nostro inviato speciale) Bolzano, 30 luglio. Gli albergatori sono in ansia. Si chiedono: il nuovo 'crimine dei terroristi, a San Martino di Casies, potrà influire sul turismo? Ad ogni giorno che passa l'ansia si attenua. Finora nessuno ha disdetto la prenotazione, gli arrivi continuano col solito ritmo. Ormai sembra evidente che il doloroso episodio non avrà ripercussioni. Nell'estate '61, dopo la terribile «notte di fuoco », quando le bombe facevano saltare in ogni valle i tralicci dell'energia elettrica, il turismo ne risentì sensibilmente. Le presenze dei villeggianti italiani, che nel 1960 erano state, nella provincia di Bolzano circa un milione e 400 mila, nel '61 scesero a 871 mila. L'anno scorso sono state un milione e 708 mila per gli italiani e 4 milioni e 402 mila per gli stranieri. Quest'anno l'afflusso sarà ancora superiore, se non vi saranno improvvisi cali, dovuti appunto a fattori indiretti, come l'attività terroristica. Il dott. Max Staffler, presidente dell'Associazione Albergatori, è ottimista: «La " guerra ai tralicci " — dice — aveva suscitato molto panico perché le azioni avvenivano su vasta scala, un po' ovunque, e chi non si trovava qui aveva l'impressione, leggendo i giornali, che nelle nostre vallate ci fossero esplosioni in tutti i momenti e in tutti i luoghi. Le azioni attuali, pur essendo ben più gravi perché dirette contro i militari, non impressionano il turista, il quale, non indossando una divisa, si sente fuori da ogni pericolo ». L'Alto Adige, praticamente fermo al dopoguerra nel campo industriale a causa del comportamento della Suedtiroler Volkspartei che vedeva nelle nuove industrie il pericolo di un sovvertimento dei valori etnici con il possibile afflusso di manodopera italiana, nel settore turistico è all'avanguardia. Nei 2244 esercizi alberghieri (gestiti per il 90 per cento da cittadini di lingua te desca) sono disponibili 58 mila 352 letti (nel '55 gli esercizi erano 1205 e i letti 28 mila). Con questa attrezzatura la provincia di Bolzano è al secondo posto in Italia dopo quella di Forlì; è invece al primo posto per gli im pianti di risalita con: 21 funivie, 26 seggiovie, 14 telecabine, 190 sciovie, e inoltre 83 rifugi alpini con 1700 letti. Un altro dato signifi cativo, che qualifica bene il tono delle attrezzature alberghiere, è quello delle piscine: fra pubbliche e private ce ne sono oltre cento, Alberghi e pensioni vanno a gara a costruire la piscina più bella o più grande o più suggestiva. E' una moda che viene dal Nord insieme con i turisti stranieri. Nel 1965 ogni cento tu risti che hanno soggiorna to in provincia di Bolzano 60,57 erano germanici, 27,96 italiani, 3,61 austriaci, 2,42 olandesi, 1,16 ingle si ecc. Se i tedeschi, che so no i clienti più numerosi, chiedono la piscina, gli albergatori non possono non dargliela: ormai si costruì scono piscine con ogni confort, anche riscaldate e cir condate da pareti di cristal lo in modo che d'inverno sia possibile fare il bagno guar dando i pini carichi di neve. Adesso siamo nel pieno della stagione turistica. Dal Brennero scende in Italia una colonna continua di automobili, giorno e notte, e molti si fermano in Alto Adige. Ma il superamento del posto di frontiera, al passo, è un'impresa diffìcile. Le operazioni sono svolte in fretta, senza burocra zia, tuttavia la consegna dei buoni benzina agli automobilisti stranieri com porta un piccolo ritardo che via via si somma. Poi ci so no centinaia di autocarri Tir che devono fermarsi per le operazioni doganali e quinci intralciano il passaggio delle auto. Fin che non ci si deciderà ad effettuare lo sdoganamento delle merci in altra sede, a Vipiteno ad esempio, come si fa a Ventimiglia per la frontiera di Ponte San Luigi, le cose non miglioreranno. In questi giorni, nelle ore di punta, la colonna degli automezzi in entrata in Italia a volte si estende per 25 chilometri dal passo e in questi casi i turisti impiegano dalle cinque alle sette ore per percorrere i 38 chilometri da Innsbruck al Brennero. Taluni settimanali tedeschi hanno pubblicato recentemente le fotografie aere di questo lungo serpente automobilistico e hanno invitato i tedeschi a non servirsi del passo del Brennero. E' un altro punto dolente dell'Alto Adige. L'autostrada Brennero-Modena è in buona parte in costruzione e in buona parte sul punto d'essere appaltata: in primavera ci saranno cantieri su tutto il tracciato. Ma per il tratto ChiusaBolzano, cioè per i ventitré chilometri più tormentati, non è ancora pronto il progetto. La Giunta provinciale, la cui maggioranza assoluta è della Svp, si è opposta alla stesura presentata dalla società costruttrice adducendo motivi di tutela del paesaggio. « Stiamo perdendo mesi e anni preziosissimi — dice il presidente degli albergatori Staffler —. Quando tutto il resto dell'autostrada sarà pronto, qui si farà ancora la coda sul budello della statale ». In tema turistico, diamo un'occhiata ai prezzi. Qui ci si vanta della loro mitezza. Fuori dai centri più importanti, nei paesi, che godono ugualmente di un panorama incantevole per le ampie aperture di queste vallate densamente boscose, si può trovare una pensione completa per 1500 lire al giorno. Qualche esempio per i centri turistici di pensione completa in camera con bagno e in alta stagione: Bolzano: 2* cat. lire 4500; 3a 3500, 4» 2400; Ortisei: 1* cat. 5800; 2" 4200, 3a 3900; Nova Levante : 2a 6050 ( con piscina e campo da tennis), 4000, 4" 2400. Remò Lugli Un complesso musicale sulla spiaggia di Cesenatico improvvisa uno spettacolo all'aperto. I bagnanti accorrono divertiti. Cesenatico, Rimini e Riccione sono i centri più affollati della Riviera adriatica (Telefoto)

Persone citate: Max Staffler