Bulgarelli forse non potrà giocare contro la Russia di Giulio Accatino

Bulgarelli forse non potrà giocare contro la Russia Bulgarelli forse non potrà giocare contro la Russia La nostra mezzala si è infortunata nella gara con il Cile - Ha riportato una contusione al ginocchio - Certo il recupero di Pascutti -11 problema Rivera (Dal nostro inviato speciale) Durham, 14 luglio. Il calcio sta diventando sempre più complicato. Dopo i tecnici ed i tattici, dopo i « trainer» ed i « manager », sono venuti di moda anche gli psicologi, e Fabbri stamane si è fatto interprete e assertore di questa particolare « novità » nella solita conferenza-stampa cui hanno partecipato giornalisti di tutto il mondo. Bisognava discutere la partita di ieri, fra l'Italia ed il Cile, si doveva parlare della vittoria degli azzurri, meritava sentire il parere del et. italiano sulla prova scarsa e incolore di alcuni uomini di primo piano. Ma Fabbri ha disarmato tutti con il discorso più difficile che mai sia stato fatto in simili circostanze. Ha cominciato così: € Avevo premesso alla vigilia che a noi sarebbe bastato un goal nei primi minuti per prendere coraggio e dare spettacolo di gioco. Questo goal iniziale è venuto, ma — chissà perché — i miei ragazzi, anziché trarne vantaggio, sono stati psicologicamente frenati. Il punto di Mazzola ci ha spaventati*. Di fronte allo stupore generale Fabbri ha cercato di diminuire l'impressione suscitata dal suo discorso informando che il terreno sciuoloso e la rete fallita da Barison potevano avere influito negativamente sul comportamento di alcuni atleti, che il fatto strano ed incomprensibile meritava un attento esame, e concludeva affermando di essere certo di poter scoprire le cause dell'opaca prova di ieri e di trovarne i rimedi. « Lìobbiettivo più importante — ha precisato — è staio comunque raggiunto: abbiamo vinto, anche se il gioco non è stato piacevole ». Il et. ci ha abituati da tempo a dichiarazioni sconcertanti, pia questa volta Fabbri aveva véramente superato la misura. Meritava insistere sull'argomento portando il discorso su particolari di vero interesse. Al responsabile tecnico azzurro è stato chiesto se intendeva portare qualche variante alla squadra che sabato giocherà contro la Russia. Questa la risposta: *Avevo precisato fin dall'inizio che nel mio programma era inclusa la possibilità di qualche sostituzione, e questo programma è tuttora valido. Vedremo sabato cosa si potrà fare». Sul nome, o sui nomi, di coloro che potrebbero lasciare ad altri il posto di titolare, Fabbri non ha detto nulla, neppure quando gli è stato posto il problema di Rivera, che a giudizio di molti osservatori avrebbe disputato una gara insufficiente contro il Cile. <Non faccio mai nomi — ha risposto seccato il et. —, in nessun caso e meno ohe mai questa volta. Posso aggiungere solamente che stiamo studiando di capire cosa è successo ieri: parlerò con gli interessati, con i miei collaboratori, poi deciderò ». Fabbri ha poi pronunciato il più caldo elogio di Bulgarélli,- da lui considerato il giocatore - guida dell'intera squadra, aggiungendo che il suo infortunio ha influito negativamente sul gioco dell'intero complesso. Un collega inglese, che non conosce bene il nostro c. t., ha inteso esprìmere perplessità sentendo che V* équipe » italiana si smarrisce se segna subito e che si spaventa quando le vicende in campo diventano difficili. Fabbri ha girato l'ostacolo dicendo che tutto cambierà contro la Russia, che la sua squadra non adotterà il catenaccio, che con la calma verrà superato anche questo momento difficile per le critiche, ma utile per la situazione di classifica. Poi ha concluso: « Io ho fiducia nei miei giocatori, ma le scelte fatte non sono definitive, fi¬ ducia nelle proprie teorie non vuol anche significare testardaggine nel sostenerle di fronte alle prove negative di alcuni ». E' bastata questa frase per scatenare coloro che vorrebbero l'esclusione di Rivera dalla formazione per il match con i russi. Rivera è stato ieri il .« grande imputato », ma non si è difeso. E' un ragazzo intelligente oltre che un abile calciatore, ed ha capito che gli sarebbe stato diffìcile giustificarsi davanti ai suoi critici, ma anche davanti a coloro che lo hanno sempre sostenuto. Si può giocare male, ma si deve lottare, si deve combattere, si devono aiutare i compagni, non solo pretendere il loro aiuto. E così Rivera si è « nascosto ». Accettiamo questo suo gesto come un'autocritica. Comunque, la crisi tecnica determinata dall'infortunio di Bulgarélli non deve essere aggravata con reazioni nervose o con gesti improvvisati. Bulgarélli diffìcilmente sarà pronto per il confronto di sabato: il medico dr. Fini ha emesso la diagnosi definitiva ( contusione alla testa del perone in estensione del ginocchio sinistro con risentimento dei legamenti esterni) e sta provvedendo alla necessaria terapia, ma ha anche detto che è quasi impossibile un suo ricupero in tempo utile, come sarebbe pericoloso un impiego prematuro —> allo stato attuale dei fatti la disponibilità di Bulgarélli è praticamente da escludere. Giulio Accatino

Luoghi citati: Cile, Italia, Russia