Resa nota la carta ideologica per il nuovo partito socialista di Vittorio Gorresio

Resa nota la carta ideologica per il nuovo partito socialista Preparata da Menni, sarà discussa in autunno Resa nota la carta ideologica per il nuovo partito socialista Accetta il marxismo come esperienza, ma avverte che i principi vanno elaborati in rapporto alle condizioni reali - Nei confronti del comunismo pone una barriera netta (Dal nostro corrispondente) Roma, 18 luglio. Il comitato per l'unificazione socialista ha reso noto la «carta> del futuro partito nuovo, personalmente redatta da Pietro Nennì, e che sarà sottoposta alla costituente socialista del prossimo autunno. E' un documento ideologico-programmatico di notevole importanza, ispirato ad una concezione moderna del socialismo. Non ripudia il marxismo, per esempio, riconoscendolo come esperienza teorica fondamentale, ma avverte chiaramente esso è <da interpretare ed elaborare costantemente in relazione alle condizioni storiche reali, non già da professare come dogma». Nei confronti del comunismo, il documento precisa l'esistenza di una frontiera rigorosa, ideale e politica, determinata dal principio che non può esservì socialismo senza democrazia, senza organizzazione democratica del partito, dello Stato e della società. Con i comunisti il nuovo partito non potrà quindi stabilire alleanze politiche, fino a quando il pei non avrà proceduto alla revisione dei suoi principi, dei suoi metodi d'azione e della sua organizzazione Interna: in pratica fin quando i comunisti non saranno diventati socialisti essi stessi. Nell'attesa, tutte le volte che si prospettassero esigenze di azioni parallele o confluenti, dovrà essere fatta sempre salva la possibilità di « un civile confronto critico e polemico». La carta socialista indica del resto quale è stato il più grave fallimento dei regimi comunisti storicamente attuati: nel fatto che « l'abbattimento del capitalismo non è stato accompagnato dall'affermazione delle libertà politiche, della vita democratica delle masse, del pluralismo degli interessi e delle opinioni, dell'autonomia dei sindacati e della libertà della cultura». In queste condizioni, praticamente, finisce per essere anche vano l'abbattimento del capitalismo. I socialisti Infatti lo combatterono sempre ed il futuro partito socialista unificato continuerà a combatterlo proprio considerandolo di ostacolo alla democrazia vera ed alla piena libertà. Il socialismo si propone appunto < di creare una società senza le coercizioni dipendenti dalla divisione in classi e dal sistema capitalistico ». A questa più libera società dell'avvenire si giungerà per via di evoluzione, portandosi i lavoratori alla direzione dello Stato, che non è più il vecchio strumento di oppressione al servizio di una classe, ma è da vedere come strumento di liberazione del lavoro. Ora che si attraversa una fase di transizione, in mancanza delle forze e dei consensi necessari per la realizzazione di una maggioranza tutta socialista, è all'opera una coalizione democratica, e il documento è favorevole alla collaborazione con altre forze, anzi attribuisce « particolare importanza ai rapporti tra socialisti e cattolici ed il loro partito, la de, ai fini stessi della sicurezza e della stabilità delle istituzioni e di una politica di riforme democratiche ». C'è del realismo, come si vede, in questa implicita ammissione che non sia imminente l'avvento di una maggioranza tutta socialista. Il nuovo partito non si fa illusioni di poter bruciare le tappe, riservandosi solo un'affermazione di principio: < Esso non rinuncia né a rappresentare nella lotta la coscienza critica del capitalismo e dell'ideologia borghese, né alla prospettiva dell'avvento del socialisti alla direzione delle forze democratiche ». Anche realistica è l'impostazione del problema sindacale, al cui riguardo è detto che sì consente ai lavoratori socialisti di aderire a questa o quella delle confederazioni esistenti, a condizione che vi operino col proposito di favorire la futura unità sindacale. In politica estera è notevole — a parte l'elencazione de gli obbiettivi permanenti come il disarmo, il superamento del blocchi, l'interdizione delle armi nucleari e l'ammissione del. la Cina all'Onu — la motivazione dell'accettazione della Nato da parte socialista: < L'accesso del partito alle responsabilità ed ai vincoli ineren' all'adesione italiana al Patto Atlantico — si legge nel documento — è determinato dalla consapevolezza dei rischi ben maggiori che presenterebbe un mutamento unilaterale dell'equilibrio di forze sul quale riposano la precaria pace del mondo, la distensione e la coesistenza pacifica tra i due blocchi ». Questo è qualcosa di più e di meglio del semplice realismo; è un esemplo di perspicacia che fa tutt'uno con la saggezza e depone a favore della maturità polìtica rag giunta dai socialisti italiani alla vigilia di unificarsi in un solo partito democratico mo derno. La carta ideologica del partito socialista unificato, 11 nuovo statuto e le modalità dì convocazione della cosiddetta costituente socialista saranno approvati a fine settimana dal comitato paritetico psì-psdi presieduto da Nenni. Vittorio Gorresio

Persone citate: Menni, Nenni

Luoghi citati: Cina, Roma