Scoppiata in Katanga una sanguinosa rivolta di militari congolesi e mercenari bianchi

Scoppiata in Katanga una sanguinosa rivolta di militari congolesi e mercenari bianchi MORTI E FERITE I»ER ImE STRARE RI àWAxImEYVIImImE Scoppiata in Katanga una sanguinosa rivolta di militari congolesi e mercenari bianchi Contrastanti versioni sulle cause della sommossa: secondo alcune fonti, i ribelli non ricevevano la paga da mesi; per altri, sarebbero seguaci di Ciombè decisi a riprendere il potere ■ Léopoldville accusa le società minerarie belga e inglese di fomentare i disordini - Violenta protesta di Bruxelles (Dal nostro corrispondente) BruxeUes, 26 luglio. 71 primo ministro del Congo, generale Mulamba, termina oggi la sua missione pacificatrice fra i rivoltosi di Stanleyville e rientrerà stanotte a Léopoldville dopo un nuovo colloquio con il colonnello Tshipula comandante dei gendarmi catanghesi ribellatisi insieme con un gruppo di mercenari bianchi. Non si conoscono i risultati dei 'colloqui con i capi della rivolta, ma la radio di Léopoldville continua a sminuire l'importanza dell'episodio. « Si tratta di un incidente minore, di portata limitata che ha dato fuoco alle polveri » afferma la radio, e spiega che due battaglioni di fanteria erano stati trasferiti da Kitona a Kisangani (Stanleyville). Il movimento sarebbe stato sfruttato da « certi stranieri, nemici della Repubblica », i quali seminarono confusione e malcontento affermando che i battaglioni sopraggiunti avrebbero disarmato i reparti di Stanleyville, ossia i gruppi costituiti da gendarmi catanghesi. Sulle cause della rivolta circolano versioni contrastanti: per alcuni i soldati ribelli non ricevevano la paga da mesi; per altri sarebbero seguaci di Ciombè. Tuttavia un quotidiano di Léopoldville — Le progrès, — afferma che la sommossa è stata provocata dallo straniero, e piii precisamente da ambienti finanziari stranieri. Il giornale sostiene: « La Repubblica congolese è minaccia- ta dalla " Société generale de Belglque" che, con una società britannica, la "TanganykaConcession", è l'azionaria principale della " Union minière" dell'Alto Katanga. L'ammutinamento è una conseguenza delle nuove direttive economiche del governo congolese contrastanti con gli interessi della "Union minière"». Queste ipotesi sono nettamente respinte a Bruxelles dallo stesso primo ministro Vanden Boeynants il quale ha dichiarato che il Belgio non è implicato né direttamente né indirettamente in questa vicenda. Non è ancora possibile fare un bilancio delle vittime della sommossa. Sembra che siano morti alcuni ufficiali delle truppe fedeli al governo e pochi ammutinati: forse una decina. La popolazione europea di Stanleyville, costituita da qualche centinaio di persone, non ha sofferto dell'episodio, sebbene i rivoltosi tenessero la riva destra del fiume Congo, dove ci sono il quartiere europeo, gli uffici e il quartiere degli affari, mentre le truppe governative erano sulla riva sinistra. Quarantaquattro bian chi, tra cui 18 americani e due belgi con i loro familiari hanno però lasciato Stanley ville e hanno raggiunto Léopoldville. Essi hanno dichiarato che la ribellione continua e la situazione è immu asbstata. Colpi sporadici di armi \ da fuoco si udivano ancora ieri sera nella città che si apprestavano ad abbandonare. Tutti gli abitanti europei quando erano echeggiate le prime scariche di fucileria si erano rifugiati nell'* B-ótel Victoria» al centro delta citta, lo stesso albergo in cui due anni fa la popolazione bianca aveva cercato rifugio durante la sanguinosa rivolta capeggiata dai mulelisti e che aveva costretto i paracadutisti belgi a intervenire per liberare i sopravvìssuti alla strage. Viene confermato che le co municazioni fluviali tra Stanleyville e Léopoldville sono interrotte a Basoka a causa della ribellione in atto. Secondo le notizie portate dai rifugiati verrebbe confermata la morte del colonnello Joseph Tshat shi, comandante dell'armata congolese a Stanleyville, di cui però manca ancora la confer ma ufficiale. Il colonnello si sarebbe rifiutato di fermarsi all'ingresso del campo dei gendarmi catanghesi, dove si re cava per tentare di soffocare la rivolta: oltrepassò la soglia del campo e venne ucciso con un colpo di arma da fuoco. Secondo notizie giunte stasera a Bruxelles, in altri cen tri del Congo Orientale gruppi di gendarmi catanghesi e meicenari bianchi (in maggioranza belgi) avrebbero creato al tri focolai di insurrezione. s. d. Una autoblinda degli insorti percorre una strada di Stanleyville dopo, la rivolta (Telef. Associated Press)

Persone citate: Joseph Tshat, Vanden Boeynants

Luoghi citati: Belgio, Bruxelles, Congo, Kisangani, Stanleyville