Le richieste dei comunisti respinte dalla maggioranza

Le richieste dei comunisti respinte dalla maggioranza Le richieste dei comunisti respinte dalla maggioranza Il ministro Mariotti (psi) dichiara che il governo aumenterà le provvidenze agli invalidi e ai minorati appena lo consentirà il bilancio (Nostro servizio particolare) Roma, 13 luglio. In una atmosfera eccitata, sempre al limite dell'incidente, la Camera ha proseguito oggi l'esame della legge con la Quale viene concesso un assegno di ottomila lire ammutitati ed invalidi civili. Per tre volte il governo si è visto costretto a porre la questione di fiducia su altrettanti emendamenti presentati dai missini e dai comunisti dopo che ieri era stato accolto a scrutinio segreto (107 si contro 190 no su 387 votanti) un emendamento comunista col quale si estende l'assistenza ai minorati psichici. A decidere di evitare colpi di mano delle opposizioni ponendo la questione di fiduoia su taluni emendamenti èra stato in mattinata lo stesso Consiglio dei ministri riunitosi per esaminare la situazione che si sarebbe determinata qualora fossero stati approvati altri emendamenti che com- portavano nuovi rilevanti oneri per il bilancio dello Stato. Il ministro della Sanità, sen. Mariotti, aveva dichiarato: < Bisogna che tutti capiscano chiaramente che lo stanziamento di otto miliardi di lire previsto dal disegno di legge e Iscritto In bilancio non può essere assolutamente superato. In avvenire — aveva aggiunto — il governo migliorerà queste disposizioni che sono Indubbiamente insufficienti >. Il ministro aveva inoltre spiegato che ai subnormali, esclusi da questa legge, provvederà una legge in preparazione; così pure la riforma dell'assistenza psichiatrica provvederà ai minorati psichici e un particolare disegno di legge ai tubercolotici non assistili dall'Inps. Prima della votazione degli articoli la maggioranza aveva approvato due ordini del gior- no nei quali si auspica l'aumento del minimo di pensione da otto a dodicimila lire. Nella seduta di ieri venivano approvati i primi quattro articoli della legge. Vi si stabilisce che il ministero della Sanità provvede alla assistenza sanitaria specifica diretta al recupero dei mutilati e invalidi civili che versino in stato di bisogno e la cui invalidità possa essere ridotta con idoneo trattamento di riabilitazione. Vengono considerati invalidi civili coloro che sono affetti da minorazioni congenite o acquisite, anche di natura psichica, ,non dipendenti da cause di guerra, di lavoro o di servizio, che comportino una riduzione permanente della capacità lavorativa in misura non inferiore ad un terzo. Alla assistenza non sono ammessi i minorati civili assistiti da altri enti. Oggi, come abbiamo detto, il governo ha evitato votazioni a scrutinio segreto ponendo la questione di fiducia su tre emendamenti presentati dalle opposizioni all'art. 5 della legge. Il primo era stato presentato dal missino Roberti e tendeva a portare l'assegnq da ottomila lire a 12.500 lire per i minorati civili con una capacità lavorativa ridotta di due terzi. Nella votazione, cui erano presenti 556 deputati, si sono avuti 885 sì e 331 no. Il Presidente del Consiglio ha posto la fiducia anche su un emendamento comunista con il quale si chiedeva di portare l'assegno a 15.600 lire e infine su un terzo emendamento, sempre comunista, col quale si proponeva di concedere una ■ indennità L'on. Aldo Moro (Tel.)

Persone citate: Aldo Moro, Mariotti, Roberti

Luoghi citati: Roma