Gioielli per sette milioni rubati ad un americano

Gioielli per sette milioni rubati ad un americano Davanti a un ristorante di corso Vraneia Gioielli per sette milioni rubati ad un americano Erano in una valigetta sull'auto - Il derubato è il fondatore di palestre ginnastiche in America e in Europa - Furto di gioielli al galoppatoio Un americano ha denunciato un furto di 7 milioni di gioielli. Si chiama Edward Cheever McKay, 39 anni, di Lobe (Arizona). E' venuto a Torino per visitare la sede .della palestra ginnica di cui è socio fondatare. Accompagnato dalla moglie Rosy ha preso alloggio in un albergo di corso Vittorio e, l'altra sera, si è recato a cena In un ristorante di corso Francia. Ha parcheggiato l'auto, una « Ferrari » chiara, sul controviale, dimenticando sul sedile posteriore la valigetta dei gioielli della moglie. Dallo 23,30 alle 0,40 1 coniugi Cheever si sono intrattenuti a tavola. Quando sono usciti e si sono avvicinati alla macchina, la signora Cheever ha lanciato un urlo: la borsa era scomparsa. I ladri, attratti probabilmente dall'auto vistosa, avevano subito notato quella valigetta sui sedili, avevano forzato il deflettore e aperto una delle porte. Verso le 2 i coniugi Cheever sono andati in Questura a denunciare il furto. L'uomo ha dichiarato che nella borsa c'era no gioielli per 7 milioni. Ha fornito una descrizione sommaria dei pezzi di maggior valore e ha manifestato il proposito di continuare il suo viaggio in Italia e in Europa, per visitare lo altre palestre da lui fondate. — Dagli spogliatoi della Società Ippica Torinese a Nichelino, sono scomparsi due anelli e un accendisigari d'oro. Appartenevano a due allieve della scuola di equitazione, le sorelle Chiara Cerutti, 19 anni, e Monica, 18, figlie di un industriale, che hanno sporto denuncia. La polizia ha compiuto una perquisizione in casa di una indiziata, ma senza trovare nulla. Ieri, gli oggetti preziosi sono stati misteriosamente restituiti. « Ci sono stati recapitati a casa >, hanno detto le due sorelle ai funzionari della Questura. — Un singolare episodio * accaduto ieri in Borgo S. Pietro di Moncalieri. Ne è rlmost.o vittima 11 commerciante in mobili Gennaro Luongo, con negozio in via Sestriere 1, il quale sotto la minaccia di un lungo e ben stagionato salame ha dovuto consegnare un assegno di 14 mila lire a un creditore. Costui è l'operaio Nicola Landolfo, abitante nella nostra città in via Boccardo 40. Ieri alle 11,30 si è recato dal Luongo per riavere il denaro. E' seguita una discussione durante la quale i due sono andati nella cucina che il Luongo ha nella retrobottega, Visto il salame penzolare dalla credenza il Landolfo lo ha afferrato e si è rivolto minaccioso al debitore: «Se non mi dai subito i soldi, te lo spacco in testa! ». Intimorito, il commerciante ha ceduto all'intimazione ed ha firmato un assegno per la somma richiesta. Il Landolfo è stato rintracciato in giornata dai carabinieri della squadra giudiziaria di Moncalieri ed arrestato: dovrà rispondere di estorsione. L'americano Edward C. McKay, derubato dei gioielli

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