Parte la «Gemini 10» di Nicola Caracciolo

Parte la «Gemini 10» Gli Stati tentano l'« aggancio» spaziale Parte la «Gemini 10» Alle 22,40 di ieri sera, dalla base spaziale di Cape Kennedy è stato lanciato il razzo "Atlas-Agena,, che servirà da "satellite lepre,, - Dopo 100 minuti, il lancio della capsula "Gemini 10 „ con a bordo gli astronauti John Young e Michael Collins (nato a Roma 35 anni fa) - Cinque ore dopo la partenza, i due cosmonauti, manovrando a mano la capsula, si dovranno agganciare in volo al "bersaglio,, - L'impresa sarà successivamente tentata con un razzo "Atlas,, lanciato quattro mesi fa - Vivissima attesa in tutta l'America (Dal nostro corrispondente) Washington, 18 luglio. Dalla base spaziale di Cape Kennedy è stato lanciato, stasera alle eejo (ora italiana), il razzo « Atlas-Agena » che dovrà servire da « bersaglio » per le manovre di « aggancio spaziale » della « Gemini 10 ». Il lancio della capsula, con a bordo gli astronauti John Young e Michael Collins, è previsto per le 0fi,0 di stanotte, cioè 100 minuti dopo la partenza del « razzo lepre ». John Young e Michael Collins guidando la nave spaziale « Gemini 10 » avranno responsabilità di pilotaggio assai maggiori del consueto. I due astronauti potranno, se necessario, ottenere dal centro spaziale di Houston lo stesso tipo di istruzioni estremamente dettagliate elaborate da vere e proprie batterie di calcolatori elettronici e da centinaia di scienziati, di cui hanno potuto avvalersi i loro predecessori. Tuttavia,, secondo i programmi di massima, essi dovranno pilotare «a mano » la navicella, usando esclusivamente i mezzi di bordo. Finora, gli spostamenti di rotta di tutte le navi spaziali Gemini lanciate nello spazio sono stati calcolati a terra dai tecnici della Nasa. Durante il volo del € Gemini 10 », invece, si spera che tutte le principali decisioni di volo potranno essere prese direttamente dall'equipaggio. Sarebbe un risultato di importanza straordinaria: perché i viaggi, dell'uomo nello spazio possano avere per obbiettivo mete sempre più lontane, è necessario che gli astronauti possano avere una autonomia maggiore da terra di quanto finora è stato possibile dare loro. Ai due astronauti è stato affidato per le 70 ore durante le quali dovranno rimanere in orbita, un programma estremamente intenso. L'esperimento più importante sarà il tentativo di appuntamento e di aggancio spaziale (che dovrà aver luogo 5 ore e 8 minuti dopo la partenza) con l'ulti mo stadio del razzo < Atlas Agena», lanciato 1 ora e 40 minuti prima. L'appuntamento non presen ta più gravi problemi tecnici: già nel dicembre scorso gli astronauti Walter Schirra e Thomas Stafford riuscirono, a bordo della < Gemini 7 », ad avvicinarsi fino a un metro di distanza dalla nave spaziale € Gemini 6 » che fungeva da bersaglio. Dopo di ciò le navi spaziali « Gemini 8» e * Gemi ni 9» ripeterono — rispettivamente a marzo e a maggio — l'impresa, dimostrando che ormai gli americani padroneggiano completamente la difficile tecnica delle manovre nello spazio. La novità dell'esperimento odierno consiste nel tentativo di < aggancio ». La cosa, com'è noto è assolutamente indispensabile per riuscire a mandare entro il 1970 o magari un po' prima, un uomo sulla Luna. Il progetto Apollo prevede cioè un viaggio a tappe: l'< Apollo » verrà messo in orbita intorno alla Luna e una nave più piccola scenderà sul satellite della Terra con a bordo due astronauti per j.oi risalire e ricongiungersi con l'< Apollo ». Finora gli americani hanno fallito due volte il tentativo di aggancio spaziale. La « Gemini 8 » realizzò la saldatura, ma per un certo circuito, dopo una serie di ruzzoloni nello spazio fu costretta a staccarsi dalla nave bersaglio, un razzo agena, e ritornare immediatamente a terra. < Gemini 9 » si avvicinò al razzo obbiettivo ma non potè congiungersi ad esso per la mancata espulsione di un coperchio di vetro che proteggeva il ricettacolo nel quale il muso del « Gemini 9 » avrebbe dovuto inserirsi. John Young e Michael Col lins dovranno realizzare l'aggancio con l'< Agena » lanciato stasera e poi, in un secondo tempo, con V< Agena» che fu messo in orbita quattro mesi fa per il fallito tentativo del * Gemini 8». Nicola Caracciolo Il pilota del Gemini 10 John Young, a sinistra, ed il collega Michael Collins fotografati poco prima di salire sulla navicella spaziale a Cape Kennedy (Tel. A. P.)

Luoghi citati: Houston, Roma, Washington