Le richieste degli statali per le carriere e gli stipendi di Giancarlo Fossi

Le richieste degli statali per le carriere e gli stipendi Presentale ieri al governo dai Ire sindavali Le richieste degli statali per le carriere e gli stipendi I pubblici dipendenti chiedono, in un documento comune della Cgil, Cisl e Uil, una completa riorganizzazione della burocrazia - Per le retribuzioni: attuare il principio « a parità di lavoro, parità di compenso » - Non si esclude un blocco pro-tempore delle assunzioni - II governo risponderà entro il 10 settembre (Nostro servizio particolare) Roma, 27 luglio. Si è iniziato oggi fra governo e sindacati un dialogo concreto e costruttivo in merito alla riforma dell'Amministrazione dello Stato, al riassetto delle carriere e delle re tribuzioni dei pubblici dipendenti, al miglioramento delle prestazioni assistenziali e previdenziali, ed al riconoscimento di alcuni « diritti sindacali ». I ministri Colombo (Tesoro), Bertinelli (Riforma amministrativa) e Pieraccini (Bilancio) hanno esaminato le linee generali di questi importanti e complessi problemi in un incontro svoltosi a Palazzo Vidoni con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei pubblici dipendenti aderenti alla Cgil, alla Cisl, alla Uil, alla Cisnal, all'Unsa e alla Dirstat. I delegati della Cgil, della Cisl e della Uil hanno consegnato ai ministri un ampio documento comune, al quale era allegata una lettera esplicativa, riservandosi di presentare per la prima decade di settembre un prospetto particolareggiato sul riassetto. Bertinelli, Colombo e Pieraccini hanno annunciato che entro lo stesso termine sarà rimesso ai sindacati un docu mento in cui sarà precisato il punto di vista del governo sui vari argomenti. Al centro della conversazio ne è stato il documento unitario della Cgil, della Cisl e della Uil. Esso afferma, in una premessa generale, la volontà delle tre organizzazioni ed il loro impegno a perve nire in via prioritaria alia ri forma della pubblica animi nistrazione mediante un piano organico pluriennale riguardante tutti i settori. Si dovrà nello stesso tempo, adottare il criterio della globalità nell'impostazione dei problemi fra governo e sindacati, collegare l'operazione del riassetto a tutti gli elementi della situazione economica nazionale, assicurare l'inizio dell'operazione dal 1° gennaio 1967 attraverso la disponibilità dei 27 miliardi già previsti. Ed ecco, ora, i punti « particolari » del documento: Riforma della pubblica amministrazione — La riforma dovrà essere attuata secondo i seguenti criteri: 1) decentramento istituzio naie e riorganizzazione delle strutture burocratiche; 2) riforma della scuola di ogni ordine e grado con speciale riferimento alla riorga nizzazione degli organi scolastici con funzione pedagogicodidattica; 3) riforma delle aziende autonome sulla base dell'autonomia e dell'economicità di ge stione; 4) riordinamento degli enti pubblici (censimento degli enti, unificazione di quelli che operano nello stesso settore eliminazione degli enti superflui, revisione dei sistemi di finanziamento, efficace azione di controllo); 5) miglioramento dell'efficienza dei servizi e la revi sionc dei controlli e dei pareri. Riassetto delle retribuzioni e delle carriere — Nel quadro della riforma della pubblica amministrazione, per quanto riguarda il personale i sindacati chiedono fra l'altro la determinazione di « qualifiche funzionali », l'attuazione del principio della parità di trattamento economico a parità e quantità di lavoro, il superamento dello schematismo delle carriere, la determinazione di una retribuzione strettamente collegata alla natura delle funzioni svolte, l'utilizzazione ai fini del riassetto di alcuni fondi destinati oggi ad altri scopi (compensi in deroga e fuori bilancio, gettoni di presenza, propine di esame, compensi per incarichi e tutte le indennità, diritti e proventi la cui permanenza non sia giustificata da effettive condizioni di rischio, disagio, responsabilità e incrementi di incentivazione), l'istituzione di una scala parametrale contenente il valore retributivo di ciascuna funzione, l'istituzione di una progressione economica indipendente dall'avanzamento in carriera attraverso l'adozione di più classi di retribuzione nell'ambito della stessa qualifica, la revisione degli organici anche mediante il blocco prò tempore delle assunzioni per la realizzazione d'un graduale ridimensionamento degli addetti alla pubblica am ministrazione, la perequazione automatica del trattamento pensionistico. Revisione di alcuni istituti di retribuzione — Secondo le tre organizzazioni, la vigente regolamentazione della « sca ia mobile» dovrebbe essere sostituita da un sistema che assicuri la variazione percentuale di tutte le posizioni re tributive, si dovrebbe riesami nare la durata e la ripartizio ne settimanale dell'orario di lavoro nonché il metodo degli scatti biennali. Assistenza e previdenza — [ [Fra le principali rivendicazioni, 11 documento indica le seguenti: il diritto all'assistenza sanitaria per l'intero anno solare; l'ampliamento dell'assistenza ambulatoriale diretta con distribuzione gratuita dei medicinali prescritti; la revisione dei rimborsi in assistenza indiretta; l'istituzione di carte di credito valevoli per l'assistenza indiretta e la possibilità per gli enti di gestire in proprio farmacie almeno in ogni capoluogo di provincia; l'istituzione graduale di un apposito fondo integrativo di previdenza gestito dalle organizzazioni sindacali. Diritti siwdncoZt — Si sollecita un'adeguata negoziazione per il riconoscimento delle libertà sindacali in tutti i settori della pubblica amministrazione. Giancarlo Fossi

Persone citate: Bertinelli, Pieraccini

Luoghi citati: Roma