Wilson a Mosca per un estremo tentativo di avviare negoziati di pace nel Vietnam di Mario Ciriello

Wilson a Mosca per un estremo tentativo di avviare negoziati di pace nel Vietnam Mentre si Inasprisce la guerra nel Sud-Est asiatico Wilson a Mosca per un estremo tentativo di avviare negoziati di pace nel Vietnam Il Primo Ministro inglese parte stamane per l'Urss, accompagnato da dodici consiglieri - Lunedì i colloqui con Kossighin - Pessimismo sull'esito della missione: i russi non vogliono prendere l'iniziativa di proporre trattative (Dal nostro oorrispondente) Londra, 15 luglio. Il primo ministro Harold Wilson partirà domattina per la sua breve visita a Mosca, dove avrà colloqui con il governo sovietico. Lascerà Londra in aereo alle 11,15 della mattina, accompagnato da dodici tra consiglieri e segretari ma non dal ministro degli Esteri, Michael Stewart. Domenica, inaugurerà una mostra commerciale britannica nella capitale russa. Lunedi incontrerà 11 premier Kossighin. Il suo ritorno a Londra è pre- Per un nuovo sciopero del poligrafici oggi non escono i giornali del pomeriggio, domani non uscirà nessun giornale. Le pubblicazioni riprenderanno regolarmente lunedì con « Stampa Sera ». visto per martedì mattina. Argomento principale delle conversazioni anglo-sovietiche sarà il conflitto in Vietnam. Quando Wilson annunciò il viaggio dieci giorni or sono, la notizia fu accolta senza ottimismo né pessimismo: troppe voltJ le speranze erano state deluse. Oggi, l'atteggiamento è quasi d'indifferenza. Prevale la convinzione che la visita non abbia alcuna possibilità di successo. Qualche giornale già critica l'iniziativa del premier. Se lo scetticismo si è acuito è perché l colloqui moscoviti della signora Indirà Gandhi hanno confermato nelle ultime ore come 11 governo sovietico non intenda parteci¬ pare ad operazioni diplomatiche fino a quando Hanoi non cercherà una pace negoziata. Il linguaggio russo si è anzi inasprito, Kossighin pronunciava ieri uno dei suoi più violenti discorsi e'eontemporaneamente il giornale Izvestia dava il benvenuto a Wilson affermando .che « in pratica, egli appoggia l'aggressione americana ». Il piano presentato da Indirà ' Gandhi e subito respinto da Mosca non è molto diverso, nei suoi obiettivi generali, da quello che patrocinerà Wilson. Come l'India, anche l'Inghilterra sollecita da tempo una riconvocazione della conferenza di Ginevra del 1954 sull'Indocina, conferenza di cui Londra e Mosca furono eo-presidenti. La signora Gandhi aveva ottenuto, per • questo suo progetto, l'appoggio di Nasser e Tito, ma Kossighin è rimasto Irremovibile. Il nùmero odierno del settimanale The Economist ricorda: « Vero è ohe il piano indiano ha ricevuto il consenso del Cairo e di Belgrado ma ha ricevuto pure l'ostilità di Pechino e di Hanoi. Senza l'approvazione di queste due capitali, la Russia può fare ben poco. E' dunque lecito prevedere che Wilson non conseguirà molto di più di Indirà Gandhi ». Tutto dipende dalla Cina, contro cui la statista indiana ha pronunciato a Mosca parole estremamente dure. «A nessuna nazione dovrebbe essere consentito 'di bloccare la strada che conduce alla pace. Vi sono Paesi che si oppongono a un'intesa fra le grandi potenze e fanno di tutto per boicottare un accordo, aggravando così la tensione in Asia». Kossighin — a giudizio di Londra — condivide tale valutazione ma le sue possibilità di manovra sono limitatissime. Nonostante la rottura con Pechino, Mosca teme le accuse di < connivenza » con gli « imperialisti americani ». Ma anche se 1 risultati pratici saranno negativi, non per questo il viaggio di Wilson sarà del tutto inutile. Servirà da « sondaggio », permetterà l'esame di problemi meno incandescenti, come la distensione europea. I colloqui saranno tanto più proficui In quanto, una settimana più tardi, Wilson vedrà a Londra il vice presidente del Consiglio italiano, Nenni e s'incontrerà, a Washington, con il presidente Johnson. Mario Ciriello