La Francia ha bisogno di «cervelli elettronici» di Loris Mannucci

La Francia ha bisogno di «cervelli elettronici» i S. U. hanno sospeso le forniture La Francia ha bisogno di «cervelli elettronici» De Gaulle vuole creare una potente industria di calcolatrici, necessaria alla realizzazione della bomba termonucleare (Dal nostro corrispondente) Parigi, 20 luglio. Il generale De Gaulle vuole assolutamente dotare la Francia di una potente industria delle calcolatrici elettroniche, senza le quali non sarà possibile realizzare una bomba nucleare non più sperimentale ma operativa, cioè di proporzioni tali da poter entrare nel cuneo di un missile o nella stiva di un aereo. Nell'Oceano Pacifico si è svolto ieri l'altro il secondo esperimento nucleare della serie, che si concluderà In presenza del generale De Gaulle nel mese di settembre. L'ordigno a fissione di plutonio, come quello del 2 luglio, è stato sganciato, questa volta, da un aereo < Mlrage IV > ed è esploso nella bassa atmosfera, però tta di dimensioni troppo grosse, e non ancora termonucleari. Per poter giungere alla bomba termonucleare occorrono potentissimo calcolatrici, che la Francia non possiede. ' Nel 1964, pochi mesi prima che venisse firmato l'accordo russo-americano per la non proliferazione delle armi atomiche,- gli Stati Uniti fornirono alla Francia una calcolatrice < 1.3.M. Stretch », ma sospesero poi le consegne; di conseguenza, gli scienziati atomici francesi non hanno potuto terminare tutti 1 calcoli relativi alla bomba « H » sperimentale. Occorrerà poi una calcolatrice <: Control Data 6600 > per < miniaturizzare > la bomba. Inoltre, indipendentemente dal problema militare, tale calcolatrice, e l'altra chiamata «I.B.M. 380-92 », che la Francia aveva ordinata agli Stati Uniti per 11 Centro atomico di Saclay, sono considerate indispensabili per la realizzazione di certi progetti tecnologici e scientifici. « Al Commissariato per l'energia atomica non si nasconde che la situazione può diventare grave» scrive Le Figaro ed 11 governativo Parispresse fa eco, affermando che < se la Francia rinuncia a entrare nella battaglia delle calcolatrici, condanna la sua industria elettronica al declino e con essa l'industria dei beni di attrezzatura. Si condanna contemporaneamente a perdere la sua indipendenza politica ed economica». Si capisce, quindi, che il problema preoccupi il generale De Gaulle. Ma esso non è soltanto scientifico, è anche finanziarlo. Durante un consiglio ministeriale presieduto dal generale De Gaulle è stato osservato, tra l'altro, che difficilmente si potrà evitare di ricorrere ad accordi con le grandi società americane < I.B.M. » e «General Electric». Loris Mannucci

Persone citate: De Gaulle, Stretch

Luoghi citati: Francia, Parigi, Stati Uniti